Castello di Santa Maria
Tirano (SO)
Indirizzo: Strada comunale Castello (Al limite dal centro abitato, in posizione dominante) - Tirano (SO)
Tipologia generale: architettura fortificata
Tipologia specifica: castello
Configurazione strutturale: Della struttura castellana rimangono alcuni muri del recinto a pianta rettangolare con sporto semicircolare, alcuni locali interrati e la torre a pianta quadrata con feritoie e varie finestre
Epoca di costruzione: fine sec. XV
Autori: Ferrari, Ambrogio, progetto
Descrizione
Collocato in posizione dominante sul versante orobico, il Castello di S. Maria (Castellaccio), è oggi circondato dagli ultimi meleti sul limitare del bosco. Agevolmente raggiungibile percorrendo la via Trivigno e poi la strada comunale Castello, offre una bella vista da sud sulla conca che ospita la cittadina di Tirano. Della struttura castellana, rappresentata in alcuni disegni seicenteschi, rimangono solo alcuni muri del recinto, dei locali interrati attualmente utilizzati a servizio dell'acquedotto cittadino e la torre quadrata con feritoie, finestre di varia foggia e una sbrecciatura in corrispondenza dell'entrata sopraelevata. Al sistema difensivo quattrocentesco appartenevano il Castellaccio, la cinta muraria e le tre porte, ancora esistenti, che presero nome dai luoghi verso i quali ci si avviava oltrepassandole: la porta Bormina, in direzione dell'Alta Valtellina e del Bormiese, la porta Poschiavina in prossimità della strada che conduceva a Poschiavo e la porta Milanese, sita sul lato occidentale della cinta muraria. Quest'ultima era collegata, tramite un recinto rettangolare dotato di piccole torrette, al Castello di S. Maria, così chiamato perché nelle sue immediate vicinanze si trovava una chiesa a dedicazione mariana non più esistente.
Notizie storiche
Durante la seconda metà del Quattrocento i Grigioni, desiderosi di espandere il proprio dominio a sud delle Alpi, premevano con sempre maggior forza sui confini settentrionali della signoria milanese dei Visconti che, dal 1335, includeva anche Valtellina e Valchiavenna. Di fronte all'aggravarsi della minaccia, Ludovico il Moro affidò ai suoi architetti il compito di rafforzare il sistema difensivo delle valli dell'Adda e della Mera. Il progetto prevedeva di fortificare i centri abitati più importanti, ma per ragioni di costo alla fine gli sforzi si concentrarono sostanzialmente sulle due città in prossimità dei valichi: Tirano e Chiavenna. Con il concorso economico di tutta la valle, tra il 1492 e il 1499 Tirano fu così fortificata su indicazioni progettuali del conte di Caiazzo e dell'ingegner Ambrogio Ferrari. A tale sistema difensivo appartenevano il cosiddetto Castellaccio (castello di S. Maria), la cinta muraria e le tre porte di ingresso al borgo. Mura e castello furono smantellati dopo il 1512, quando i Grigioni riuscirono infine ad annettere al loro territorio Valtellina e Valchiavenna e decretarono di rendere inoffensive tutte le fortificazioni esistenti. Il castello di S. Maria fu però riattato in tutta fretta al tempo del "Sacro Macello" e utilizzato dagli spagnoli a difesa della città invasa dalle truppe svizzere nella battaglia dell'11 settembre 1620; nel 1623 divenne presidio pontificio per essere infine definitivamente smantellato nel 1627.
Uso attuale: intero bene: non utilizzato
Uso storico: intero bene: struttura di difesa
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: Solo dall'esterno
Riferimenti bibliografici
Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia, Novara 1991, [vol. 2], pp. 136-136
Credits
Compilazione: Mascione, Maria (1999)
Aggiornamento: Ballarino, Elena (2014)
Descrizione e notizie storiche: Ballarino, Elena
Fotografie: Ballarino, Elena
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00463/
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