Fondazione Elvira Badaracco. Studi e documentazione delle donne, Milano (MI)
Tipologia: archivio, biblioteca
Indirizzo: Via Menabrea 13 - Milano (MI)
Ente proprietario: Fondazione Elvira Badaracco. Studi e documentazione delle donne
Sito web
La Fondazione è stata costituita il 16 dicembre 1994 da Annarita Buttafuoco, nominata nel testamento di Elvira Badaracco quale garante a vita del suo patrimonio economico, scientifico e politico.
Scopo della Fondazione è quello di promuovere lo studio della cultura e dell’esperienza politica e sociale delle donne, con specifica attenzione alla storia dell’associazionismo femminile e del femminismo.
La Fondazione, in continuità con il lavoro svolto dal Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia, si pone l’obiettivo di incrementare lo studio della realtà complessiva delle donne e di attivare ulteriori settori di approfondimento definiti nell’ambito della pianificazione delle attività.
Profilo storico
Il Centro studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia – CSSMLDI si costituisce a Milano per volontà di Elvira Badaracco e Pierrette Coppa, il 28 dicembre 1979, in una fase della storia del femminismo italiano che – nel contesto di una generale ridefinizione delle proprie pratiche – vede sorgere, in numerose realtà italiane, i luoghi della cultura delle donne: centri di documentazione, biblioteche e librerie in modo particolare. Nel febbraio 1980 inizia la propria attività presso la Fondazione Feltrinelli in via Romagnosi 3 a Milano, ove rimane fino al 1991 quando si trasferisce nell’attuale sede di Corso di Porta Nuova 32, presso i locali dell’Unione Femminile Nazionale. Il CSSMLDI nasce con la finalità di raccogliere, organizzare, conservare e rendere fruibile il patrimonio di conoscenze e pratiche, elaborato dal movimento politico delle donne, nella convinzione che la tutela e la valorizzazione della storia del femminismo e della storia delle donne in generale, costituisca un valore non solo scientifico e culturale, ma anche e soprattutto politico. Sin dall’inizio, il Centro individua e approfondisce tre aree di interesse: la raccolta e l’organizzazione di un archivio del materiale documentario prodotto in Italia dal movimento delle donne, la creazione di una biblioteca specializzata su tematiche di genere e la promozione di ricerche ed iniziative per il censimento e il monitoraggio dell’azione politica e culturale delle donne. Con queste finalità, il CSSMLDI aggrega numerose studiose, ricercatrici ed intellettuali italiane ed estere che, negli anni, hanno contribuito a dare corpo a questo progetto comune. Quello di costituire un archivio dei materiali prodotti dalle donne per avviare – a partire da questa base storica – una serie di ricerche che fossero in grado di mantenere viva l’eredità dei femminismi é stato da sempre uno degli obiettivi più importanti verso cui sono confluiti gli sforzi delle donne che hanno lavorato al CSSMLDI. L’attività di raccolta dei materiali ha quindi accompagnato tutta l’attività del Centro. L’esito di questo lungo lavoro è stata la costituzione delL’ Archivio del Femminismo, riconosciuto “di notevole interesse storico” dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia, con delibera del 28 ottobre 1988 e attualmente conservato e consultabile presso la sede della “Fondazione Elvira Badaracco”.
Elvira Badaracco nasce ad Alessandria il 22 maggio del 1911. Fin da adolescente si trasferisce con i genitori a Milano dove, nel 1979, con Pierrette Coppa fonda il Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia.
Nel 1993 Annarita Buttafuoco, storica docente e ricercatrice, diventa Presidente dell’Unione femminile nazionale, carica che ricoprità fino alla morte. Nel 1994 promuove la trasformazione del Centro per gli studi del movimento di liberazione della donna in Italia in Fondazione Elvira Badaracco e fonda gli Archivi riuniti delle donne formati inizialmente dai patrimoni archivistici dell’ Unione Femminile Nazionale e della Fondazione Elvira Badaracco.
I due archivi sono attualmente separati e autonomi.
Il 12 novembre 2009 la Fondazione ha inaugurato la propria nuova sede presso i locali di Via Menabrea 13 – Milano
Lo sviluppo del Centro e il suo consolidamento – dovuto soprattutto alla dedizione della stessa Elvira Badaracco, che ha saputo coordinare una segreteria nazionale formata da studiose di diversa provenienza e competenza – hanno confermato in lei la convinzione che fosse necessario garantire a questa istituzione di ricerca e di studio un futuro solido, anche attraverso la trasformazione della sua forma istituzionale.
