L'intervento è costituito da diversi blocchi che s'innalzano a partire da una piastra a destinazione commerciale, il cui basamento è formato da due diverse gallerie coperte che s'incrociano a formare una planimetria a T dagli angoli smussati. Il percorso pubblico avrebbe dovuto poi estendersi anche al piano sopra il portico, concepito come una vera e propria piazza soprelevata - raggiungibile mediante una scultorea scala elicoidale - ma oggi solo in parte utilizzato a questo scopo. Ai margini di questa costruzione sono posti due blocchi indipendenti (di altezza variabile tra i tre e quattro piani fuori terra) destinati a funzioni diverse: quello a nord ospita le residenze, sviluppate su una superficie di tremilacinquecento metri quadrati; quello a est, la sede di una banca che insieme agli altri uffici realizzati dal volume raggiungono la dimensione di tremilaseicento metri quadrati. L'intero volume ha un andamento marcatamente orizzontale, segnato da lunghe finestre a nastro ottenute accostando tra loro moduli verticali, con serramenti in alluminio e tende oscuranti inglobate nel telaio. Le aperture poggiano su pannelli sotto-finestra finiti (come il resto delle superfici del complesso) in graniglia rossa, ai quali si ancorano elementi inclinati che disegnano un ininterrotto davanzale. Variazioni a questa scansione si registrano solo nell'edificio residenziale, in cui alcune bucature sono sostituite da logge, tamponamenti e finestre tradizionali che meglio si adattano alla distribuzione degli appartamenti.

Il complesso di corso Italia è parte di un piano di riqualificazione avviato su un'area industriale dismessa, appartenuta all'azienda De Angeli-Frua. Il piano prevedeva la demolizione della vecchia portineria dello stabilimento industriale, in modo da garantire la continuità di verde tra il giardino ai piedi del complesso di Albini e quello di un lotto adiacente riedificato nello stesso periodo. La mancata attuazione di questo intervento ha determinato una brusca cesura nei percorsi immaginati dal progetto.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio