Porta Poschiavina
Tirano (SO)
Indirizzo: Lungo Adda Battaglione Tirano (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Tirano (SO)
Tipologia generale: architettura fortificata
Tipologia specifica: porta
Configurazione strutturale: La struttura della porta, pressocché originale, presenta all'interno frammenti della decorazione a fresco. Sopra la porta vera e propria due piani collegati all'attiguo Palazzo Pretorio.
Epoca di costruzione: fine sec. XV
Descrizione
Non è facile oggi immaginare la città di Tirano quasi interamente compresa all'interno del perimetro della cinta muraria voluta da Ludovico il Moro: l'abitato si è espanso enormemente al di fuori del suo tracciato e, anche dove le mura si sono conservate, talvolta è difficile coglierne la presenza, occultate come sono dalle nuove costruzioni o addirittura inglobate in esse.
L'accesso al borgo avveniva attraverso tre ingressi principali, nominati secondo le strade che da esse partivano: porta Milanese rivolta alla via che portava a Milano, porta Bormina orientata verso il contado di Bormio, e porta Poschiavina, che presidiava il ponte di legno sul fiume Adda, dove cominciava l'itinerario per Poschiavo e la via del Bernina. Porta Poschiavina era l'accesso più importante, ricavato nei volumi della residenza ufficiale del podestà.
La monumentale struttura, come testimoniano i cardini ancora presenti, era dotata di due portali a doppi battenti che si aprivano verso il fiume e verso il borgo. Sotto la volta della porta si aprono due locali forse adibiti a corpo di guardia o uffici del dazio. Nel periodo di dominio grigione il palazzo mantenne la sua funzione di residenza di governo; sulle sue mura si cominciò quindi, come d'uso all'epoca, ad affrescare gli stemmi di podestà, giudici e funzionari che via via si avvicendavano nel governo locale.
Notizie storiche
La Valtellina e la Valchiavenna, per la presenza di passi strategici di collegamento attraverso la catena alpina, hanno sempre rappresentato aree di interesse militare, specialmente a partire dal XV secolo, quando il Ducato di Milano, sotto il cui dominio ricadevano queste terre, si trovò a doverle difendere dalle insistenti ingerenze dei vicini Grigioni. Ludovico il Moro, fin dal 1487, dispose quindi la fortificazione dei centri maggiori delle valli dell'Adda e della Mera, fra i quali Tirano, dove nell'aprile del 1492 si cominciarono a costruire le difese.
L'edificazione della cinta muraria si concluse nel dicembre dell'anno successivo, sotto la direzione dell'ingegnere ducale Ambrogio Ferrari, ma il completamento del progetto, che comprendeva ulteriori strutture difensive e l'erezione di un castello - i ruderi con la torre si conservano ancora sul dosso che domina il centro poco a sud dell'abitato - si protrasse fino al 1499.
La cinta muraria, con un perimetro di 1860 metri complessivi, era dotata di 14 torrioni, di tre porte principali dalle quali dipartivano le strade per Milano, Poschiavo e Bormio, e di alcune pusterle minori che permettevano ai cittadini un accesso agevole alla campagna. Dopo la conquista della Valtellina da parte delle Tre Leghe Grige alcuni tratti delle difese vennero smantellati, altre porzioni furono inglobate nelle strutture di nuove case e palazzi, destino che fortunatamente non toccò alle porte della città.
Uso attuale: p. 1: archivio; p. t.: negozio
Uso storico: intero bene: porta nella cinta muraria
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Credits
Compilazione: Tonali, M.E. (2001)
Aggiornamento: Ballarino, Elena (2014)
Descrizione e notizie storiche: Bonetti, Luca
Fotografie: Ballarino, Elena
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1n120-00007/
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