Questa convinzione è espressa da Elvira Badaracco nel suo testamento, redatto nell’aprile del 1993, con il quale dispone che il Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia diventi una Fondazione con finalità analoghe a quelle del Centro ma con maggiori prospettive di sviluppo e di rafforzamento, tutelate in parte dal reddito di una proprietà immobiliare da lei lasciata alla Fondazione.
Elvira Badaracco muore a Milano il 21 gennaio del 1994 e il dicembre 1994 viene costituita formalmente la Fondazione ad opera di Annarita Buttafuoco, nominata dalla stessa Badaracco, nel suo testamento, garante a vita del patrimonio economico, scientifico e politico da lei lasciato.
Tale funzione, alla morte di Annarita Buttafuoco, avvenuta nel 1999, viene trasferita a Marina Zancan, presidente della Fondazione dalla sua costituzione.
Patrimonio
Il patrimonio archivistico della Fondazione Badaracco – riconosciuto «di notevole interesse storico» dalla Sovrintendenza archivistica della Lombardia – nasce nel 1979 con il nucleo storico della raccolta Archivio del femminismo e si arricchisce nel tempo con l’acquisizione di fondi che interessano la storia politica e sociale delle donne. Sono rappresentate diverse tipologie di fondi: archivi personali, di enti, associazioni, gruppi politici, raccolte tematiche, carteggi, manifesti e registrazioni sonore.
In linea con lo spirito di apertura e di valorizzazione del proprio patrimonio che ha segnato la storia della Fondazione, sono stati preparati, di ogni fondo riordinato, inventari sommari disponibili on line, mentre di tutti i fondi – disposti in ordine di importanza e di pertinenza rispetto alla storia della Fondazione – è consultabile una scheda di descrizione sommaria con un rimando a note sul soggetto produttore del fondo, una descrizione del materiale documentario, gli estremi cronologici, la consistenza e infine dei riferimenti bibliografici.
La consultazione degli archivi è aperta al pubblico.
Fondi archivistici
*Archivio del femminismo
*Archivio manifesti
*Archivio del Centro di studi storici sul movimento di liberazione della donna in Italia
*Archivio personale di Elvira Badaracco
*Archivio politico della Libreria delle donne di via Dogana, Milano
*Archivio Luciana Percovich
*Archivio Maddalena (Lea) Melandri
*Archivio UDI di Verona
*Archivio Marisa Rusconi
*Raccolta di materiali sulla prostituzione (donatrice Mirella Pitscheider)
*Raccolta di materiali sulla prostituzione (donatrice *Daniela Danna)
*Raccolta di materiali riguardanti i gruppi di medicina per la donna (donatrice Teresa Ruzzene)
*Archivio sonoro “Ora D”
*Archivio Fernanda Wittgens
*Raccolta di autografi e manoscritti femminili
*Archivio Anforti Pelagatti
*Fondo Palazzo Losini
*Vittorio Giovanni Rossi-Alba de Céspedes
*Saggi manoscritti autografi di Anna Franchi
*Archivio personale di Luisa Muraro
*Fondo Rosa Menni Giolli
Fondi bibliografici
La Biblioteca della Fondazione Badaracco nasce nel 1979 (ex Centro studi storici) con un nucleo importante di testi sul movimento politico delle donne e successivamente si arricchisce di opere di diverse discipline.
E’ nodo della Rete Lilith e permette l’accesso guidato alla documentazione delle donne presente in Internet oltre a fornire un servizio di reference per la creazione di bibliografie tematiche.
Attualmente garantisce la consultazione libera e gratuita del suo patrimonio costituito da:
monografie
riviste italiane e straniere
registrazioni sonore
Le monografie sono collocate a scaffale aperto
Bibliografia
Albesano S., A carte scoperte. Repertorio dei fondi letterari lombardi del Novecento. Archivi di persona, a cura di Silvia Albesano, Milano, Officina Libraria, 2009
Collegamenti
- http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-conservatori/MIAA00053D/
- http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-conservatori/MIAA00053D/?tab=collegamenti
Ultimo aggiornamento: 25 maggio 2021 [Claudia Corvi]