Isolato tra Piazza Velasca, Via Albricci e Via Paolo da Cannobio - complesso
Milano (MI)
Indirizzo: Via Albricci, 8,10 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: edificio a blocco
Configurazione strutturale: Complesso edilizio a planimetria trapezoidale. Occupa la porzione d'angolo dell'isolato.
Epoca di costruzione: 1939 - 1956
Autori: Asnago, Mario, progetto; Vender, Claudio, progetto
Comprende
- Palazzo Via Albricci 8, Milano (MI)
- Palazzo Via Albricci 10, Milano (MI)
- Palazzo Piazza Velasca 4, Milano (MI)
- Palazzo Via Paolo da Cannobbio 33, Milano (MI)
Descrizione
Gli edifici di Asnago e Vender sono inseriti nell'isolato senza criticarne la forma derivata dalla previsione degli strumenti urbanistici, secondo una prassi consolidata e diffusa a quasi tutti gli esempi edilizi del tempo.
Così diventa esclusiva l'immagine urbana derivata dal blocco edificato a cortina, garantendo il massimo sfruttamento fondiario.
La facciata su strada accoglie e concentra le innovazioni compositive; sul retro, le facciate aperte generalmente su piccoli spazi sono il luogo funzionale dei corpi accessori, dei vani di servizio.
Scompaiono nella prima realizzazione sull'area, il palazzo Zanoletti di via Albricci 8 (1939-43), i riferimenti classicisti delle precedenti opere di Asnago e Vender. L'adesione al razionalismo appare evidente, coerente risposta alle esigenze costruttive ma anche riflesso della ricerca di nuove forme espressive.
Analoga la chiave di lettura del contiguo palazzo di via Paolo da Cannobio 33 (1949-50), risvoltato sulla via Albricci con una contenuta testata a completare l'angolo. Anche in questo caso sono presenti i negozi al piede su due livelli, gli allineamenti in facciata, la tripartizione orizzontale, il basamento molto alto con differente rivestimento (marmo) rispetto ai livelli superiori (tessitura di litoceramica) e l'allineamento a bandiera delle finestre, di taglio differenziato.
Nel quasi coevo edificio di piazza Velasca 4, anch'esso prevalentemente ad uffici, con abitazioni ai piani alti, si manifesta l'influenza della pratica pittorica sulla prassi compositiva. Su pianta a T, organizza lo spazio interno con la consueta prevalenza degli ambienti di rappresentanza verso l'affaccio principale, sul retro i locali di servizio. L'ultimo livello, alla quota della terrazza, è arretrato.
Ultima realizzazione sul lotto residuo, il palazzo al numero 10 di via Albricci è costruito tra il 1953 e il 1954; nel confronto con gli edifici contigui, sono presenti numerose varianti nella definizione della facciata principale, che annulla l'angolo verso piazza Velasca con una decisa curva. Ai differenti tagli delle aperture si aggiungono diverse spaziature orizzontali, la soluzione unica di rivestimento e, soprattutto, la quinta a coronamento superiore, traforata da ampie aperture a vento sull'ultimo piano, arretrato dal piano della facciata.
La concezione unitaria che segna i diversi edifici non si identifica necessariamente con la volontà di perseguire una uniformità figurativa, ma piuttosto con la possibilità di stabilire una sintesi dello spazio urbano attraverso una decisa rarefazione dei segni che lo caratterizzano, sino all'astrazione poetica.
Notizie storiche
Un esempio molto significativo dell'architettura di Mario Asnago e Claudio Vender è rappresentato dal complesso di edifici che occupa una parte, delimitata dalle vie Paolo da Cannobio, via Abricci e piazza Velasca, dell'isolato esteso al corso di Porta Romana.
L'area è quella costituente il sistema della "Racchetta", già prevista dal Piano Albertini e ripresa dal piano regolatore del 1953, che ha stravolto uno dei quartieri più significativi della città nell'intento di drenare il traffico del centro storico.
Nell'attività di progetto più che decennale - tra il 1939 e il 1956 - i due architetti realizzano quattro edifici, per lo più a destinazione terziaria.
Committente di tre dei quattro progetti è il commendator Ferdinando Zanoletti, per il quale Asnago & Vender hanno già progettato le abitazioni di via Euripide 7 (1934) e 9 (1935), e le case della corte Tenuta Castello a Torrevecchia Pia (1937).
Una planimetria dell'area, a compendio della documentazione relativa al primo dei progetti realizzati sull'area dai due architetti (palazzo Zanoletti), non datata, evidenzia i nuovi edifici previsti a completare la ricostruzione dell'isolato. In successione, saranno edificati il palazzo di via Albricci (1939-43), di via Paolo da Cannobio 33 (1949-50), di piazza Velasca 4 (1947-52) e, a conclusione, di via Albricci 10 (1956-58).
La determinazione dell'effettivo contributo di Asnago e Vender alla definizione planivolumetrica della porzione dell'isolato non risulta facile.
Certo è che l'evoluzione nel tempo dell'intensa attività di progettazione sull'isolato rivela il continuo affinamento della ricerca sperimentale condotta sulla tipologia dell'edificio a destinazione mista, inserito nel tessuto urbano ad alta densità.
Uso attuale: intero bene: abitazione/ negozi/ uffici
Uso storico: intero bene: abitazioni/ negozi/ uffici
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 58-63
Boriani M./ Morandi C./ Rossari A., Milano contemporanea. Itinerari di architettura e urbanistica, Milano 1986, pp. 194, 203
Consalez L./ Peirone S., Asnago e Vender. L'isolato di via Albricci a Milano, Firenze 1994
Irace F., Milano Moderna. Architettura e città nell'epoca della ricostruzione, Moretti a Milano, Milano 1996, pp. 119-122
Cadeo F./ Lattuada M./ Zucchi C., Asnago e Vender. L'astrazione quotidiana, architetture e progetti 1925-1970, Milano 1999, pp. 98-101
Fonti e Documenti
Archivio Asnago-Vender, AV89, Edificio per abitazioni e uffici via Albricci 8, Milano 1939
Archivio Asnago-Vender, AV105, Edificio per abitazioni e uffici via Velasca 4, Milano 1947-1952; 1958
Archivio Asnago-Vender, AV114, Edificio per abitazioni e uffici via Paolo da Cannobio 33, Milano 1949
Archivio Asnago-Vender, AV140, Edificio per abitazioni e uffici via Albricci 10, Milano 1956
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Collegamenti
- Descrizione archivistica: Edificio per abitazioni e uffici (1939)
Unità compresa in: Asnago e Vender - Sezione opere e progetti (1919 - 1982). Conservatore: Archivio Asnago e Vender (Seveso, MB). - Descrizione archivistica: Edificio per abitazioni e uffici (1947 - 1952)
Unità compresa in: Asnago e Vender - Sezione opere e progetti (1919 - 1982). Conservatore: Archivio Asnago e Vender (Seveso, MB). - Descrizione archivistica: Edificio per abitazioni e uffici (1949 - 1950)
Unità compresa in: Asnago e Vender - Sezione opere e progetti (1919 - 1982). Conservatore: Archivio Asnago e Vender (Seveso, MB). - Descrizione archivistica: Edificio per abitazioni e uffici (1956)
Unità compresa in: Asnago e Vender - Sezione opere e progetti (1919 - 1982). Conservatore: Archivio Asnago e Vender (Seveso, MB).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00022/
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