Chiesa di S. Antonio Abate
Bormio (SO)
Indirizzo: Piazza del Santuario (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Combo, Bormio (SO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Edificio ad una sola navata coperta da volta con lunette. Facciata a capanna, con due lesene ai lati, forata da un piccolo rosone.
Epoca di costruzione: sec. XVI - prima metà sec. XVIII
Autori: Paolo da Caylina, affreschi abside; Penni, Antonio, ampliamento
Descrizione
La chiesa di S. Antonio abate o del Crocifisso prospetta sulla piazza con una facciata a capanna forata da un piccolo rosone. Conci di pietra irregolari contornano l'ingresso, sormontato da una lunetta affrescata con una Imago pietatis di gusto rinascimentale; sul retro dell'edificio altri brani pittorici di primo Cinquecento interessano l'abside e il sottogronda. I muri sono in parte quelli trecenteschi delle origini: all'interno lo certificano una minuscola Crocifissione a destra dell'arco che immette nel presbiterio (1376) e la parete sinistra dell'aula, dove le volte gettate in un momento successivo interrompono gli affreschi impaginati su due livelli, riferibili a ignoti pittori attivi fra Tre e Quattrocento. Ha invece una paternità precisa il ciclo ad affresco dell'abside (1534 ca.), in quanto gli studiosi vi riconoscono la mano del pittore Paolo da Caylina il Giovane, autore di vasti cicli pittorici in Brescia e provincia. I soggetti si individuano con facilità: troviamo Angeli musicanti, alcuni Santi, i quattro Evangelisti, l'Annunciazione e, sull'arcone, i busti di Profeti i cui nomi sono scritti in bella vista. Le pareti dell'abside raccontano invece, con efficace vena narrativa, alcuni episodi di vita di S. Antonio abate. Nella settecentesca cappella di destra si venera il miracoloso Crocifisso, alloggiato su un altare in marmo appositamente costruito nel 1763 dai fratelli Buzzi di Viggiù, noti marmorini lombardi
Notizie storiche
Le antiche contrade di Bormio sono tutte adagiate sulla destra del torrente Frodolfo, ai piedi del monte Réit, ad eccezione di quella di Combo che si raggiunge oltrepassando un caratteristico ponte vecchio. Cuore della deliziosa contrada è la chiesa intitolata a S. Antonio abate (e in origine anche a S. Agostino), che però tutti conoscono come chiesa del SS. Crocifisso per via di un crocifisso ligneo dalle origini leggendarie (ma forse di bottega tedesca del XV secolo), intorno al quale si è addensata la devozione popolare che vi attribuisce poteri miracolosi: basti pensare che dal 1733 sino ai giorni nostri, l'immagine viene solennemente trasportata per le vie del paese ogni qualvolta la comunità avverte il bisogno di una speciale protezione celeste.
La chiesa ha origini basso medioevali: nel 1356 era già stato individuato il terreno su cui erigerla; il cantiere fu aperto nel 1368 e nel giro di un decennio i lavori dovevano essere terminati, essendo datato 1376 un piccolo affresco raffigurante una affollata Crocifissione. Nel 1732 fu avviata la costruzione di una cappella dove trovò posto il venerato Crocifisso, per il quale fu poi costruito un apposito altare (1763). I numerosi ex voto lasciati dai fedeli ai piedi della Croce sono ora custoditi al Museo Civico del paese.
Un tempo la contrada aveva spiccata vocazione agricolo-pastorale e il 17 gennaio, festa di S. Antonio, protettore degli animali, sul sagrato avveniva la benedizione delle bestie da soma.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: La chiesa è generalmente aperta
Credits
Compilazione: Mazzariol, P. (2001)
Aggiornamento: Ballarino, Elena (2014)
Descrizione e notizie storiche: Bormetti, Francesca
Fotografie: Bonetti, Luca
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1n130-00031/
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