Moglia di Sermide (Mn)
1a. Moglia di Sermide, Stabilimento idrovoro La Gonzaghese, 1907.
1b. Moglia di Sermide, Stabilimento idrovoro Ex Consorzio di Bonifica di Revere, 1922-26.
1a. Moglia di Sermide – Stabilimento idrovoro La Gonzaghese, 1907
Consorzio Bonifica Agro Mantovano Reggiano (oggi Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po) – Stabilimento idrovoro la Gonzaghese
L’impianto detto La Gonzaghese si staglia nel paesaggio con le sue alte ciminiere, che un tempo servivano le 7 caldaie a carbone tipo Cornovaglia che alimentavano le 7 pompe a vapore Franco Tosi (tipo centrifugo Colferai e motori a due cilindri tipo Wolff, valvola orizzontale, a condensazione) che raggiungevano la portata complessiva di 40 mc/sec a 3 m di prevalenza. La spesa del solo macchinario ammontò a £ 515.000. L’impianto fu poi potenziato nel 1909 e 1927 con altre tre pompe e due caldaie “multitubolari” aumentando la portata complessiva a 40 m3/sec a 5 m di prevalenza.
Attualmente l’impianto ha 8 pompe Franco Tosi accoppiate a 4 motori elettrici, 40 mc/sec complessivi di portata, 7 m di prevalenza. Funzionamento medio 7 gg/anno.
La Tosi è una delle più antiche aziende meccaniche italiane. Franco Tosi (1850 –1898), laureato al Politecnico di Zurigo nel 1872, dopo un tirocinio in Inghilterra e Germania diventa direttore tecnico della Cantoni-Krumm di Legnano, azienda meccanica nata nel 1874 specializzata in macchinari per l’industria tessile. Tosi spinge l’azienda verso la produzione di macchine motrici e caldaie a vapore.
Nel 1881 l’azienda assume la denominazione Franco Tosi e c. Verso la fine del secolo lo stabilimento di Legnano impiega oltre 700 operai, occupa una superficie di 95.000 mq ed è in grado di produrre annualmente circa 120 macchine motrici e 150 caldaie a vapore. La morte prematura del fondatore non ferma lo sviluppo dell’azienda, guidata dai figli, che nel 1904 sviluppa il primo motore a vapore con potenza superiore a 6 MW e dal 1907 produce industrialmente motori diesel. La crescita continua con turbine idrauliche e a vapore, motori marini, sommergibili, turbine. Negli anni Settanta occupa circa 6.000 lavoratori. Negli anni Novanta entra a far parte dell’Ansaldo, poi di altri gruppi.
Oggi, notevolmente ridotta, esiste con il nome di Franco Tosi Meccanica (schede: Tosi 1, Tosi 2, Tosi 3)
Si notano le ciminiere delle caldaie a carbone necessarie alla produzione del vapore per il funzionamento delle pompe idrovore.
Le pompe a vapore e l’impianto di distribuzione dell’energia della Franco Tosi di legnano. La struttura della copertura è realizzata con capriate in ferro tipo Polonceau a tre contraffissi, usate per luci fino a 30m
Le caldaie a carbone Franco Tosi perfettamente conservate
L’impianto nelle foto di Gabriele Basilico. Le pompe sono quelle originali, i motori a vapore sono stati sostituiti da motori elettrici
L’impianto nelle foto di Gabriele Basilico. I motori a vapore sono stati sostituiti da motori elettrici.
1b. Moglia di Sermide (MN) – Stabilimento idrovoro, 1922-26. Ex Consorzio di Bonifica di Revere oggi Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po
L’impianto consiste di una pompa elettrica termomeccanica da 900 Kw da 8 mc/sec di portata a 8 m di prevalenza, due motori diesel a 4 tempi 6 cilindri di 660 HP, un motore Isotta Fraschini turbo diesel da 1500 HP accoppiato ad una pompa Riva Calzoni con una portata di 10 mc/sec a 8 m di prevalenza, un motore Isotta Fraschini turbo diesel da 1300 HP accoppiato ad una pompa Franco Tosi con una portata di 8 mc/sec a 8 m di prevalenza.
Funzionamento medio: 10 gg/anno.
In questo impianto si evidenziano macchine sia della Franco Tosi di Legnano che della Riva di Milano.
La Riva è una delle aziende italiane nate nell’Ottocento che hanno creato l’industria moderna in Italia, costruendo turbine per la nascente industria idroelettrica (tra cui le turbine per una centrale delle cascate del Niagara nel 1900), e successivamente pompe idrauliche. Le pompe Riva sono presenti negli impianti idrovori costruiti dai primi del secolo in tutta Italia per regolare il flusso delle acque interne. Alberto Riva, laureato al Politecnico di Milano nel 1870 insieme ad Alberto Pirelli e Angelo Salmoiraghi, avvia a Milano nel 1883 un’impresa per il commercio di macchine agricole e la progettazione di impianti industriali. Nel 1889 costituisce la Ing A. Riva, rilevando l’officina meccanica Ing. E. Galimberti e C. di via Savona 58, che costruiva meccanismi per la macinazione di cereali ma anche trasmissioni e motrici idrauliche impiegate nelle industrie di macinatura del riso e dei semi oleosi o nell’industria tessile.
