Rocca d'Anfo - complesso

Anfo (BS)

Indirizzo: Rocca d'Anfo, Anfo (BS)

Tipologia generale: architettura fortificata

Tipologia specifica: forte

Configurazione strutturale: Il complesso militare denominato Rocca d'Anfo, una delle più grandi fortezze di epoca napoleonica, si estende sulla sponda destra del lago d'Idro. Di forma triangolare si estende per oltre un chilometro sulla riva del lago e lungo le pendici del monte Censo fino quasi alla sua sommità, Si divide in tre parti: la Rocca Vecchia di cui rimangono pochi frammenti, la Rocca Bassa e la Rocca Alta. La fortezza ha il suo ingresso principale limitrofo alla Caserma Zanardelli e disseminate verso il Trentino sono presenti una serie di batterie (Tirolo, Rolando, Belvedere Superiore, Rocca Alta, Rocca Bonaparte), una torre rotonda, casermette disposte a terrazzamento, trincee, piazzole, rampe, strade coperte, polveriere, stalle per muli, alloggi per la truppa e cisterne. In alto è posizionata la Lunetta che è il suo simbolo

Epoca di costruzione: sec. XI - sec. XXI

Autori: Martinengo, Gianfrancesco, progetto; Haxo, Francois Nicolas Benoit, rifacimento; Didier Liedot, Francois Joseph, rifacimento

Descrizione

Sulla sponda destra del lago d'Idro si estende un complesso militare denominato Rocca d'Anfo, riconosciuta come una delle più grandi fortezze di epoca napoleonica.
Il complesso, di forma triangolare, si estende per oltre un chilometro sulla riva del lago e lungo le pendici del monte Censo fino quasi alla sua sommità, con un dislivello di circa 700 metri.
Si divide in tre parti: la Rocca Vecchia del XVI secolo di cui rimangono pochi frammenti, la Rocca Bassa e la Rocca Alta realizzata dagli ingegneri napoleonici Haxo e Liédot.
La fortezza ha il suo ingresso principale limitrofo alla Caserma Zanardelli con cui condivide una trincea fortificata verso Anfo. La completano, disseminate verso il Trentino, una serie di batterie (Tirolo, Rolando, Belvedere Superiore, Rocca Alta, Rocca Bonaparte), una torre rotonda, casermette disposte a terrazzamento, trincee, piazzole, rampe, strade coperte, polveriere, stalle per muli, alloggi per la truppa e cisterne. In alto è posizionata la Lunetta o "Osservatorio" che è il simbolo della Rocca. Rimaneggiata più volte, ha perso il suo valore strategico nel 1918 quando viene adibita dall'Esercito Italiano all'addestramento dei militari di leva e poi a luogo di detenzione e polveriera. Dismessa nel 1975, la Rocca è rimasta legata al segreto militare fino al 1992, anno in cui l'area viene smilitarizzata.

Notizie storiche

La rocca, che ingloba un primo nucleo edificato dai Visconti, viene ampliata nel 1450, dall'ingegnere militare conte Gian Francesco Martinengo da Barco e per volontà dalla Serenissima Repubblica di Venezia che decide di realizzare un anteposto militare a difesa dei suoi confini. Sotto il dominio della Serenissima cade più volte in mano nemica e nel 1797, con la Repubblica Cisalpina di Napoleone Bonaparte, passa sotto il dominio francese. Nel 1800 gli ingegneri Francois Nicolas Benoit Haxo e Francois Joseph Didier Liedot stendono un monumentale progetto di rinnovamento della fortezza attuato nel 1802. Questi interventi, che rendono la fortezza inespugnabile, prevedono la realizzazione di una torre circolare con cannoni in sommità, due fossati, batterie di cannoni a nord ed una strada interna.
Il 29 gennaio 1860, dopo la prima e la seconda guerra di Indipendenza, la Rocca è ceduta al Regno d'Italia che ne comincia una nuova ristrutturazione, rimasta però incompiuta con lo scoppio della prima guerra mondiale.
Il 12 agosto 1924 la Rocca Vecchia, divenuta nel frattempo una polveriera, viene distrutta a seguito dello scoppio di alcuni depositi di polvere. Nel 2005, mediante una convenzione fra l'Agenzia del Demanio, il Comune di Anfo e la Comunità Montana di Valle Sabbia, le strutture conservatesi, prive di attività militare dal 1975, passano in gestione all'amministrazione comunale di Anfo. Nel 2006 il Gruppo Sentieri Attrezzati Idro '95 ha studiato un itinerario per poterle visitare.

Uso attuale: intero bene: non utilizzato

Uso storico: intero bene: difensivo

Condizione giuridica: proprietà Stato

Accessibilità: momentaneamente chiusa per restauro

Riferimenti bibliografici

Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia, Novara 1993, [vol. 4], pp. 136

Credits

Compilazione: Carabelli, R. (1999)

Aggiornamento: Trombini, Lara (2014)

Descrizione e notizie storiche: Trombini, Lara

Fotografie: Crescini, Marilena; Crescini, Marilena/Zenucchi, Maurizio; Zenucchi, Maurizio

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).