La dépendance, progettata da Giovanni Muzio in adiacenza alla grande villa padronale, si accosta a questa per contrasto, con i caratteri di una costruzione più agile, adatta alle esigenze dei nuovi proprietari (i Bonacossa). Al Liberty eclettico della preesistenza, il nuovo edificio contrappone un impianto moderno, con ampie superfici a vetro e facciata finestrata verso il lago, ancorata da una struttura portante al terreno scosceso. Una mediazione tra i due approcci architettonici è tuttavia ricercata, con l'utilizzo di pannelli in perline di legno a contorno delle finestre e di scandole di pietra che rivestono la copertura, riprendendo i caratteri dell'architettura tradizionale. Il dialogo è istituito anche con l'eclettismo della villa padronale, nel basso corpo di connessione, con la sua facciata curva, ritmata da una fascia di strette finestrelle poste appena sotto la gronda del tetto.

Nel 1950 Giovanni Muzio venne incaricato del progetto da Mario Pirotta. La dépendance sorge accanto alla villa progettata nel 1902 da Federico Frigerio per Attilio Pirotta (un'importante testimonianza del gusto eclettico di inizio Novecento dove suggestioni barocche si mescolano al gusto Liberty appena importato). Il luogo, poco distante dall'arrivo della funicolare, è un grande giardino scosceso in cui le architetture letteralmente si immergono. A fronte della sontuosa villa, questa opera di Muzio padroneggia con collaudata maestria, e in modo non convenzionale, il tema del rapporto con le preesistenze che in quegli anni campeggiava nel dibattito architettonico in Italia.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio