Compreso in: Villa Meier - complesso, Tremezzina (CO)
Villa Meier - complesso
Tremezzina (CO)
Indirizzo: Strada Statale 340 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Tremezzina (CO)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Epoca di costruzione: 1920 (?) - 1929
Autori: Lingeri Pietro, progetto; De Amicis Cristoforo, decorazione; Bogliardi Oreste, decorazione
Comprende
Descrizione
Pur mancando documenti certi sullo stato preesistente della dimora padronale, all'intervento di Lingeri dovrebbero risalire sia l'attuale copertura a padiglione, in luogo della originaria terrazza coronata da balaustra, sia la riforma dei collegamenti verticali con la distinzione della scala principale, "imperiale", dalla secondaria, nuova, a chiocciola. Ambedue furono realizzate modificando le facciate: con un avancorpo centrale appena pronunciato la prima, rivolta alla collina e alla parte più privata del parco, e con una vistosa addizione a torretta cilindrica la seconda, verso la casa parrocchiale a ovest. All'architetto sono attribuibili opere di sistemazione degli ambienti interni, comprendenti un apparato decorativo, ancora visibile in parte nonostante trasformazioni d'uso.
Lingeri si occupò della ristrutturazione del "villino", in origine occupato dalla famiglia nei fine settimana, con un intervento generalmente contenuto, ma denunciato dall'aggiunta di un volume circolare, aderente al corpo centrale. Alla simmetria della facciata principale, timpanata, non corrisponde altrettanta definizione nel retrostante prospetto verso la collina.
Un ricorso al principio classico adottato da Lingeri anche per la sistemazione dell'originaria rimessa delle carrozze ed automobili, trasformata in casa del custode. Sopralzata di un piano, alla facciata simmetrica della villa fu anteposto un portico su arcate, con soprastante balconata collegata da due scale a doppia rampa. A tale impostazione classica Lingeri si ispirò anche nel progetto della serra, oggi alquanto alterata, elaborato in due versioni dal medesimo impianto e definite secondo una regola di simmetria.
Per la tribuna che, a guisa di quinta monumentale, conclude a monte il limite del vasto parco, sono conservate numerose versioni del progetto, ultimato nel marzo 1929. Fulcro dell'impianto scenografico è un ninfeo centrale con nicchione absidato, ai cui fianchi è l'elaborato ordine gigante di colonne binate incassate, di tondi, lunette e riquadri leggermente sfondati. Sull'asse di simmetria sono impostate due cordonate attraverso le quali è organizzata la salita all'attico, al cui centro è aperta una cavea.
Con una composizione ad esedra di piccoli setti murari, colonne doriche ed arcatelle è definito il raccordo della cavea con i due pergolati che si sviluppano ai lati, ai cui estremi vi sono un belvedere, ad ovest, ed un manufatto rustico ad est.
Altri manufatti architettonici con funzione accessoria - come l'elegante canile a padiglione circolare o ancora, il "piccolo pulvinare per tennis", risolto con una sola falda a leggero spiovente - e complementare, come la cortina architettonica attestata sul retro della casa parrocchiale, di fronte a villa Meier, sono inseriti con appropriato rapporto nel vasto parco, collegato con la porzione a lago mediante un ponte che anticipa un monumentale apparato di scalee e parapetti, scenograficamente digradante sino allo sbarco ad emiciclo.
Notizie storiche
Roberto Meier, nato a Zurigo, venne diciottenne a Milano nel 1900 dove avviò una attività di commercio del cotone greggio, fornendo la materia prima ai filatoi del nord Italia. Durante la prima guerra mondiale, fu l'unico importatore in grado di garantire le consegne di cotone proveniente dagli Stati Uniti. Sebbene a Tremezzo fosse indicato come industriale, la sua attività principale rimase legata al commercio, guadagnando stima e prestigio presso clienti e concorrenza.
Nel 1918 la famiglia Meier acquista da Giuseppe Riva, Stefano Sampietro e Carlo Torricelli un'ampia area estesa su un dolce declivio in prossimità del lago, comprendente villa Ortensia, edificata a metà dell'Ottocento per gli avvocati di Milano Emilio e Pompeo Ferrario e passata successivamente di proprietà.
