Compreso in: Grattacielo Pirelli, Milano (MI)
Grattacielo Pirelli
Milano (MI)
Indirizzo: Piazza Duca d'Aosta, 5-7A (Nel centro abitato, isolato) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: grattacielo
Configurazione strutturale: Edificio a forma poligonale (riconducibile a sezioni trapezoidali inscritte in un impianto rettangolare con lati brevi terminanti a cuspide), su griglia di pilastri in calcestruzzo armato e facciata continua; solai in latero-cemento; copertura piana a terrazza
Epoca di costruzione: 1956 - 1960
Autori: Ponti, Giò, progetto; Fornaroli, Antonio, progetto; Rosselli, Alberto, progetto; Valtolina, Giuseppe, progetto; Dell'Orto, Egidio, progetto; Nervi, Pier Luigi, progetto strutturale; Danusso, Arturo, progetto strutturale
Descrizione
Il grattacielo Pirelli si eleva da un basamento pentagonale impostato a perimetro del lotto compreso tra piazza Duca d'Aosta, via Pirelli e via Fabio Filzi.
La pianta della torre consiste in due poligoni speculari accostati, separati dal corridoio centrale che va rastremandosi alle estremità, determinando la superficie sfaccettata, a "diamante", che si ritrova nella galleria interna. Larga nel punto più profondo 18,5 metri e lunga 70,4 metri, la pianta così sviluppata ha creato non pochi problemi alla determinazione della struttura, dato il basso rapporto fra le dimensioni.
La caratteristica strutturale fondamentale è data dalla concentrazione dei carichi dei solai sul minor numero possibile di strutture portanti, cosicchè
la superficie resistente necessaria a sostenere i carichi verticali, riunita in pochi pilastri di appropriata forma, dà ai pilastri stessi la rigidità necessaria per resistere alle imponenti azioni orizzontali.
Il volume si innalza fino a 127 metri da terra, al tempo della sua costruzione uno dei grattacieli più alti d'Europa. Lo slancio delle sottili testate rastremate come una lama è sottolineato dalla profonda fentidura mediana, corrispondente ai collegamenti verticali di emergenza.
Lo sviluppo in altezza sottolinea il vuoto circostante nonostante i due corpi bassi che affiancano la torre: uno frontale, sorta di piazzale sopraelevato per l'ingresso di rappresentanza, e uno posteriore.
In copertura, oltre una terrazza panoramica, si libra nel cielo una veletta sospesa.
L'interno è organizzato su un modulo da 95 cm, origine di una maglia quadrata che distribuisce le pareti mobili, consentendo la definizione elastica degli ambienti, e che ricorre nel design delle porte e degli arredi. La scelta delle finiture risponde a ragioni di rappresentatività, e attraverso il colore vengono sottolineate continuità e discontinuità.
A soli due anni dall'incidente, il 18 aprile 2004 il Grattacielo Pirelli è restituito alla città. Il restauro ha riguardato gli esterni e l'auditorium, riqualificato come moderno centro congressi. I lavori hanno interessato 11.000 metri quadrati di facciate continue, con lo smontaggio dell'alluminio e la rianodizzazione in officina, e la sostituzione dei vetri. Particolarmente delicata la manutenzione e il consolidamento di oltre 12.000 metri quadrati di tesserine in ceramica 2 x 2 cm. Dopo una attenta battitura, si è proceduto alla sostituzione di 250.000 tessere. Infine, recuperando ancora una volta il progetto e i disegni originari, è stato realizzato il nuovo rivestimento del piazzale in gomma e ceramica di colore grigio e nero.
L'esecuzione dei lavori, di cui è incaricata un'Associazione Temporanea d'Imprese, è stata affidata alla direzione degli studi di architettura RSG / Renato Sarno Group e Corvino+Multari / Architetti associati, sotto il coordinamento generale dell'architetto Renato Sarno.
In più occasioni l'edificio Pirelli è stato dichiarato opera d'arte; Ponti ha creato una architettura di cristallo.
Notizie storiche
Costruito tra il 1956 e il 1960, il palazzo Pirelli è il capolavoro di Gio Ponti, con un progetto avviato nel pieno della sua maturità - inizia a lavorarvi a sessantacinque anni - dal quale deriva l'esemplare "sintesi della ricerca tecnica e funzionale sugli edifici ad uso ufficio" .
A commissionare la torre, oggi sede della Giunta regionale della Lombardia, è il gruppo industriale Pirelli, con l'intento di trasferire gli uffici di viale Abruzzi in una nuova prestigiosa costruzione.
L'obiettivo è di promuovere l'immagine della società con un edificio rappresentativo, in una posizione strategica a ridosso della Stazione Centrale e nell'area destinata al nuovo centro direzionale.
Erano stati Alberto e Piero Pirelli a volere la nuova sede della società sull'area un tempo occupata dalla Cascina Brusada, proprio di fronte al luogo del primo insediamento della fabbrica della gomma, trasferita alla Bicocca nel 1909.
Il grattacielo venne inaugurato il 4 aprile 1960. Il palazzo ospitava circa 2000 persone, 1200 dipendenti dell'azienda, la restante parte occupata negli uffici e nei negozi affittati a terzi.
L'impiego di materiali prodotti dalla Pirelli fa del grattacielo una straordinaria vetrina, capace di entrare nell'immaginario collettivo dei milanesi, simbolo della ricostruzione e del miracolo economico in atto nel paese. Da subito però rivela costi di gestione altissimi. Si innesca così quel processo che porterà la società a cedere l'edificio, dopo neanche due decenni, nel 1978. Acquirente la Regione Lombardia, fin dal 1974 alla ricerca di una sede in cui riunire i propri uffici e per la quale aveva istituito un'apposita commissione. L'accordo con la Pirelli viene perfezionato includendo i tre fabbricati dei corpi bassi, la torre e l'autorimessa adiacente: prezzo pattuito 43 miliardi di lire.
Dal 1983 l'edificio è oggetto di lavori di adeguamento realizzati sotto la guida di Bob Noorda e Egidio Dell'Orto prima e di Vico Magistretti poi, durante i quali sono rimosse tutte le pareti mobili e i rivestimenti vinilici, alcuni dei quali appositamente realizzati dalla Pirelli, e sostituiti da marmi e dalla moquettes con il simbolo regionale della rosa camuna.
Nel 1984 i corpi bassi sono interessati da un intervento di adeguamento impiantistico e funzionale, con l'inserimento di ascensori e l'eliminazione degli ingressi separati per gli inquilini previsti originariamente, curato da Dell'Orto.
Il 18 aprile 2002 un piccolo aereo da turismo si schianta contro il grattacielo all'altezza del ventiseiesimo piano. Le strutture dell''edificio scaricano la violenta onda d'urto; in seguito all'esplosione, due piani sono sventrati e tre persone perdono la vita.
Sia il tragico avvenimento, sia la decisione per il restauro, hanno mobilitato una attenzione più vasta attorno all'edificio, parallela al tema, già in discussione all'interno della struttura regionale, della necessità di una nuova sede per la Regione Lombardia.
Uso attuale: intero bene: uffici
Uso storico: intero bene: uffici
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Ponti G., Domus, Espressione dell'edificio Pirelli in costruzione a Milano, Milano 1956
Ponti G., Amate l'architettura, Genova 1957
Ponti G., Domus, Prima e dopo la Pirelli, Milano 1961
Desideri P./ Nervi P.L.jr/ Positano G., Pier Luigi Nervi, Bologna 1979, pp. 4, 62-69, 213
Grandi M./ Pracchi A., Milano. Guida all'architettura moderna, Architettura, città e regime, Bologna 1980, pp. 295, 325-326
Paracchini G.L., Corriere della Sera, Gio Ponti, l'architetto che cambiò Milano, Milano 1991
Arditi G./ Serratto C., Gio Ponti. Venti cristalli di architettura, Venezia 1994, pp. V, X, XXII, 140-159, 207
Zevi B., Storia dell'architettura moderna, Torino 2001, v. I p. 215 v. I t. 332
Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, pp. 303, 322-323, 562
Crippa M.A., Confronti. Proposte, documenti e giurisprudenza per il governo locale. Rivista quadrimestrale della Presidenza della Regione, Palazzo Pirelli: filosofia di un restauro, Rimini 2003
Crippa M.A., Confronti. Proposte, documenti e giurisprudenza per il governo locale. Rivista quadrimestrale della Presidenza della Regione, Restauro del moderno e tecnologia contemporanea: le questioni aperte dai lavori al palazzo Pirelli, Rimini 2003
Brevini F., Grattacielo Pirelli. Un capolavoro di Gio Ponti per la Lombardia, Milano 2004
Fonti e Documenti
Archivio Gio Ponti, Grattacielo Pirelli
Archivio della Regione Lombardia, Direzione Generale Culture
Archivio della Regione Lombardia, Ambienti di lavoro e logistica
Archivio Storico Pirelli
Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università degli Studi di Parma
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Collegamenti
- Descrizione archivistica: Grattacielo Pirelli (1954 - 2000)
Fondo. Grattacielo Pirelli (1954 - 2000). Conservatore: Regione Lombardia. Direzione generale Culture, identità e autonomie della Lombardia (Milano, MI).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)
Aggiornamento: Alinovi, Cristina (2015)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00036/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).