Compreso in: Teatro alla Scala - complesso, Milano (MI)
‹ precedente | 1 di 1 | successivo ›
Ridotti del Teatro alla Scala
Milano (MI)
Indirizzo: Piazza della Scala (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: teatro
Configurazione strutturale: Complesso di spazi collegati alla platea, ai palchi e alle gallerie, su tre livelli, a pianta rettangolare, entro l'organismo strutturale del Teatro.
Epoca di costruzione: 1936 - 1957
Autori: Secchi, Luigi Lorenzo, progetto; Botta, Mario, restauro
Descrizione
Sin dal primo intervento, la formazione delle scale degli Specchi (1933), ossia la sistemazione delle due scale ellittiche in beola, risalenti al Piermarini, di fatto uscite di sicurezza delle due gallerie, per salire al ridotto dei palchi dalla platea, Secchi persegue l'unitarietà di stile con la grande sala per definire i caratteri degli spazi del teatro destinati al pubblico.
Nel 1936 è avviata la riforma del Ridotto dei palchi; il progettista imposta l'intervento sul piano artistico e su quello pratico. Troppo ampio e stridente il contrasto "tra l'armoniosissima sala, calda di signorile bellezza nella fusione mirabile delle linee architettoniche e della decorazione, e il Ridotto, di tono tanto inferiore nel complesso decorativo e d'una architettura ibrida ed eclettica che fa rilevare immediatamente la mancanza di quella elegante sobrietà che è dote peculiare del Piermarini".
Da quel momento è avviato quel complesso di opere decorative che, a cominciare dai capitelli di stile corinzio, sormontanti le colonne e, a richiamo di quelle del proscenio, dovevano intonare il nuovo ridotto alla grande sala degli spettacoli. L'impronta neoclassica coinvolge anche l'arredamento, disegnato dallo stesso progettista.
Dopo il bombardamento che colpì la città di Milano durante la notte tra il 15 e il 16 agosto 1943, il teatro fu gravemente danneggiato. L'eccezionale acustica della sala è per Secchi fra i pregi più grandi e duraturi della Scala e il suo restauro costituirà la sua maggiore preoccupazione.
Qualche decennio più tardi, in occasione della costruzione del nuovo atrio d'ingresso e del ridotto della platea, nella relazione tecnica del 1955, Secchi conferma gli stessi principi progettuali.
Il criterio dell'unità stilistica fu da lui rispettato per ogni spazio, per ogni intervento e per ogni elemento, sia architettonico che di arredo, che avesse contatto con il pubblico, dall'inizio della sua attività di progettista e curatore-gestore del teatro fino alle ultime opere e fu proposta anche per le strutture mobili, come nel caso della sala prefabbricata per i concerti, da montare sul palcoscenico, che progettò e realizzò tra il 1963 e il 1965.
Il recente restauro - parallelo all'intervento di ristrutturazione del teatro - ha riguardato l'area monumentale del Piermarini; l'obiettivo perseguito è stato l'integrale conservazione e valorizzazione dei tre ambiti monumentali dell'edificio: l'avancorpo del teatro, (atrio, foyer, ridotti di palchi e gallerie); il volume contenente la sala teatrale; il fabbricato noto come "ex Casino Ricordi".
Notizie storiche
Dopo i primi anni di lavoro svolto nell'ufficio tecnico comunale di Milano, l'esperienza professionale di Secchi si è consolidata con l'intensa attività progettuale nell'ambito delle attrezzature pubbliche. Il successo, in particolare della piscina Cozzi ed i primi interventi di trasformazione ed adeguamento degli spazi del Teatro alla Scala, di cui è "consulente tecnico" dal 1932, gli valgono in città sempre maggior rappresentatività e prestigio.
Incaricato dal Comune per la progettazione e la direzione tecnico-artistica dei lavori del teatro, Secchi incontrò nell'estate del 1932 il sovrintendente Jenner Mataloni per definire i primi, urgenti interventi.
