Oratorio Suardi

Trescore Balneario (BG)

Indirizzo: Via Nazionale, 122 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Novale, Trescore Balneario (BG)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: oratorio

Configurazione strutturale: Ad aula unica coperta da volta a botte con piccola abside coperta a catino

Epoca di costruzione: sec. XV - sec. XIX

Descrizione

Lorenzo Lotto era a Bergamo da dieci anni, più o meno, quando nel 1523 Battista Suardi gli chiese di affrescare l'oratorio della sua villa di campagna a Trescore. Battista Suardi, in quegli anni, era uno degli esponenti più in vista della nobiltà bergamasca, e membro influente del Consiglio del Comune; di gusti raffinati, e colto umanista.
Nel 1502, quando aveva deciso di avviare la decorazione dell'oratorio di Trescore, Battista Suardi si era rivolto a un pittore locale, di mediocri qualità, forse della cerchia di Jacopino Scipioni.
Nel 1523 la scelta è di profilo ben più alto, e ben più ampio il programma: a Lorenzo Lotto il nobile Suardi commissiona la decorazione a fresco dell'intero oratorio, per sciogliere un voto, dice la scritta dedicatoria, ora quasi illeggibile, ma nota da antiche trascrizioni, posta su un targa al centro della parete sinistra. Sulle pareti maggiori dell'oratorio, un edificio assai semplice, ad aula unica, Lorenzo Lotto dipinge le Storie di santa Barbara e di santa Brigida d'Irlanda; a Santa Caterina d'Alessandria e alla Maddalena sono invece dedicati i riquadri della parete di fondo. Alla Storia di santa Barbara è sovrapposta l'immagine del Cristo-Vite, ripresa dal Vangelo di Giovanni: alle due estremità, a chiarire in modo inequivocabile il senso della decorazione, i santi Girolamo e Ambrogio, racchiusi nei girali formati dai tralci della vite, respingono gli eretici che cercano di vendemmiare la vigna di Cristo, la Chiesa. Ai piedi di Cristo Lotto ritrae, in atteggiamento di preghiera, Battista Suardi, la moglie Orsola, e la sorella di lui, Paolina. Infine, sul tetto a spioventi con travi a vista, Lorenzo Lotto finge un pergolato da cui s'affacciano putti.
Il voto di Battista Suardi e il programma iconografico si spiegano, secondo la Cortesi Bosco, con il momento drammatico in cui furono elaborati, segnato dalla Riforma protestante e dalle periodiche scorrerie dei lanzichenecchi e delle altre truppe mercenarie al servizio di Carlo V.
Il nobile bergamasco avrebbe deciso di testimoniare, con gli affreschi del suo oratorio, il proprio impegno di fedeltà alla Chiesa di Roma, contro le eresie.
Alle due sante titolari dell'oratorio, Barbara e Brigida, sono dedicate le storie delle pareti maggiori.
La fonte usata da Lotto, per la vicenda di Barbara, forse su suggerimento del committente, è la piana narrazione della Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Di Barbara, nobile romana segretamente convertita al cristianesimo, Lotto racconta la fuga dalla casa del padre, che voleva costringerla al matrimonio, e le drammatiche vicende del processo e del martirio in una sequenza narrativa unica.
Di Brigida Lorenzo Lotto illustra la vocazione e i miracoli, in singoli riquadri isolati.
Lotto sceglie per la decorazione dell'oratorio di Trescore un registro narrativo da favola devota, ricco di notazioni realistiche, e colori chiari, freddi, luce tersa e vibrante, stesura rapida, fatta di materia leggera, trasparente. Affreschi "sublimemente popolareschi", li definì Roberto Longhi (1929), a sottolineare l'estrema raffinatezza di mezzi pittorici, e di regia narrativa, contro l'apparente semplicità del racconto. Probabilmente Lotto trasse qualche suggestione dalla tecnica teatrale delle Sacre Rappresentazioni. Secondo la Cortesi Bosco, Lotto sembra informato, inoltre, degli esiti del teatro contemporaneo: del Peruzzi, soprattutto, da cui dipendono, a detta della studiosa, alcuni motivi architettonici e prospettici; ma di quelle architetture è assai più evidente il carattere nettamente lombardo, del Bramante lombardo, in particolare, come aveva intuito Roberto Longhi.
Un'ipotesi che anni fa ha goduto di qualche fortuna accostava il realismo e l'immediatezza del racconto al "gran teatro montano" di Gaudenzio al Sacro Monte di Varallo; Mascherpa ha suggerito, a questo proposito, che Lotto aveva forse potuto visitarlo nell'estate del 1523 (Mascherpa, 1971; Cortesi Bosco, 1980).

Notizie storiche

Nel parco della Villa Suardi, si trova la chiesetta del XV sec.
Nel 1524, Battista Suardi chiamò ad affrescarne le pareti Lorenzo Lotto che si cimentò con le Storie di S. Barbara..
Nel 1883-84, purtroppo l'edificio è stato manomesso, rompendo il fragile equilibrio.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: oratorio

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: Per la visita rivolgersi al custode di Villa Suardi.

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Scaburri, Luca (2007)

Aggiornamento: Ribaudo, Robert (2009); Morandini, Lucia (2014)

Descrizione e notizie storiche: Monaco, Tiziana; Ribaudo, Robert

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Morandini, Lucia

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