La nuova provincia di Monza e della Brianza
La nuova provincia lombarda di Monza e della Brianza, già formalmente istituita nel 2004, costituisce a tutti gli effetti una circoscrizione della repubblica italiana dopo le elezioni amministrative del giugno 2009.
La legge istitutiva (legge 11 giugno 2004, n. 146 “Istituzione della provincia di Monza e della Brianza”) è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2004. I primi articoli recitano:
1. È istituita la provincia di Monza e della Brianza nell’ambito della regione Lombardia, con capoluogo Monza.
2. La circoscrizione territoriale della provincia di Monza e della Brianza è costituita dai seguenti comuni: Agrate Brianza, Aicurzio, Albiate, Arcore, Barlassina, Bellusco, Bernareggio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio Masciago, Briosco, Brugherio, Burago di Molgora, Camparada, Carate Brianza, Carnate, Cavenago di Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Concorezzo, Correzzana, Desio, Giussano, Lazzate, Lesmo, Limbiate, Lissone, Macherio, Meda, Mezzago, Misinto, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Ornago, Renate, Ronco Briantino, Seregno, Seveso, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Usmate Velate, Varedo, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate.
La provincia di Monza e della Brianza in base alla legge istitutiva (2004)
La nuova provincia viene costituita per distacco dei predetti cinquanta comuni dal territorio della provincia di Milano. Dopo il giugno 2006 a essi si sono aggiunti anche i comuni di Cornate d’Adda, Busnago, Caponago, Roncello e infine, nel luglio 2007, Lentate sul Seveso. I decreti attuativi di adesione alla nuova provincia di questi cinque comuni sono ancora in corso di approvazione.
La città di Monza non è mai stata, nel corso della sua storia, capoluogo di un territorio di livello provinciale. Come provincia amministrativa, la Brianza non ha antecedenti storici nella storia della Lombardia. L’accostamento tra Monza e Brianza rappresenta, inoltre, una novità relativamente recente sul piano storico e istituzionale.
Fin dal medioevo, al contrario, intorno a Monza venne a definirsi un distretto, coincidente con il territorio soggetto in spiritualibus alla chiesa arcipretale di San Giovanni Battista, definito “corte”. La corte di Monza, tra XVI e XVIII secolo, fu anche una circoscrizione con valenza fiscale-amministrativa.
L’identità geografica della Brianza è stata oggetto di riflessione critica tra XIX e XX secolo. Il progresso economico della seconda metà del Novecento, d’altra parte, ha fatto coincidere la Brianza con un’area relativamente omogenea dal punto di vista economico-sociale, produttivo nonché culturale, assai più estesa del territorio definito brianteo nel Seicento o nel Settecento.
La nuova provincia non comprende nessuna componente territoriale “storica” della Brianza. La Brianza propriamente detta si trova attualmente compresa nella provincia di Lecco.
Con “Monte di Brianza” si intendeva, nel ducato visconteo-sforzesco, una parte del contado della Martesana alla quale i duchi di Milano riconobbero nel tempo delle agevolazioni di natura fiscale. Fino alla metà del XVIII secolo, pur non avendo mai avuto rilevanza amministrativa, il Monte di Brianza costituisce ancora una giurisdizione feudale.
Il Monte di Brianza tra XV e XVIII secolo
I villaggi della pianura milanese appaiono riuniti in pievi almeno dal XII-XIII secolo. La pieve costituiva, a tale epoca, la circoscrizione della prima chiesa battesimale di un determinato territorio. A partire dal XIII-XIV secolo la città di Milano consolidò la propria supremazia sulle pievi della sua provincia e si avvalse della pieve come circoscrizione per fini fiscali, per la riscossione delle imposte. La squadra, in tale contesto, costituiva una frazione omogenea della pieve, intestataria di una propria quota di tributi.
Le componenti storiche della nuova provincia di Monza e della Brianza
Sinossi delle “due Brianze”
Nel medioevo, agli albori dell’epoca comunale, quello della Martesana era uno dei quattro contadi rurali del Milanese, insieme a Seprio, Burgaria e Bazzana. Pur subendo nel tempo una parziale ristrutturazione dei propri confini, la Martesana rimase fino alla riforma delle preture regie nel 1774 una estesa giurisdizione, con a capo un vicario. Le comunità che ne facevano parte dipendevano per l’amministrazione della giustizia dal vicario della Martesana, residente a Vimercate, e non dal podestà di Milano. Monza, avendo un proprio podestà, non fu mai inclusa nella giurisdizione della Martesana, e fu sempre autonoma dal podestà di Milano.
Il vicariato della Martesana (sec. XVI – sec. XVIII)
La nuova provincia, pertanto, se si fosse spinta a includere i comuni più a est-sudest del vimercatese, avrebbe ricalcato per estesi tratti l’antico vicariato della Martesana (che tuttavia non comprendeva la corte di Monza e la pieve di Seveso).
Per approfondimenti si vedano i profili di Istituzioni storiche che hanno avuto sede in luoghi compresi negli attuali comuni amministrativi della provincia di Monza e Brianza.
Pubblicato: 22 Luglio 2009 [Saverio Almini]