Annunciazione
Barbieri, Giovanni Francesco detto Il Guercino
Descrizione
Autore: Barbieri, Giovanni Francesco detto Il Guercino (1591/ 1666)
Cronologia: post 1638 - ante 1639
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 219 cm x 305 cm
Notizie storico-critiche: V. Guazzoni (1988, scheda in, Ospedale Maggiore. Ca' Granda. Collezioni diverse, pp. 27-28, Q 38) ricostruisce con una certa completezza le vicende cronologiche riguardanti l'esecuzione e la consegna del dipinto, segnalando dal "Libro dei conti" di Paolo Antonio Barbieri, fratello dell'autore, la data del versamento della caparra di 100 scudi al luglio 1638 e quella del saldo di 400 ducatoni l'anno successivo, per un totale di 500 ducatoni di Bologna; anche i documenti ospedalieri registrano i corrispondenti passaggi; il dipinto ultimato il 13 marzo 1639 viene consegnato dal pittore ad Alfonso Curti, maestro di casa dell'Ospedale, recatosi personalmente a Cento per la consegna e il trasporto a Milano della tela; questa il seguente 20 marzo viene posta sull'altare maggiore della chiesa ospedaliera dell'Annunziata entro l'ancona marmorea appositamente scolpita dai marmorari G.B. Buzzi, M.A. Fossati e G. Ballabia. Il Guazzoni segnala, inoltre, i diversi interventi di restauro via via apportati sulla tela, della quale però risulta ancora percepibile l'elevata qualità coloristica.
D. Mahon (1968, n. 83, pp. 148, 185; 1992, n. 115, p. 306) nella sua monografia sul pittore si limitava a segnalare, a proposito del dipinto dell'
Ospedale Maggiore, oltre all'iconografia giudicata piuttosto "tradizionale", l'esistenza di una lettera datata 10 febbraio 1639 (Bologna Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, ms. B 153, n. 16) scritta da un "certo Fra Gioseffo", che ulteriormente ne confermava la paternità. Veloce anche il riferimento fornito a proposito della tela milanese da L. Salerno (1988, n. 177, p. 262).
Nonostante l'abbondanza dei documenti relativi alla chiesa dell'Annunziata non è facile seguire le vicende successive della pala, la cui sistemazione all'interno dell'edificio subisce nel corso dei secoli modifiche; in tal senso evento particolarmente significativo deve essere stata la costruzione dell'abside col relativo coro, realizzata tra 1851 e 1854 su disegno dell'architetto G. Besia. Non a caso per studiare il ricollocamento del dipinto viene costituita nel dicembre 1856 un'apposita Commissione di Pittura nominata dall'Accademia di Brera e presieduta da Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, e Giovanni Servi, che si occupa anche di sovrintendere al restauro del dipinto. Tale intervento ha di fatto comportato un ripensamento dell'intera area presbiteriale. Presso la chiesa di S. Martino di Magenta si trova una copia parziale e suddivisa in due tele che riproduce solo la parte inferiore della tela milanese; la fortuna dell'invenzione del Barbieri, forse accresciuta dalla sua prestigiosa collocazione, è attestata dalla presenza di una ulteriore copia presso la parrocchiale di Castelletto di Cuggiono.
Altra copia presso la chiesa dei SS. Gusmeo e Matteo di Gravedona (si noti che era di Gravedona Alfonso Curti, maestro di casa dell’Ospedale Maggiore di Milano, incaricato del ritiro dal Guercino).
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Squizzato, Alessandra (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n030-00085/
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