provincia di Varese 1787 - 1791
Nel 1786, l’editto che istituiva otto provincie in Lombardia creò una provincia che riunì i territori dell’attuale Varesotto, oltre ad una serie di comuni, particolarmente delle pievi di Appiano e Dairago, nonché i comuni di Legnano, Rescalda e Rescaldina della pieve di Olgiate Olona (editto 26 settembre 1786 c).
Poiché esistevano ancora pretese di giurisdizione feudale su Varese da parte della principessa Melzi, Renata Teresa Harrach, terza moglie di Francesco III d’Este, morto nel 1780, la sede della provincia fu stabilita in Gallarate. Successivamente, nell’ottobre 1787, Varese divenne sede dell’intendenza politica provinciale e di conseguenza capoluogo della provincia. Non molti giorni dopo però un nuovo decreto riduceva nuovamente a sei le province lombarde, ripristinando la dipendenza dei comuni del Varesotto da Milano, anche se l’intendenza politica rimase a Varese fino alla scomparsa di questa istituzione nel 1791. Di fatto, in fonti ufficiali manoscritte e a stampa successive al 1787 appare la denominazione di “provincia di Varese”. Dal titolo della mappa copia di Caidate del catasto detto teresiano, eseguita nel 1790, risulta che il comune di Caidate era compreso nel distretto VI della provincia di Varese (Area virtuale, MID 74.1). Nell’elenco delle comunità facenti parte della giurisdizione della regia pretura di Varese sono indicate, sotto il titolo generale di “Provincia di Varese”, le comunità delle pievi di Angera, Arcisate, Brebbia, Leggiuno, Valcuvia, Valtravaglia e Varese (compartimento 1788). La stessa carta geografica del Varesotto del 1789 riportata nella “Cartografia varesina” di Leopoldo Giampaolo è intitolata “Provincia di Varese” (Giampaolo, Cartografia).
ultima modifica: 03/01/2006
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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