Villa Cusani Tittoni Traversi - complesso
Desio (MB)
Indirizzo: Via Giovanni Maria Lampugnani, 68 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Desio (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: Impianto ad "U", costituito dal corpo principale a tre piani, un parallelepipedo allungato in direzione est-ovest, a nord del quale si innestano le basse ali laterali ai lati del cortile d'onore. Due cortili minori sono nascosti dietro ognuna delle ali laterali, mentre il cortile maggiore è chiuso a nord da un'elaborata cancellata in ghisa, oltre la quale si apre una piazza pubblica ad esedra.
Epoca di costruzione: sec. XVIII - sec. XIX
Autori: Beltrami, Luca, progetto per lo scalone e il mausoleo; Bertini, Pompeo, decorazione delle vetrate della sala da pranzo; Galli, Antonio, decorazione statue; Gerli, Agostino, decorazione a encausto; Marchesi, Giuseppe, decorazione statue; Menozzi, Domenico, decorazione ad affresco; Palagi, Pelagio, progetto torre; Piermarini, Giuseppe, progetto per la facciata della villa; Villoresi, Antonio, progetto di sistemazione del giardino; Zanoia, Giuseppe, progetto di alcuni padiglioni del giardino; Gerli, Giuseppe, decorazione a encausto; Gerli, Carlo Giuseppe, decorazione a encausto
Comprende
Descrizione
La villa presenta un impianto ad U, costituito dal corpo principale, a nord del quale si innestano le basse ali laterali ai lati del cortile d'onore. Due cortili minori sono nascosti dietro ognuna delle ali laterali, mentre il cortile maggiore è chiuso a nord da un'elaborata cancellata in ghisa tra colonne coronate da statue, oltre la quale si apre una piazza pubblica ad esedra.
I prospetti della villa, caratterizzati dall'aspetto classicista un po' accademico impressole da Pelagio Palagi, sono articolati da un ordine gigante di lesene dai capitelli corinzi, le quali interessano i piani primo e secondo, mentre il piano terra funge da basamento e ospita arcate su pilastri, in gran parte cieche. Il primo piano è leggermente enfatizzato dalla presenza di timpani triangolari a coronamento delle finestre. Entrambi i fronti, quello sul giardino e quello sul cortile, sono coronati da grandi frontoni e da una teoria di statue, disposte con regolarità in cima alla trabeazione.
Gli interni, tutti caratterizzati da splendidi pavimenti a mosaico, riflettono il gusto eclettico tipicamente ottocentesco, dal momento che agli ambienti dall'aspetto neoclassico, connotati per lo più da lesene scanalate e soffitti a cassettoni, se ne affiancano uno neogotico, la cui decorazione plastica crea elaborate polifore sulle pareti e una selva di costolonature intrecciate sul plafone, e uno neo-rococò, con le specchiere, le porte e la volta incorniciate da esuberanti stucchi arricchiti da ghirlande di fiori e puttini.
Il parco, decisamente ridimensionato rispetto all'estensione originaria, ha perduto quasi tutti i padiglioni, le grotte e il laghetto, a cui si riferiscono le descrizioni e le incisioni ottocentesche. Rimangono, tuttavia, alberi secolari, che creano la cornice in cui si inseriscono la suggestiva torre Palagi con i corpi di fabbrica annessi - oggi sede di un museo privato di mineralogia, che funge anche da negozio - e il monumento funebre Traversi, costituito da un'edicola su un arcata, in origine a cavallo di una roggia
Notizie storiche
Già nel XVI secolo i conti Rho possedevano una villa a Desio, che il secolo successivo passò ai Cusani, dopo essere stata confiscata dalla Camera nel 1651.
L'edificio residenziale dovette essere completamente ricostruito nella seconda metà del XVIII secolo, come lascerebbero intendere, anche, diversi acquisti di immobili nelle vicinanze tra il settimo e il nono decennio del secolo. Nello stesso periodo, si diede avvio al cantiere, come documentano l'approvazione a costruire una cappella privata nella villa, concessa dall'arcivescovo di Milano a Ferdinando Cusani in data 12 novembre 1774, e il pagamento di sessanta zecchini all'architetto Giuseppe Piermarini "per la facciata di Desio" nel 1779. In effetti, sappiamo che nel 1776 fu edificato un oratorio, decorato a encausto dai fratelli Agostino, Giuseppe e Carlo Giuseppe Gerli; mentre l'intervento del Piermarini è documentato da un disegno per il fronte sul giardino, conservato presso la Biblioteca Comunale di Foligno. In seguito alla ricostruzione della villa, si procedette all'ampliamento e alla ridefinizione del giardino, per opera del giardiniere Antonio Villoresi, arricchito inoltre da padiglioni su progetto dell'architetto Giuseppe Zanoia, tra cui il tempietto circolare d'Imeneo, alcune grotte e una torre.
