Compreso in: Santuario della Madonna di Bovegno, Pezzaze (BS)
Santuario della Madonna di Bovegno
Pezzaze (BS)
Indirizzo: Via Montecastello (Fuori dal centro abitato, in posizione dominante) - Croce di Savenone, Pezzaze (BS)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Un ampio sagrato, affiancato sul lato destro da un porticato con archi a tutto sesto, precede la facciata della chiesa. Qui in una nicchia centrale è posta la statua lapidea della Vergine. Internamente lo schema riprende la croce latina con transetto iscritto; la navata centrale, a unica campata quadrangolare è coperta a botte, sfocia nella crociera ed è affiancata da due navate laterali. Tutte le pareti della chiesa sono decorate dal pittore bresciano Vittorio Trainini, le volte del transetto presentano settecenteschi medaglioni , mentre il presbiterio ha una decorazione seicentesca
Epoca di costruzione: sec. XVI - sec. XIX
Autori: Castelli, Agostino, progetto; Bona, Tommaso, decorazione; Carra, Giovanni Antonio, decorazione; Italiani, Giovanni Antonio, decorazione; Gandino, Antonio, decorazione; Gatta, Matteo, ampliamento; Trainini, Vittorio, decorazione
Descrizione
Arroccato sul versante della montagna verso la strada che conduce a Bovegno, il santuario di S. Maria della Misericordia è considerato il più celebre della Valle Trompia. Sebbene le strutture del complesso insistano fisicamente sul territorio del comune di Pezzaze, l'amministrazione spirituale compete alla parrocchia della pieve di Bovegno. Il profondo sagrato che accoglie il visitatore, affiancato sul lato destro da un arioso porticato con archi a tutto sesto, conduce alla facciata ricostruita nel Settecento. Entro la nicchia ricavata al centro di quest'ultima è posta la statua lapidea della Vergine, opera del celebre scultore Giovanni Antonio Carra, collocata in sito nel 1617. L'interno è organizzato in un calibrato gioco di volumi, in cui lo spazio iscrive tutta la chiesa in un rettangolo costruito secondo le proporzioni della sezione aurea. Lo schema dell'impianto riprende la tradizionale croce latina con transetto iscritto; la navata centrale, a unica campata quadrangolare coperta a botte, sfocia nella crociera ed è affiancata da due navate laterali.
Tutte le pareti della chiesa sono caratterizzate da un esteso apparato decorativo di gusto neobarocco ideato nel 1948 dal pittore bresciano Vittorio Trainini (1888-1969). Alla decorazione settecentesca risalgono invece i medaglioni delle volte del transetto, mentre il presbiterio presenta una decorazione seicentesca. Nella lunetta sopra l'altare maggiore, domina l'affresco con gli Apostoli intorno al sepolcro vuoto di Maria, opera di Giovanni Antonio Italiani (morto nel 1689) datato 1683.
Notizie storiche
Il santuario si eleva in corrispondenza del punto in cui nel 1527 la Vergine Maria apparve alla giovane contadina Maria Amadini. Gli atti di fondazione mancano completamente, per cui le indicazioni risalgono a un cinquantennio successivo alla data di apparizione. Dalle annotazioni contabili sembra di poter dedurre che nel 1580 il santuario fosse ancora privo del campanile, delle adiacenze e della copertura, almeno fino al 1634. Diversamente, dal "Libro della Masseria della Chiesa della B. V. Maria della Misericordia" è possibile trarre indicazioni precise relative alla realizzazione degli arredi interni. Tra le maestranze alle quali riferire il progetto dell'edificio, la bibliografia suggerisce il nome di Agostino Castelli (Brescia, 140-1561 ca.), ingegnere delle mura di Brescia, figlio di Nicolò da Castello di Porlezza, distintosi nel ruolo di scalpellino, alla fine del Quattrocento, nel cantiere cittadino del Duomo Vecchio. L'intero complesso architettonico si erge sopra una pianta centrale che ricorda il piano del santuario di Tirano e si organizza intorno ad una cupola ottagonale impostata su un alto tiburio, in cui appare evidente il riferimento alla cultura intelvese e lombarda.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: apertura:
sabato e domenica 15.30-17.15
Riferimenti bibliografici
Sabatti C., Valtrompia nella storia e nell'arte, Roccafranca 2006, pp. 81
Fappani A., Enciclopedia bresciana, Bovegno, Brescia 1975, vol. I, pp. 254-256
Volta V., Bovegno di Valle Trompia, Bovegno tra il medioevo e l'età napoleonica, Brescia 1985, v. II pp. 51, 82
Credits
Compilazione: Trombini, Lara (2014)
Aggiornamento: ()
Descrizione e notizie storiche: Trombini, Lara
Fotografie: Trombini, Lara
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/2k070-00005/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).