Casa Piazza Sant'Ambrogio 14
Milano (MI)
Indirizzo: Piazza Sant'Ambrogio, 14 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: edificio a blocco
Configurazione strutturale: Edificio riconducibile allo schema a L , su griglia di pilastri in calcestruzzo armato e muri di tamponamento in laterizio; solaio in latero cemento; copertura piana.
Epoca di costruzione: 1948 - 1961
Autori: Asnago, Mario, progetto; Vender, Claudio, progetto
Descrizione
L'edificio occupa un lotto sul lato ovest di piazza Sant'Ambrogio, all'interno del lungo e stretto isolato che confina sul retro con il tracciato dell'antico naviglio di San Gerolamo, oggi via Carducci.
Elevato su cinque piani fuori terra, ha un solo appartamento al primo e due agli altri livelli; al piano interrato è collocata l'autorimessa, alla quale si accede per il tramite di una rampa che si sviluppa al margine sinistro del fabbricato. La facciata ha un paramento murario uniforme di travertino, tagliato in lastre a riprendere le dimensioni delle aperture; limitate le sporgenze in superficie, riconducibili alle soglie delle finestre e alla fascia orizzontale che interrompe la continuità tra il primo ed il secondo piano.
Finestre e porte finestre hanno taglio verticale, con larghezza costante, ed incolonnamento regolare, sino alle piccole aperture orizzontali che, al piede dello stabile, illuminano il piano dell'autorimessa.
La predominanza del colore chiaro in facciata è ottenuta coinvolgendo ogni elemento, dagli infissi ai parapetti metallici a losanghe; ne risulta escluso il solo portone a chiusura dell'ingresso principale, in legno rovere, arretrato sul filo della muratura.
Nella composizione del prospetto si colgono differenze osservando l'insieme delle finestre, non assiale ma più spostato a sinistra; la spaziatura verticale tra le aperture non è identica, risultando in un caso più contenuta, sul lato destro, tra il primo ed il secondo incolonnamento.
Anche il coronamento superiore sfugge alle regole; se il primo progetto prevedeva un parapetto d'altezza contenuta, con la realizzazione dell'ultimo piano, arretrato, il parapetto è stato alzato in piccoli setti asimmetrici sino al filo di gronda, lasciando ampie aperture sul loggiato, concluso superiormente con un'ampia veletta.
Dettagli non marginali per comprendere lo spirito di libertà degli architetti, non vincolato pregiudizialmente al dogmatico ricorso alla simmetria. E' il caso del portoncino d'ingresso, evidente nella sua tonalità scura - e non celato come quello, tinteggiato di bianco, dal quale si accede all'autorimessa - e posizionato a bandiera con l'allineamento destro delle porte finestre ai piani superiori.
In facciata, l'ingresso pedonale è marcato da un soprastante arco a sesto ribassato, leggermente incassato sulla superficie lapidea.
Varcato l'ingresso, delimitato da un'impannata di vetro, si accede attraverso una scalinata all'atrio comune. Gradini di accesso, atrio e la scala interna sono rivestiti in marmo chiampo perlino; in origine, la porta della portineria era verniciata in colore giallo.
Notizie storiche
I bombardamenti delle incursioni aeree del 1943 su Milano interessarono ampiamente il tessuto edificato del centro storico. L'edificio di proprietà Boretti, in piazza Sant'Ambrogio 14, risultò coinvolto nelle distruzioni, obbligando i proprietari a ricostruire con urgenza un'abitazione in città.
Su questo lotto, Asnago e Vender avevano predisposto, nel 1934, un progetto di cui rimangono solo due disegni, relativi a soluzioni planimetriche. Nell'ipotesi formulata era prevista la ristrutturazione del palazzo e l'edificazione di un nuovo corpo di fabbrica, sull'area tenuta a giardino affacciata sulla via Carducci, raccordato alla parte antica attraverso gallerie vetrate.
Nell'archivio Boretti esiste un progetto redatto più tardi da Asnago e Vender, senza data ma, probabilmente, posteriore alla guerra, nel quale è coinvolto nella riforma l'intero lotto. La soluzione prevede un fabbricato adibito a magazzino, esteso all'area intera, sul quale si elevano due corpi a tre piani, con caratteri architettonici ispirati al palazzo preesistente. Un altro volume, di cinque piani, è addossato sul retro, in continuità con gli edifici affacciati alla via Carducci.
Un progetto sull'area, elaborato da altri professionisti, era già stato presentato in Comune nel luglio 1947; la soluzione contemplava l'espansione del nuovo stabile anche su via Carducci. La richiesta di costruzione non ebbe seguito, sospeso l'esame in attesa di definire l'eventuale ampliamento della sede stradale prevista dal piano regolatore generale.
La famiglia Boretti, legata da parentela a Claudio Vender e già cliente dello studio professionale - era stata committente della cappella di famiglia a Rancate (1938) e dell'edificio di via Col Moschin 3 (1939) - incarica nel 1948 Asnago e Vender di elaborare il progetto per la ricostruzione dell'edificio, limitato alla costruzione di un solo corpo doppio su piazza Sant'Ambrogio.
Le osservazioni formulate dal Comune nel 1949, dopo l'esame della commissione preposta, riguardano essenzialmente il rapporto con gli edifici vicini, in ordine "ai raccordi volumetrici" e ai materiali di rivestimento; l'edificio sarà realizzato senza particolari variazioni.
La vicenda progettuale per la riedificazione dello stabile è interessata da una fase ulteriore, nel 1958, quando la proprietà richiede il nulla osta per sopralzare di un piano l'edificio. Superate le divergenze con la Soprintendenza ai monumenti, attorno all'inclinazione della copertura, il nuovo piano è costruito tra il 1958 e il 1961, sotto il controllo degli stessi Asnago e Vender.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Cadeo F./ Lattuada M./ Zucchi C., Asnago e Vender. L'astrazione quotidiana, architetture e progetti 1925-1970, Milano 1999, pp. 116-119
Fonti e Documenti
Archivio Asnago-Vender, AV107, Edificio per abitazioni piazza Sant'Ambrogio 14 Milano 1948
Archivio Civico del Comune di Milano
Archivio Settore Ediliza Privata del Comune di Milano
Archivio famiglia Boretti
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Collegamenti
- Descrizione archivistica: Edificio per abitazioni (1948)
Unità compresa in: Asnago e Vender - Sezione opere e progetti (1919 - 1982). Conservatore: Archivio Asnago e Vender (Seveso, MB).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00028/
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