Palazzo Arrigoni Albergoni
Crema (CR)
Indirizzo: Via Cavour, 8 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Crema (CR)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Edificio con pianta a U che si sviluppa attorno ad un cortile centrale tramite un corpo principale e due ali laterali, su due livelli fuori terra. La struttura è costituita da muratura continua in laterizio intonacato e colonne binate in corrispondenza del portico ad archi ribassati.
Epoca di costruzione: sec. XVIII
Descrizione
Il palazzo, completamente circondato da edifici, risulta poco visibile dalla strada. Attraverso un piccolo passaggio carraio che affaccia su via Cavour, si giunge di fronte ad un elegante cancello in ferro battuto oltre il quale, attorno ad una grande corte a giardino, si articola l'edificio. Presenta una pianta a U formata da un corpo centrale sviluppato su due piani e due ali laterali che abbracciano il cortile. Sulla facciata si svolge un monumentale portico a tre grandi archi mistilinei sorretti da colonne binate al di sopra del quale, in corrispondenza delle arcate del portico, si aprono tre finestre divise da coppie di lesene e provviste di balconcini, con balaustra in pietra quello centrale e ringhiere in ferro battuto i due laterali. Un grande arco al centro del portico introduce al monumentale scalone che porta al piano nobile. Questo è formato da una prima rampa centrale che in seguito si divide in due laterali che salgono, circondando come in un abbraccio il visitatore. Una sontuosa balaustra in pietra a volute avvolge la scala conferendo un grande effetto scenografico alla struttura grazie al porticato che si apre ai suoi piedi. Nella volta superiore si ammira una decorazione a stucchi e un dipinto raffigurante Venere e Paride attribuito al pittore milanese Federico Ferrari, entrambi della metà Settecento.
Notizie storiche
Le origini dell'edificio risalgono al Trecento quando, nell'area dell'attuale palazzo, sorgeva una casa di proprietà della famiglia Benvenuti. Nel corso degli anni i vari discendenti della famiglia acquistano altre proprietà nei dintorni della "casa madre", che lentamente cambia forma e si ingrandisce. Un documento del 1499 descrive la casa definendola "casa grande" cioè di impianto simile all'attuale con una corte fiancheggiata su tre lati da edifici con botteghe; di quell'epoca sono parti di muratura, avanzi di finestre centinate e l'arco a doppia ghiera di un portale, visibili sul fronte di via Mazzini. Nel corso degli anni la famiglia Benvenuti accresce il proprio prestigio e nel 1695 Giovan Battista Benvenuti ottiene il titolo di conte in virtù del suo valore militare. E' nel XVIII secolo che il palazzo assume la veste attuale: nel 1742 iniziano i lavori di ricostruzione del palazzo in forme barocchette e, a partire dal 1756, si costruisce lo scenografico scalone al centro del portico. La proprietà rimane dei Benvenuti fino al 1775, quando è venduta al nobile Carlantonio Monticelli al quale nel 1830 succede il figlio. In seguito subentreranno gli Arrigoni, attuali proprietari
Uso attuale: p. t.: negozi; abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Cremona e il suo territorio: Arte, suoni, colori e sapori tra Adda, Serio, Oglio e Po, Milano 2007
Touring club italiano, Lombardia, Roma 2005
Terni de Gregorj W., Crema monumentale e artistica, Crema 1960, pp. 67-68
Bascapè G.C./ Perogalli C., Palazzi privati di Lombardia, Milano 1964
Perolini M., Vicende storiche degli edifici monumentali e storici di Crema, Crema 1975, pp. 63-70
Bruschieri C./ Merico S., Crema, 2003, pp. 58-61
Bombelli A., Crema bella: guida artistica di Crema e dintorni, Crema 1959, p. 40
Verga G., I monumenti architettonici di Crema e dintorni, Crema 1939, p. 192
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2013)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2015)
Descrizione e notizie storiche: Marino, Nadia
Fotografie: Marino, Nadia
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CR070-00092/
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