L’azienda ha un grande sviluppo dal 1895 al 1900 con la produzione di grandi turbine per impianti idroelettrici, in concorrenza con multinazionali come Siemens e General Electric, diventando il primo produttore italiano di motori idraulici. Invece di produrre in grande serie, la Riva si distingue per una produzione a misura del cliente, con lavorazioni e materiali di alta qualità. Dal 1911 entra nel campo delle pompe idrauliche, che diventano la seconda specialità della ditta. Le introduce l’ingegner Carlo Ucelli, che prenderà poi la direzione e il controllo di tutta l’azienda.
Tra l’altro, nel 1914 Ucelli sposa la figlia di Franco Tosi, Carla, nonostante l’opposizione dei fratelli di lei. La Tosi è un concorrente nel campo delle turbine e delle pompe, che negli anni successivi fu a un passo da prendere il controllo della Riva. Ma Ucelli riesce a mantenere l’azienda indipendente, in parte facendo entrare nel capitale i suoi più importanti clienti, cioè le aziende idroelettriche come la Edison, in parte con accordi per una sorta di spartizione del mercato di pompe e turbine.
Per tutti gli anni Venti la Riva fattura più del doppio della Tosi nelle turbine, e nel 1925 si integra con la fonderia A. Calzoni di Bologna, (nata nel 1824) specializzata in installazioni idrauliche, alcune delle quali si trovano nelle chiaviche delle Bonifiche.
Dal 1928 al 1932 l’ingegner Ucelli e la Riva sono promotori e protagonisti di un’impresa unica: il recupero delle navi romane affondate nel primo secolo a.C. nel lago di Nemi, aspirando l’acqua fino a raggiungere i relitti.
L’interesse umanistico dell’ingegnere era di lunga data, infatti aveva pensato fin dai primi del secolo alla costituzione di un “Museo delle Arti e delle Industrie”, che si concretizzò nel 1953 con l’apertura dell’odierno Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano.
Nel corso della seconda guerra mondiale, gli impianti di Milano subirono gravi danneggiamenti e soltanto nel 1949 la società fu in grado di avviare il completo rinnovamento dello stabilimento, ampliandone la superficie. Lo stabilimento chiude nel 2003, quando la società si fonde con ATB, azienda metalmeccanica di Brescia.
Fino alla chiusura, la Riva Calzoni occupava l’isolato compreso tra le vie Bergognone, Solari, Savona, Stendhal, e una parte dell’isolato successivo a via Stendhal. Oggi si distinguono l’edificio con la torre delle prove idrauliche (via Solari angolo Stendhal), un grande capannone su via Solari (dal 2005 al 2011 ha ospitato la Fondazione Pomodoro), gli uffici degli anni Trenta su via Stendhal, e la palazzina sede originaria dell’azienda in via Savona 58. Accanto a questa, una parte del vecchio stabilimento è stata trasformata dell’architetto Antonio Citterio in sede dell’azienda Zegna. L’edificio contiguo racchiude uno dei primi capannoni dell’azienda con copertura a shed e pilastri in acciaio.
Collegamento alle schede Riva 1, Riva 2
Costruzione dello stabilimento idrovoro – ferrovia Decauville per trasporto materiali
Stabilimento idrovoro, Ex Consorzio di Bonifica di Revere. Foto 1922 – 1924
Stabilimento idrovoro, Ex Consorzio di Bonifica di Revere. Foto 1924 – 1926
Trasporto delle pompe allo stabilimento (pompa della Franco Tosi)
Stabilimento idrovoro, Ex Consorzio di Bonifica di Revere. Foto 1924 – 1926
Stabilimento idrovoro, Ex Consorzio di Bonifica di Revere.Foto 1924 – 1926
Stabilimento idrovoro, Ex Consorzio di Bonifica di Revere. Foto 1924 – 1926
Costruzione dello stabilimento idrovoro
Sala macchine – Gruppo motore-pompa Fiat (o Isotta Fraschini)-Riva
Stabilimento idrovoro, Ex Consorzio di Bonifica di Revere. Foto 1924 – 1926
Sala macchine – Motori diesel e pompe installati (a sinistra motore e pompe Franco Tosi; a destra pompa Riva)
Motori diesel e pompe installati (a sinistra motore e pompe Franco Tosi; a destra gruppo motore – pompa Fiat o Isotta Fraschini-Riva
Stabilimento idrovoro, Ex Consorzio di Bonifica di Revere. Foto 1924 – 1926
Sala macchine – Gruppo motore-pompa Fiat (o Isotta Fraschini)-Riva
link :
– Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po
– Impianto ex Revere – Scheda provincia mantova
– Impianto ex Revere – filmato con generatore aria compressa Ansaldo e motore diesel Franco Tosi
– Impianto ex Revere – foto contemporanee
Ultimo aggiornamento: 24 Agosto 2017 [cm]