Chiesa di S. Eufemia

Teglio (SO)

Indirizzo: Piazza Sant'Eufemia (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Teglio (SO)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: La chiesa è a pianta basilicale a tre navate con presbiterio rettangolare.

Epoca di costruzione: inizio sec. XV

Autori: fratelli Rodari, realizzazione portale e rosone

Descrizione

Le strutture più evidenti dell'edificio attuale, collocato nella piazza principale del borgo, risalgono al primo Cinquecento, ma, a partire da alcuni dettagli architettonici e da pochi marmi romanici reimpiegati in facciata e nel portalino laterale di sinistra, anche i secoli precedenti e successivi hanno lasciato traccia di sé. La chiesa ha una pianta basilicale a tre navate, probabilmente originata dall'edificio consacrato nel XII secolo, mentre un presbiterio rettangolare seicentesco ha sostituito quello antico a cinque lati. Si percepisce chiaramente, osservando la facciata, un'ulteriore modifica all'antico impianto planimetrico, realizzata verso il 1730 quando vennero costruite le due cappelle laterali delle confraternite dei Disciplini Bianchi e della "Scola del Suffragio". Affiancata al presbiterio, la massiccia torre campanaria cinquecentesca sovrasta ogni edificio circostante. Agli inizi del XVI secolo sono datati i lavori in marmo del portale maggiore, con il protiro e il grande rosone, riconducibili alla cerchia dei fratelli Rodari. All'interno prevale un'atmosfera seicentesca, data dalle decorazioni a stucco delle pareti delle navate realizzate nel 1655, dagli altari laterali di S. Giovanni Battista e di S. Sebastiano, sui quali sono pregevoli tele di Gian Giacomo Barbello, e dai sei grandi dipinti del presbiterio con le Storie di S. Eufemia, opera di Giovanni Battista Soldati. Degni di nota l'altare maggiore del 1780, le cancellate settecentesche degli altari e il fonte battesimale (XVI sec.).

Notizie storiche

8 novembre 1117, è la data più antica che, ad oggi, si riscontra sui documenti d'archivio in relazione alla chiesa plebana di S. Eufemia di Teglio. Quelle carte riportano l'atto di consacrazione da parte del vescovo Guido Grimoldi, con il quale la chiesa veniva intitolata "in honore Sancte Eufemie virginis et martiris et Sancte Agnetis virginis et martiris et Sancte Cecilie virginis et martiris". Recenti sondaggi archeologici all'interno del tempio, ancora in corso di studio, hanno permesso l'individuazione di strutture di fondazione di ben due chiese preesistenti, questa scoperta ha confermato le ipotesi da tempo formulate dagli storici che vogliono retrodatare l'origine di S. Eufemia rispetto al XII secolo. La dedicazione alla santa martire di Calcedonia induce ad almeno tre supposizioni: la prima lega la fondazione al vescovo di Como Abbondio, inviato papale al concilio di Calcedonia del 451; una seconda teoria ne collega l'origine alla presenza di soldati bizantini nella castellanza di Teglio, inviati da Giustiniano a proteggere i confini dell'Impero; l'ultima ipotesi attribuisce l'iniziativa a un altro vescovo comasco, Agrippino, grande avversario dell'arianesimo e fautore della ricostruzione della basilica di S. Eufemia sull'Isola Comacina (VII sec.). Occorre approfondire le indagini archeologiche per arrivare a dati certi, oggi possiamo ammirare la chiesa che conserva opere e testimonianze di tutti i secoli a partire dall'epoca romanica fino al nuovo millennio.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: La chiesa è generalmente aperta

Credits

Compilazione: Tonali, M.E. (2001)

Aggiornamento: Ballarino, Elena (2014)

Descrizione e notizie storiche: Bonetti, Luca

Fotografie: Bonetti, Luca

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).