La formazione, le prime collaborazioni, l'interesse per l'incisione moderna e l'inizio della collezione di fotografia
Lamberto Vitali nasce a Milano nel 1896 da Gustavo e Vittoria Soria, livornesi, trasferitisi nel capoluogo lombardo nei primi anni novanta dellOttocento. Compie gli studi allIstituto Tecnico Carlo Cattaneo, diplomandosi nel 1912. Durante la prima guerra mondiale, cui partecipa, in artiglieria, scatta le sue prime fotografie nelle linee di trincea e tra le truppe. Negli stessi anni nasce la sua passione per la storia dellarte, cui viene indirizzato da Paolo DAncona, professore allAccademia scientifico-letteraria e poi allUniversità degli Studi di Milano.
Tornato alla vita civile, Lamberto entra nella ditta di famiglia, gestita dal padre, che si occupa del commercio di pellami, caffè e coloniali, e le dà nuovo impulso.
Negli anni venti inizia importanti collaborazioni a riviste come _Le arti plastiche_, dal 1925, e _Domus_, dal 1928, proponendo riflessioni sulla situazione museale milanese nel 1926 anche grazie al suo operato viene fondata lAssociazione degli Amici di Brera - e sullincisione italiana moderna, da lui ritenuta fondamentale per avvicinare il pubblico allarte contemporanea.
A tale scopo fonda nel 1927, con Giovanni Scheiwiller, Grafica Moderna, casa editrice di grafica che dal 1929 sarà affidata soltanto a lui col nome di Grafica Nova. Ne usciranno pubblicazioni di acqueforti e litografie di Carrà, Casorati, Wildt; De Chirico, Morandi, Funi, Tosi.
Attraverso i suoi contributi alle riviste, Vitali riconsidera lopera di diversi artisti, anche in polemica con le interpretazioni correnti, tra cui Toulouse Lautrec, Maillol, Ensor, Derain, Manet, Matisse, Picasso, gli italiani Cecioni, Lega, Fattori, Signorini, manifestando così anche il nascente interesse per i macchiaioli.
Dominante sarà per lui, lungo larco della sua vita, lattenzione per gli artisti del novecento come Scipione, De Pisis, Severini, Campigli, Wildt, Semeghini, Sironi, Carrà, Morandi, Martini, Manzù, Bernasconi, Sassu, De Chirico, Messina, Tosi, Luigi Bartolini, Ernesto De Fiori, Garbari, con molti dei quali intratterrà duraturi rapporti damicizia.
Alla fine degli anni venti risalgono le prime acquisizioni di fotografie, relative a monumenti milanesi ripresi tra il 1860 e il 1870, avute grazie al pittore Vespasiano Bignami, morto nel 1929, a sua volta collezionista di fotografie antiche. Nel 1931, con Ugo Nebbia, Vitali cura la mostra _Incisione italiana moderna_ ad Amsterdam, che poi darà luogo a un volume nel 1934 con leditore Hoepli.
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Sommario
- La formazione, le prime collaborazioni, l'interesse per l'incisione moderna e l'inizio della collezione di fotografia
- I primi scritti sulla fotografia, l'amicizia con Silvio Negro e Marino Parenti, la guerra
- Gli anni cinquanta, la collaborazione con Einaudi, l'XI Triennale del 1957
- La XII Triennale del 1960, le mostre di fotografia contemporanea e le pubblicazioni con Einaudi
- Gli ultimi anni
- La collezione fotografica