Compreso in: Chiesa di S. Giorgio - complesso, Grosio (SO)
Chiesa di S. Giorgio - complesso
Grosio (SO)
Indirizzo: Via S. Giorgio - Grosio (SO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: L'interno ad aula unica è dilatato in larghezza, chiuso dal presbiterio voltato a crociera e dal catino absidale. Cappelle laterali, oratorio, campanile e cimitero completano il complesso.
Epoca di costruzione: 1485
Comprende
Descrizione
Il carattere globale dell'intera costruzione, che vive del continuo dialogo tra forme arcaicizzanti e aperture a nuovi linguaggi, è chiaramente visibile nell'austera semplicità della facciata a capanna che presenta accanto alla cornice ad archetti ciechi che corre lungo il sottotetto, il rosone marmoreo dalla strombatura modanata. Lo stesso motivo cordonato ritorna nel portale con architrave e lunetta
sormontati da una copertura in pietra a spioventi. Negli spazi al di sotto delle finestre si intravedono ancora tracce di affreschi cinquecenteschi. L'interno ad aula unica è dilatato in larghezza, chiuso dal presbiterio voltato a crociera e dal catino absidale. La copertura è a capriate. Lungo la controfacciata corre ancora il ballatoio ligneo risalente alla seconda metà del XV secolo. Di poco precedente è l'acquasantiera in pietra che mescola elementi romanico-gotici, come il tralcio vegetale e i pesci, alla baccellatura rinascimentale. Imponente e pregevole è l'impianto pittorico e decorativo della chiesa che, con affreschi, statue lignee e stucchi, si sviluppa per un arco cronologico che va dal XV al XVII secolo.
La testimonianza pittorica più antica è quella conservatasi sul fronte dell'altare maggiore a mensa. Raffigura, anche se mutilo nella parte inferiore, San Giorgio e la principessa. La scena, ambientata su uno sfondo montano, è incorniciata da una fascia a bande policrome. La cifra stilistica, unita ad alcuni particolari come la pettinatura della principessa o l'armatura del santo, suggeriscono una datazione intorno alla metà del xv secolo. Lungo la parete destra della navata si snoda, divisa su due registri, una serie di affreschi votivi raffiguranti la Vergine e diversi santi. Le immagini corredate da iscrizioni con la data d'esecuzione e il nome dei committenti, si collocano tra l'ultimo quarto del xv secolo e i primi decenni del successivo. Anche la parete opposta presenta soggetti simili, con la stessa datazione. Nella cappella della Vergine si conserva una pregevolissima ancona lignea con la Natività e Santi, da sempre ritenuta opera di Andrea De Passeris, eseguita nel 1494, secondo quanto inciso nel riquadro centrale. Grazie alle recenti analisi critiche si è invece stabilito che l'artista comasco ha solo dipinto l'opera già intagliata dallo scultore milanese Pietro Bussolo, mentre sono certamente suoi gli affreschi con la Madonna della Misericordia, gli Angeli musicanti, l'Annunciazione e Santi che ornano le pareti della medesima cappella, datati al 1498. Sempre al medesimo pittore si deve l'importante ciclo decorativo del presbiterio e dell'abside, raffigurante il Giudizio universale, le Storie di san Giorgio, i Dottori della Chiesa e i Profeti eseguito all'inizio del xvi secolo.
Notizie storiche
Nella parte più antica del paese si trova la chiesa di S. Giorgio, facilmente individuabile per lo slanciato campanile in pietra ingentilito da bifore e terminante con un cono cestile in mattoni ornato da pinnacoli. Recenti indagini d'archivio provano l'esistenza della chiesa solo a partire dal terzo decennio del Trecento. Un secolo dopo l'edificio non più sufficiente per il culto, subì un ampliamento tale da rendere necessaria una nuova consacrazione nel 1485. Non è possibile stabilire chiaramente quali furono gli interventi attuati, anche se è plausibile ritenere che le forme attuali debbano risalire a quella data. Alle norme post tridentine si deve la costruzione delle cappelle laterali di S. Marta e S. Caterina. Sempre alla metà del XVII secolo va ricondotta anche la sacrestia, mentre è della fine del secolo l'ampliamento dell'Oratorio dei Disciplini, addossato al lato orientale della chiesa. Se si escludono gli interventi che vennero operati sugli affreschi, la struttura non subì più alcuna modifica sostanziale perché, a partire dal 1626, si iniziò la costruzione della chiesa di S. Giuseppe che comportò il progressivo abbandono di S. Giorgio, anche se questa conservò comunque il titolo di parrocchiale fino al 1819. All'inizio del XX secolo la chiesa si trovava ormai in stato di abbandono, e si facevano sempre più urgenti gli interventi di restauro, che iniziarono nel 1913. Durante la prima guerra mondiale l'edificio fu utilizzato come deposito, mentre l'attiguo oratorio dei Disciplini come lazzaretto. Nel 1926 si resero così necessari altri lavori di manutenzione, mentre si dovette attendere fino al 1980 per cospicui interventi di carattere conservativo sulle capriate lignee e (1981-83) sugli affreschi.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: Per informazioni:
Abitazione Parroco: Tel. 0342 847217
Abitazione Vicario: Tel. 0342 847145
Agevolmente raggiungibile percorrendo la statale 38 che collega tutti i centri dell'Alta Valtellina.
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Mazzariol, P. (2001)
Aggiornamento: Ribaudo, Robert (2009)
Descrizione e notizie storiche: Rurali, Elisabetta
Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1n120-00148/
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