Chiesa di S. Stefano
Mazzo di Valtellina (SO)
Indirizzo: Piazza S. Stefano (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Mazzo di Valtellina (SO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Edificio a tre navate, concluso da presbiterio. Facciata con portale in marmo bianco finemente scolpito.
Epoca di costruzione: sec. XVI - sec. XVII
Autori: Valorsa, Cipriano, affreschi sacrestia
Descrizione
Non sono molte, in Valtellina, le chiese a tre navate: la collegiata di S. Stefano è una di queste. L'impianto è di epoca basso medioevale e in parte lo sono anche i muri che all'esterno, sotto intonaci posteriori, recano traccia degli archetti pensili che seguivano l'andamento della gronda, secondo un modo ancora ben verificabile nel vicino battistero che costituiva parte integrante della chiesa.
In facciata lo splendido portale marmoreo, firmato e datato 1508, è opera dello scultore Bernardino Rodari da Maroggia che replica qui l'impostazione data due anni prima ai portali laterali del santuario della Madonna di Tirano, fabbrica di assoluto prestigio presso la quale si respirava un'atmosfera artistica aggiornata che Mazzo seppe intercettare. Il campanile cinquecentesco, con le sue facce tutte diverse fra loro, sfoggia invece un ricco repertorio di motivi decorativi a graffito, questa volta anticipando una soluzione che decenni dopo sarebbe stata ripresa nel campanile del santuario di Tirano.
Le navate sono coperte da volte realizzate fra Sei e Settecento, quando le pareti laterali furono sopraelevate per poter aprire nuove finestre. L'altare di maggior pregio è quello del Rosario, intagliato a inizio Seicento e dipinto e dorato in ogni sua parte, come usava in Lombardia. In tema di arredi, meritano una segnalazione il pulpito seicentesco e gli stalli tardo settecenteschi. La sagrestia, ricavata da un antico ossario e dipinta da Cipriano Valorsa, è fra le più suggestive della zona.
Notizie storiche
La Valtellina rientra da sempre nel territorio della diocesi di Como; la sua evangelizzazione è avvenuta a lenti passi e Mazzo è annoverabile tra i primi insediamenti cristiani della valle. Fu capoluogo di una vasta pieve e la chiesa di S. Stefano, citata in un diploma imperiale dell'anno 824, vanta certamente una origine ben più antica, stando alla vasca battesimale ad immersione ritrovata scavando nel vicino battistero.
Nulla rimane del primitivo edificio, ricostruito in epoca basso medioevale. Questa seconda chiesa doveva essere davvero suggestiva, con le sue tre navate coperte da capriate a vista e con le pareti adorne di altari lignei e affreschi; purtroppo quasi tutto è andato perduto, perché, essendo la costruzione sacra più importante del paese, è stata oggetto di continui rimaneggiamenti, in parte dovuti anche a eventi calamitosi.
Nel 1507 il crollo del campanile provocò gravi danni alla navata sinistra e a parte della facciata: il vecchio portale maggiore fu distrutto e subito sostituito dall'attuale; servì qualche anno in più per costruire il nuovo campanile, che a quote diverse reca le date 1522 e 1541. Altri ponteggi furono alzati fra Sei e Settecento, e l'edificio ne uscì trasformato. Esternamente poi, con le disposizioni napoleoniche, fu smantellato il cimitero che, collocato sul lato occidentale della chiesa, occupava gran parte della piazza. Nuove prospettive visive si offrivano ai fedeli, che prima di allora si accalcavano sul sagrato antistante la facciata.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: Solo in occasione della S. Messa
Credits
Compilazione: Mazzariol, P. (2001)
Aggiornamento: Ballarino, Elena (2014)
Descrizione e notizie storiche: Bormetti, Francesca
Fotografie: Ballarino, Elena
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1n140-00006/
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