Borgo di Sarnico
Sarnico (BG)
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Tipologia generale: borghi e centri storici
Tipologia specifica: borgo
Descrizione
Dal fortunato incontro tra la famiglia Faccanoni e l'architetto milanese Giuseppe Sommaruga presero vita, lungo la strada che da Predore conduce a Sarnico, nella bergamasca, una sequenza di edifici, caratterizzati da scelte compositive omogenee ed aderenti all'estetica liberty di cui l'architetto fu tra i massimi esponenti in Italia. Le ville, insieme ad un asilo infantile e ad un Mausoleo, così come la palazzina costruita a Milano per Luigi Faccanoni, condividono per mano di Sommaruga i presupposti del modernismo internazionale e l'idea di una vitale continuità tra gli elementi strutturali e la decorazione dal grande impatto visivo, nei suoi richiami raffinati agli elementi della natura. Come già in palazzo Castiglioni e nella villa Faccanoni di Milano, l'architetto non si limitò al progetto architettonico ma si occupò anche del disegno coerente della decorazione e degli arredi interni. Questi ultimi, scomparsi nella maggior parte dei suoi lavori, sopravvivono parzialmente qui a Sarnico, in particolare nella villa di Piero, dove si conserva una sala da pranzo disegnata da Sommaruga stesso e realizzata nelle parti di ebanisteria da Eugenio Quarti, artigiano di fiducia che, come Alessandro Mazzucotelli (fabbro) ed Ernesto Bazzaro (scultore e incisore), fu coinvolto in molti dei cantieri dell'architetto, anche in quelli sarnicensi. La più nota delle tre costruzioni è senz'altro la villa progettata per Giuseppe Faccanoni che, integrata sapientemente nel paesaggio circostante, sulla riva del lago e circondata dalla ricca vegetazione del parco, è considerata il capolavoro di Sommaruga.
Notizie storiche
La famiglia Faccanoni, imprenditori originari di Sarnico, costituì una presenza importante nella cittadina bergamasca già agli inizi del Novecento. Le tre ville Faccanoni furono costruite tra il 1907 e il 1912. Villa Piero Faccanoni (poi Passeri), in viale Orgnieri, fu edificata riadattando le strutture di un'antica filanda e aggiungendo un corpo laterale in cui ricavare i nuovi ambienti dell'abitazione. La villa di Giuseppe (poi Bortolotti), in via Vittorio Veneto, forse l'opera più conosciuta fra quelle progettate a Sarnico per la famiglia, fu edificata, come "villino per scapolo" sulla riva del lago di Iseo. Fu occupata dai militari tedeschi nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale e restaurata nel dopoguerra per volontà di una delle figlie di Giuseppe, Liliana.
L'ultima delle tre ville Faccanoni (poi Surre), fu costruita nel 1912 per lo stesso proprietario del villino di Milano, divenuto poi clinica Columbus, che vi abitò a lungo. Anche questo edificio, come il precedente, è circondato da un vasto parco. Negli stabili una volta occupati dalle scuderie sono stati allestiti una sala congressi e un Centro di Formazione.
Tra il 1907 e il 1908 Sommaruga progettò anche il Mausoleo di famiglia, esito compiuto della sperimentazione sul tema del monumento funebre già affrontato, ad esempio, nelle tombe Aletti, Comi Casnati e altre. A sottolineare il profondo legame dei Faccanoni con la città di Sarnico, resta ancora oggi l'asilo infantile, costruito tra il 1910 e il 1912, donato da Antonio Faccanoni, zio dei fratelli Piero, Giuseppe e Luigi.
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1j590-00008/
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