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Complesso residenziale Monte Amiata
Milano (MI)

Indirizzo: Via Cilea 106 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; quartiere

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi, pilastri e setti in cemento armato
  • facciata: cemento armato a vista; intonaco di vari colori
  • coperture: piana, parzialmente praticabile e trattata a terrazza
  • serramenti: in alluminio

Cronologia:

  • progettazione: 1967 - 1974
  • esecuzione: 1967 - 1974
  • data di riferimento: 1967 - 1974

Committenza: Società Mineraria Monte Amiata

Autori:

Comprende:

Compreso in:

Uso: abitazione/ negozio

Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata

Descrizione

L'intervento riguarda la costruzione di case popolari, da edificare all'estrema periferia della città in un contesto che il progetto di Aymonino ignora deliberatamente, perché ritenuto privo di caratteristiche tali da spingere a cercare un dialogo. Il quartiere - destinato ad accogliere circa duemilaquattrocento abitanti - viene dunque immaginato come un unico, articolato blocco, che s'impone sul tessuto cercando di diventarne esso stesso nuovo punto di riferimento. Le varie funzioni urbane (residenza, negozi di vicinato e attività legate al tempo libero) sono raccolte in cinque corpi di fabbrica, di diverse dimensioni, disposti a disegnare una planimetria a ventaglio imperniata intorno a tre piazze, di cui una trattata a teatro all'aperto che funge da baricentro sociale e architettonico dell'intero quartiere. I percorsi di distribuzione pedonale sono organizzati mediante passaggi coperti e scoperti, sviluppati sia in orizzontale, sia in verticale e connessi alle logge e ai ballatoi che consentono l'accesso agli appartamenti, aggregati a formare edifici in linea in cui l'apparente disordine risponde a criteri funzionalisti.

Notizie storiche

La vicenda del complesso "Monte Amiata" al quartiere Gallaratese inizia negli anni Quaranta, quando l'omonima società del settore minerario acquista un lotto di terreno agricolo che il Piano regolatore del 1953 rende edificabile a fini residenziali. Nel 1963 il Piano di Zona del Comune di Milano destina l'area in alla costruzione di case economico-popolari: il masterplan dell'intervento viene affidato all'architetto romano Carlo Aymonino, che coinvolge direttamente Rossi chiedendogli di progettare una delle unità residenziali immaginate.

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Fondazione Aldo Rossi, Milano - sito vedi »

Fondo Aldo Rossi. Fondazione Museo delle arti del XXI secolo - MAXXI, Centro archivi architettura, Roma - sito vedi »

Fondo Aldo Rossi. Fondazione Museo delle arti del XXI secolo - MAXXI, Centro archivi architettura, Roma - scheda fondo vedi »

Fondo Carlo Aymonino. Accademia Nazionale di San Luca, Roma - sito vedi »

Bibliografia

Aymonino C., Il progetto dell'insediamento "Gallaratese 2" in Milano, Venezia 1970

Aymonino C., Lotus, Progetto architettonico e formazione della città, Milano 1970, n. 7

Ferrari A., Casabella, Case senza tetto, Milano 1974, n. 391

Dardi C., L'architettura. Cronache e storia, Abitazioni nel quartiere Gallaratese a Milano, 1974, n. 226

Conforti C., Il Gallaratese di Aymonino e Rossi: 1967-1972, Roma 1981

Monica L. (a cura di), Gallaratese, Corviale, Zen: i confini della città moderna, Parma 2008

Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S./ Viganò M., Italia 60/70. Una stagione dell'architettura, Padova 2010

Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, pp. 102-103

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2013, pp. 435-437

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio