Compreso in: Mura venete di Crema - complesso, Crema (CR)
Mura venete di Crema - complesso
Crema (CR)
Tipologia generale: architettura fortificata
Tipologia specifica: mura difensive
Epoca di costruzione: post 1488 - ante 1509
Descrizione
Rimangono oggi, di queste mura, consistenti tratti di cortina, soprattutto lungo i tratti meridionale e orientale, e alcuni torrioni, sia pure seriamente ridotti nella parte sommitale. Lungo il tratto meridionale si conservano il torrione di Santa Maria (o della Madonna), quello di San Bartolomeo e quello di San Marco. Lungo il tratto nord orientale sopravvivono tuttora il torrione Foscolo, allo stato di rudere, il torrione dello scomparso castello di porta Serio e, in prossimità di quest'ultima, un angolo della cortina. Sono state intraprese nei decenni scorsi varie opere di restauro, di generale liberazione dalla vegetazione infestante e di consolidamento dei paramenti murari. Il torrione di Santa Maria, gli adiacenti tratti di cortina muraria e l'ampio fossato antistante hanno ricevuto una appropriata sistemazione ambientale attraverso l'inserimento nel contesto del giardino pubblico di via Griffoni.
Notizie storiche
Dopo il passaggio della città, nel 1449, sotto il dominio della Serenissima, Crema venne poderosamente fortificata, con un'ampia cerchia di mura, a opera dei veneziani. Occorreva infatti proteggere da sempre possibili (anzi, addirittura probabili) assalti questo estremo baluardo occidentale dei domini di terraferma, che per la sua posizione aveva assunto un'eccezionale importanza strategica e simbolica.
La nuova cortina muraria, innalzata dal 1488 al 1509, comportò un ampliamento del territorio urbano, soprattutto nel settore nord occidentale, secondo un andamento topografico che in pratica ripeteva su un tracciato più esterno quello delle mura medioevali e il cui impianto era costituito da tratti rettilinei muniti ai vertici da torrioni sporgenti semicircolari. Nelle mura si aprivano le quattro porte di ingresso alla città, dotate all'esterno di rivellini: porta Serio a levante, porta Ombriano a ponente, porta Pianengo (o Nuova) a settentrione e infine porta Ripalta a mezzogiorno.
L'anello delle mura, corredato lungo tutto il suo sviluppo di un ampio fossato esterno, si raccordava nei pressi di porta Serio con l'omonimo castello trecentesco, punto forte di tutto il sistema difensivo della città; un sistema difensivo tuttavia nato già vecchio a causa della "retriva tecnica fortificatoria con cui era stato concepito e realizzato", come osserva, nel suo libro dedicato alle mura di Crema, lo studioso Corrado Verga.
Uso storico: intero bene: difensivo
Condizione giuridica: proprietà pubblica
Riferimenti bibliografici
Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia, Novara 1992, v. III p. 49
Credits
Compilazione: Carabelli, R. (1999)
Descrizione e notizie storiche: Conti, Flavio
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A060-00376/
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