Palazzo del Broletto

Mantova (MN)

Indirizzo: Piazza delle Erbe (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Mantova (MN)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: palazzo

Configurazione strutturale: Il Palazzo del Broletto chiude il lato nord est di piazza delle Erbe dove prospetta il fronte posteriore, mentre il fronte principale affaccia sulla attigua piazza Broletto. Il voluminoso fabbricato con struttura in laterizio lasciato a vista si eleva su 5 piani fuori terra principali ed è affiancato nell'angolo ovest da un corpo a torre di 6 piani fuori terra e nell'angolo nord dalla svettante torre comunale al cui interno vi erano le celle destinate ai prigionieri e conclusa superiormente dalla cella campanaria, che serviva per chiamare a raccolta i cittadini. Verso piazza Broletto l'edificio è collegato al palazzo degli ex Magazzini Generali con la costruzione dell'Arengario, mentre sul lato affacciato su Piazza delle Erbe è congiunto al palazzo della Ragione

Epoca di costruzione: 1227 - post 1462

Autori: Fancelli, Luca, progetto

Descrizione

Palazzo del Broletto, noto anche come palazzo del Podestà, è il monumentale edificio che divide piazza delle Erbe e piazza del Broletto, i due luoghi pubblici più rappresentativi della fase comunale medievale di Mantova, che costituiscono ancora oggi il cuore del centro storico della città. Impostato sul lato minore delle due piazze, si affaccia su entrambe ed è collegato ad altri edifici storici dell'età comunale: l'arengario e il palazzo del Massaro su piazza del Broletto e il palazzo della Ragione su piazza delle Erbe. L'edificio ha una struttura imponente e tozza a pianta rettangolare, con cortile centrale cui si accede dal sottoportico detto dei Lattonai, che comunica tra le due piazze. Qui s'innesta una scala esterna tardogotica con colonnine e tettoia. Sul lato di piazza del Broletto, nell'angolo destro, svetta la torre comunale avvolta alla base da un'elegante struttura a due piani di gusto rinascimentale. A fianco della torre, il fronte del palazzo è segnato da quattro piani di finestre dal profilo rettangolare, poste in corrispondenza di precedenti aperture ad arco ancora visibili. In cima si riconoscono le originarie merlature ghibelline tamponate nei muri di sostegno del tetto. Al lato dell'accesso al sottoportico dei Lattonai si distingue una preziosa edicola in marmo e cotto che ospita la statua del poeta mantovano Virgilio. Il prospetto su piazza delle Erbe presenta una distribuzione delle finestre più regolare e simmetrica, con elegante portale di accesso al centro, ma si sviluppa in due nuclei ad altezze disomogenee.

Notizie storiche

La fondazione del palazzo risale al 1227, su probabile iniziativa dell'allora Podestà di Mantova, il bresciano Laudarengo Martinengo. La struttura fu impostata su un precedente edificio di cui resta traccia nel fronte a capanna su via Giustiziati. Già al XIII secolo risale la statua di Virgilio, rappresentato col berretto dottorale e con un leggio. Adibito a sede del Podestà, capo del governo comunale, l'originale nucleo architettonico, dal solido assetto romanico, ha attraversato diverse fasi di riqualificazione e ricostruzione dettate da incendi e modifiche d'uso. Già nel 1250 perse la funzione di sede di governo, sostituito dal palazzo della Ragione su piazza delle Erbe e dopo l'avvento della Signoria gonzaghesca, nel 1328 fu trasformato in carcere. L'edificio subì un incendio nel 1413 che danneggiò gravemente la facciata su piazza delle Erbe. Su iniziativa di Ludovico Gonzaga, intorno al 1462 venne sottoposto a un radicale rinnovamento, nell'ambito di una riqualificazione dell'immagine urbana di Mantova. In tale occasione furono inserite le finestre a profilo rettangolare, aggiornate al linguaggio del rinascimento fiorentino e tamponate le merlature, su progetto di Giovanni Antonio d'Arezzo, col probabile apporto di Luca Fancelli. Cinquecentesca è la struttura alla base della torre che rievoca il manierismo di Giulio Romano in palazzo Te. Il palazzo, di proprietà del comune, è in disuso e in precarie condizioni a causa dei gravi danni riportati in occasione del terremoto del 2012.

Uso attuale: intero bene: uffici

Uso storico: intero bene: uffici

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Riferimenti bibliografici

Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia, Novara 1992, [vol. 3], pp.116

Lombardia Guida d'Italia del Touring Club Italiano, Milano 2005, p. 769

Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia, Novara 1992, [vol. 3], pp.116

Lombardia Guida d'Italia del Touring Club Italiano, Milano 2005, p. 769

Credits

Compilazione: Carabelli, R. (1999)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Comin, Isabella

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