Casa Toninello
Milano (MI)
Indirizzo: Via Perasto, 3 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: edificio a blocco
Configurazione strutturale: Edificio riconducibile allo schema a C , su griglia di pilastri in calcestruzzo armato e muri di tamponamento in laterizio; solai in latero cemento; copertura a tetto semplice a falde, originariamente con una porzione di terrazzo.
Epoca di costruzione: 1933 - 1935
Autori: Lingeri, Pietro, progetto; Terragni, Giuseppe, progetto
Descrizione
Casa Toninello è la più piccola delle "cinque case milanesi" di Lingeri e Terragni, edificata su un piccolo lotto, delimitato a confine da altri edifici e con un fronte strada di soli dodici metri. Alla contenuta dimensione dell'area i progettisti risposero elaborando uno schema planimetrico a C, basato sulla giustapposizione di due distinti blocchi residenziali. Questi sono corrispondenti ai lati corti, l'uno attestato alla pubblica via, l'altro molto arretrato sino al limite del lotto. Tra i due blocchi il raccordo è determinato da un volume ortogonale - dotato di forte autonomia - nel quale sono ricavate le scale e gli spazi di distribuzione agli accessi posti alle due estremità. L'organismo così realizzato ha nel cortile centrale uno spazio necessario alla aerazione ed illuminazione di tutti gli ambienti che vi si affacciano. Ai cinque piani del corpo attestato sulla via Perasto è contrapposto il blocco interno a quattro piani; complessivamente risultano quindici alloggi, caratterizzati dalle abbondanti finestrature.
La casa appartiene alla frequente casistica dell'edificazione a cortina su un lotto compreso tra due proprietà. L'organizzazione planimetrica in tre distinti blocchi edilizi ha il suo riflesso anche nella facciata principale, laddove risulta individuabile una composizione tripartita da elementi verticali. Il corpo centrale, aggettante, prelude infatti all'arretramento delle due porzioni laterali cui corrispondono balconate di servizio ai singoli alloggi. L'immagine della facciata risulta così fortemente marcata, sia in verticale mediante setti in muratura a confine, sia in senso orizzontale per la evidenza dei solai corrispondenti alle balconate. Il cornicione superiore conclude il prospetto, raccordato alle murature verso le proprietà vicine come in una sorta di involucro. L'arretramento al quinto ed ultimo piano del progetto originario (modificato oggi con un volume posticcio) riprende l'analogo sfondato al pian terreno, sottolineando le analogie, seppur in condizioni alquanto più modeste, con le soluzioni cosiddette "a ville sovrapposte".
Coerentemente con l'approccio al cromatismo caro ai due progettisti, allo zoccolo di base in pietra serpentina nera si affianca la finitura in colore naturale dell'intonaco per i piani superiori.
Nonostante le evidenti alterazioni messe in opera negli anni, l'attuale stato consente ancora di leggere l'originaria composizione che ben riassume la ricerca figurativa del Movimento Moderno.
Notizie storiche
La casa di via Perasto fu commissionata a Lingeri da Cesare Toninello, probabilmente su invito dell'artista Rachele Zanchi - del gruppo del Milione - che aspirava ad occupare il piano attico con il proprio atelier (come, del resto, stava facendo l'amico Gino Ghiringhelli nel vicino edificio di piazzale Lagosta).
La configurazone del lotto conduce ad un tipologia di intervento molto diffusa a Milano nell'edilizia residenziale degli anni Trenta. Nello stesso periodo, su questo tipo edilizio si approfondirono le ricerche anche di Gio Ponti ed Emilio Lancia, approdate alle soluzioni delle cosiddette "case tipiche".
Quando, nel 1935, l'edificio è portato a termine, l'opera congiunta di Lingeri e Terragni viene considerata come il primo esempio italiano di casa economica nella quale il problema del disimpegno degli alloggi è risolto senza ricorrere a ballatoi e senza eccedere con i corpi scala.
E' forse nella soluzione distributiva l'aspetto che maggiormente caratterizza la casa. Uno schema analogo a quello utilizzato da Giovanni Muzio o da Alessandro Minali negli edifici in linea di via Longhi.
Così nella casa Toninello si è inteso sottolineare la volontà di articolare la composizione attraverso moduli ripetibili. L'utilizzo del prospetto come principio ordinatore alla base della costituzione di una quinta urbana potrebbe riferirsi alle ricerche di Le Corbusier, in particolare alla casa studio parigina del 1933, in rue Molitor. Al maestro ci si può anche riferire con l'esempio della Maison Plainex, del 1927, alla quale allude la più modesta opera di Lingeri e Terragni attraverso la compiuta separazione figurativa del volume rispetto alla organizzazione distributiva in pianta.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
La Casa Bella, Quattro case a Milano degli architetti Lingeri e Terragni, Milano 1935, pp. 14-16
Patetta L., Lotus international. Rivista d'architettura, Milano 1978, pp. 32-35
Giuseppe Terragni, Bologna 1980, pp. 7, 90-91
Boriani M./ Morandi C./ Rossari A., Milano contemporanea. Itinerari di architettura e urbanistica, Milano 1986, pp. 289, 293
Neri G., Tra Novecento e Razionalismo. Architetture milanesi. 1920-1940, Casa Toninello, Milano 1991, pp. 136-139, 241
A + U. A monthly journal of world architecture and urbanism, Casa Toninello, Tokyo 1991, pp. 101-114
Pietro Lingeri 1894-1968 la figura e l'opera. Atti della giornata di studio, Milano 1995
Giuseppe Terragni 1904-1943, Milano 2005, pp. 432-433
Pietro Lingeri (1894-1968), Milano 2004, p. 191
Fonti e Documenti
Archivio Pietro Lingeri, Progetti, Casa per abitazioni Toninello, Riproduzioni. Scatola: Toninello 1933
Archivio Civico del Comune di Milano, p. g. 57356/1936, edilizia privata Casa Toninello, elaborati grafici su carta eliografica
Archivio Civico del Comune di Milano, p. g. 57356/1936, relazioni tecniche e pratiche di rilascio licenza edilizia, ripartizione edilizia privata
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Collegamenti
- Descrizione archivistica: Casa per abitazioni Toninello ([1933] - [1935])
Unità compresa in: Lingeri Pietro (1907 - 1970), Progetti (progetti, disegni e fotografie). Conservatore: Studio Lingeri (Milano, MI).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2004)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00004/
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