A quella data la tenuta è sotto sequestro del Genio Militare di Milano ed utilizzata in gran parte come deposito ed autoparco. L'intento dei nuovi acquirenti è di trasformare l'ex proprietà Riva in un luogo di villeggiatura, coinvolgendo nel proposito le tre ville che fanno parte del complesso, una delle quali, villa Ortensia - dimora padronale - è rinominata villa Mainona.
L'edificio fu danneggiato in seguito ad un incendio nel 1919, durante la smobilitazione seguita all'occupazione militare.
La proprietà Meier affidò a Lingeri l'incarico di ristrutturare l'intero complesso, al fine di ambientare la composta architettura neoclassica della villa in un parco romantico, caratterizzato da scorci prospettici, percorsi, fontane, nuovi fabbricati, impianti ed ingressi monumentali, riutilizzando laddove possibili gli edifici esistenti.
Nel 1924 con l'acquisizione della proprietà Becker Struth (già Mack), la famiglia Meier ampliò la tenuta sino all'ampia fascia a lago, provvista di darsena e spiaggia. A fronte del notevole degrado dei fabbricati presenti, i nuovi proprietari fecero demolire quasi tutti gli edifici, dalla neoclassica villa Eletta alla casa del custode, ai fabbricati di servizio, mantendo solo il "casino" ottagonale, detto la Tarocchiera.
L'acquisto nel 1928 dell'antico collegio ex Peduzzi e la sua successiva demolizione costituirono il presupposto per riorganizzare l'area a monte della proprietà, morfologicamente caratterizzata dal forte dislivello con la strada comunale al cimitero. Le lettere di Angela Meier testimonieranno delle pressioni su Lingeri per orientarlo nelle scelte progettuali della "imponente costruzione a scaglioni di prospettiva", documentata dalle numerose versioni elaborate.
Uso attuale: intero bene: parco pubblico
Uso storico: intero bene: parco privato
Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata
Riferimenti bibliografici
Canella G./ Gregotti V., Edilizia Moderna, Il Novecento e l'Architettura, 1963, p. 25
Lingeri E./ Spinelli L., Pietro Lingeri 1894-1968. La figura e l'opera (Atti della giornata di studio), 1995, pp. 100-105
Bertelli G., Pietro Lingeri 1894-1968. La figura e l'opera (Atti della giornata di studio), Architetture tra avanguardia e tradizione: villa Meier e villa Silvestri a Tremezzo, 1995, pp. 45-57
Spinelli L., AL Mensile di informazione degli Architetti Lombardi, Pietro Lingeri sul lago di Como, Milano 2001, pp. 46-49
Pini L., AL Mensile di informazione degli Architetti Lombardi, Pietro Lingeri. L'architetto nato a Tremezzo, Milano 2002, p. 43
Baglione C./ Susani E., Pietro Lingeri 1894 1968, Milano 2004, pp. 150-157
Fonti e Documenti
Archivio Pietro Lingeri, Progetti, Villa Meier, Riproduzioni. Scatole: villa Meier 1-1920, villa Meier 2-1920, villa Meier 3-1920, villa Meier 4-1920
Archivio Pietro Lingeri, Registri di contabilità
Archivio Pietro Lingeri, Carteggio, Lettere da terzi a Lingeri, Da Roberto Meier a Lingeri, 1927 maggio 16
Archivio Pietro Lingeri, Carteggio, Lettere da terzi a Lingeri, Da Roberto Meier a Lingeri, s.d. ma post ottobre 1928, ante 14 marzo 1929
Archivio Civico di Tremezzo
Percorsi tematici:
Collegamenti
- Descrizione archivistica: Registri di contabilità (1925 - 1955)
Serie compresa in: Lingeri Pietro (1907 - 1970). Conservatore: Studio Lingeri (Milano, MI). - Descrizione archivistica: Da Roberto Meier a Lingeri (1927 maggio 16)
Unità compresa in: Lingeri Pietro (1907 - 1970), Carteggio, Lettere da terzi a Lingeri. Conservatore: Studio Lingeri (Milano, MI). - Descrizione archivistica: Da Roberto Meier a Lingeri (ante 1929)
Unità compresa in: Lingeri Pietro (1907 - 1970), Carteggio, Lettere da terzi a Lingeri. Conservatore: Studio Lingeri (Milano, MI). - Descrizione archivistica: Villa Meier ([1918] - [1929])
Unità compresa in: Lingeri Pietro (1907 - 1970), Progetti (progetti, disegni e fotografie). Conservatore: Studio Lingeri (Milano, MI).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00010/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).