pieve di Santa Maria Purificata sec. XI - sec. XVI
La prima attestazione di un insediamento religioso a Offanengo risale al secolo XI, quando il 17 giugno 1074 la chiesa di Santa Maria figurava attestata nella diocesi di Cremona come una pieve dotata di capitolo canonicale (CDCremonese 1895-1898, I, 156, p. 82; Offanengo 1974). Nella conferma di papa Gregorio VII dei diritti e beni della chiesa di Cremona del 1 febbraio 1124 venne inoltre citato l’oratorio di Santo Stefano di Offanengo (CDCremonese 1895-1898, I, 60, p. 104), del quale fu ribadita l’appartenenza alla diocesi di Cremona nella lettera di papa Gregorio VIII al vescovo di Cremona Sicardo del 2 novembre 1187 (CDCremonese 1895-1898, I, 448, p. 16; Degli Agosti 1989). L’attestazione del primo arciprete della pieve di Santa Maria Purificata risale al 1196; altri arcipreti e la collegiata di canonici officiarono la pieve con continuità nei secoli XIII, XIV e XV (Verga Brandirali 1991). Nel 1385 la pieve di Offanengo aveva sotto la propria giurisdizione San Pietro di Ricengo, gli oratori di San Michele e San Lorenzo a Offanengo, la chiesa di Bottaiano e gli oratori, scomparsi nel secolo successivo o non identificati, di San Quirico, Santa Maria “del Calvelo”, Santa Maria “de Adda”, San Michele, San Giacomo e San Benedetto (Liber 1385). Nel secolo XV la pieve di Offanengo mantiene la propria giurisdizione su San Michele e San Lorenzo di Offanengo, San Pietro di Madignano, Santa Maria del Calvelo, San Faustino di Bottaiano e San Quirico “de Casalegio” (Nota 1404-1420). Nel secolo XVI la chiesa di Santa Maria, benché mantenga il titolo di arcipretura, perdette le funzioni e il titolo di pieve: nel 1553 monsignor Francesco Terni fu nominato arciprete della “parochial ecclesia di Offanengo” (Offanengo 1974; Moretti 1920).
ultima modifica: 03/01/2006
[ Saverio Almini ]
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