Nel 1817, la villa di Desio fu venduta dal marchese Luigi Cusani all'avvocato Giovanni Traversi, il quale ben presto decise una globale risistemazione di tutta la proprietà. Il complesso intervento, condotto tra il 1835 e il 1844 dal pittore, architetto e decoratore Pelagio Palagi, è documentato da un consistente numero di disegni di progetto, esistenti presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna.
Palagi dovette conservare il corpo residenziale della preesistente villa, di cui progettò la ridecorazione dei prospetti e degli ambienti del piano terreno. Ne demolì, invece, le ali laterali, che furono ricostruite più lunghe e in posizione più arretrata, così da aumentare le dimensioni del cortile. Allo stesso modo, arricchì il parco con un nuovo accesso monumentale ad arco di trionfo e, soprattutto, con un edificio museale, realizzato riutilizzando parte dell'ex convento di San Francesco, mediante l'aggiunta di una torre neogotica, ispirata alla torre nolare dell'abbazia di Chiaravalle. Progettò, inoltre, la cancellata in ghisa e la nuova piazza semicircolare antistante la villa con gli edifici attigui.
Tra il 1900 e il 1903, l'architetto Luca Beltrami portò a termine lo scalone e realizzò la tomba Antona Traversi su un ponticello a cavallo di una roggia, che passava per il parco.
A partire dalla Seconda Guerra Mondiale per il complesso monumentale, donato nel 1947 ai Padri Saveriani, iniziò un periodo di grave decadenza, per cui nel 1948, venne demolita la tomba Antona Traversi e parte del parco fu venduta a Paolo Reina, che - dopo averlo ampiamente saccheggiato abbattendo gli alberi secolari per ricavare legname - nel 1952 rivendette quello che rimaneva di esso al Comune di Desio. Ciononostante, i danni apportati furono gravi e irreversibili, come documentano le lottizzazioni, che decurtarono sensibilmente l'area verde, e la costruzione, nel 1972, di un edificio scolastico sul sito un tempo occupato dal laghetto.
Contemporaneamente, fu avviato il faticoso recupero del complesso. Nel 1972, lo studioso Pio Mariani acquistò la torre neogotica di Palagi e ne avviò il restauro, destinandola in parte a sede di un museo di mineralogia, aperto al pubblico. Nello stesso anno, il Comune di Desio incarcò l'architetto Luciano Giambelli di recuperare e ricomporre i frammenti della tomba Antona Traversi, che venne ricostruita nel parco, ma in posizione diversa rispetto a quella d'origine, e, nel 1975, acquistò l'ex villa Tittoni e ne avviò il restauro. Nuovi interventi dovettero essere intrapresi alcuni anni più tardi, dal momento che, il 7 novembre 1993, un incendio devastò il salone, provocando il crollo di volte e solai
Uso attuale: intero edificio: servizi
Uso storico: intero edificio: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: Come arrivare
In auto da Milano: Statale dei Giovi, uscita Desio.
ferrovia treno per Desio FS da Centrale FS.
autobus Linea ATM (T2Fer6) da Milano Niguarda Dazio, 623 Milano-Desio.
Info Utili
telefono 0362 392240
telefono 0362 392301 (Ufficio Tecnico del Comune di Desio)
Note
La villa normalmente non è aperta al pubblico, se non in occasione di mostre o manifestazioni temporanee, ma in occasione dell'Esposizione Internazionale del 2015 l'amministrazione comunale sta studiando uno specifico calendario di aperture continuative, per garantire l'apertura delle ville tutti i giorni della settimana. Al momento della redazione della presente scheda SIRBeC tale calendario è ancora in via di definizione.
Riferimenti bibliografici
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Fonti e Documenti
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ASMi, Catasto, Mappe, Cessato Catasto, 193, f. 11
scheda di valutazione
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Mascione, Maria (1995)
Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1998); Montani, Anna Chiara (2006); Tolomelli, Davide (2006); Garnerone, Daniele (2014)
Descrizione e notizie storiche: Montani, Anna Chiara; Tolomelli, Davide
Fotografie: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-02959/
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