Sedia fratina

manifattura lombarda

Sedia fratina

Descrizione

Ambito culturale: manifattura lombarda

Cronologia: post 1600 - ante 1699

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: legno di noce intagliato / intarsiato

Misure: 51 x 37 x 123

Descrizione: Sedie di massello di noce lucidato, alto dorsale leggermente reclinato e costituito da due fasce trasversali a cartelle intarsiate a motivi vegetali su fondo più chiaro e intagliate in rilievo a volute, riprese sulla traversa anteriore centrale, su quella inferiore e sulla cintura, poggiante su semplici gambe squadrate, guide lisce terminanti a ricciolo, semplice sedile massiccio e posto in alto.

Notizie storico-critiche: Numerosi esemplari di " fratina " coevi e stilisticamente simili sono conservati nella raccolta. La " fratina " è un tipo di sedia ideata e diffusa anzitutto in Toscana al principio del sec. XVII come derivazione della comune sedia cinquecentesca. Anche in Lombardia nel seicento, soprattutto nella zona bresciana e bergamasca la produzione di questo tipo è abbondante e in genere denota gusto e abilità per l'intaglio e l'intarsio. Caratteristici di questo esemplare sono lo schienale, le guide intagliate e le cartelle con complicati motivi ad intaglio. Per confronti stilistici si vedano le sedie della raccolta Bagatti Valsecchi a Milano ( Toesca, 1918, p. 22 ), i seggioloni del museo Nazionale del Bargello, a Firenze ( Collobi 1951, p. 56 ), i numerosi esemplari delle Raccolte del Castello Sforzesco di Milano ( Rosa 1963, pp. 67-70 ), tutte attribuiti alla Lombardia e datate al sec. XVII. Si vedano anche i seggioloni dell'ex Collezione Bohler ( Hoffmann 1938, p. 33, Schotmuelller 1921, pp. 191-192 ), e anche quello del Museo Kunsthandwerk di Francoforte sul Meno ( Meister e Jedding, 1958, n. 166-167 )

Collocazione

Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Morando Bolognini

Credits

Compilazione: Zilocchi, Maria Amelia (1983)

Aggiornamento: Sciandra, V. (2000)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).