Il lungo e complesso rapporto dell'ingegnere con il maggior teatro milanese sarà da quel momento basato anche sulla passione civile. Vi lavorò per quasi mezzo secolo, emotivamente coinvolto da quel profondo amore che, come scrisse, può essere compreso solo da chi "... ha vissuto e lavorato, per decenni, nell'ambiente tutto particolare del Teatro alla Scala". Nei suoi scritti raccontò la storia del teatro, illustrando gli aspetti architettonici e gli interventi messi in atto, definendosi "innovatore e ricostruttore" della Scala.
Egli operò in continuità con quella tradizione di modifiche agli spazi e all'architettura del teatro che ne aveva percorso la storia dalla sua fondazione. Lavorò sugli spazi destinati al pubblico introducendo innovazioni formali e funzionali per adeguare gli ambienti alle nuove esigenze, assecondando o indirizzando gusto ed abitudini dei frequentatori. Intervenne con aggiornate soluzioni sulle attrezzature ammodernando palcoscenico, apparati scenici, su tutti gli impianti, dal condizionamento alla sicurezza contro i rischi di incendio, sugli spazi di servizio, laboratori e sale di prova. Guidò uno straordinario piano di restauro degli ambienti danneggiati e delle parti distrutte dalle incursioni aeree dell'agosto del 1943.
Un quotidiano operare che divenne fondamentale per la gestione del teatro, dedicandosi ad ogni sua parte, dalle strutture agli impianti, dagli spazi agli arredi, con competenza e professionalità tanto negli interventi eccezionali quanto in quelli d'ordinaria manutenzione.
Gli interventi di Secchi, concordati con il sovrintendente del teatro e, per alcuni di essi, con le autorità governative romane, consistettero in alcune radicali innovazioni architettoniche e distributive delle parti destinate al pubblico. L'ingegnere attuò il completo rifacimento della scala degli Specchi e del collegamento fra la platea e il ridotto dei palchi (1933); del ridotto dei palchi (1936), con la formazione dei ridotti della platea (1955) e delle gallerie (1957). Operò altresì la revisione degli accessi al teatro e dei collegamenti di tutti i piani (ingressi, corridoi, scale) e la modifica della biglietteria, con la successiva nuova formazione (ultimo intervento nel 1974).
Uso attuale: intero bene: ridotti del teatro
Uso storico: intero bene: ridotti del teatro
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Secchi L.L., Milano, Il nuovo Ridotto del Teatro alla Scala, 1936, pp. 432-437
Secchi L.L., 1778-1978. Il Teatro alla Scala. Architettura, tradizione, società, Milano 1977
Milano dietro le quinte. Luigi Lorenzo Secchi, Milano 1999, pp. 161-182, 219-221
Fonti e Documenti
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta A1A, fasc. Formazione
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B1
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B4
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B6
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B8
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B18
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B19
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B24
Fondo Luigi Lorenzo Secchi, busta B26
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Collegamenti
- Descrizione archivistica: A - 1 (A) (1924 - 1984)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), A - Incarichi professionali. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Atrii, biglietterie, portinerie (B) ([1945] - 1975 dicembre 6)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Galleria (B) (1937 - 1980 marzo 3)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Palchi e scala degli specchi (B) (1936 - 1973 novembre 16)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Platea (B) (1939 novembre 2 - [1958])
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Atrii, biglietterie, portinerie (A) (1949 gennaio - 1982)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Palchi e scala degli specchi (A) ([1933] - 1973 agosto 24)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Platea (A) ([1934] - 1982 febbraio 4)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI). - Descrizione archivistica: B - Galleria (A) (1945 - 1975 maggio)
Serie compresa in: Secchi Luigi Lorenzo (1924 - 1991), B - Teatro alla Scala. Conservatore: Politecnico di Milano (Milano, MI).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00035/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).