Casa Giuliani Frigerio

Como (CO)

‹ precedente | 1 di 3 | successivo ›

Indirizzo: Viale Fratelli Rosselli, 24 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Como (CO)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: edificio a blocco

Configurazione strutturale: Edificio di forma rettangolare, su griglia di pilastri in calcestruzzo armato e muratura di tamponamento in laterizio; solai in latero-cemento; copertura piana a terrazza.

Epoca di costruzione: 1939 - 1940

Autori: Terragni Giuseppe, progetto

Descrizione

L'edificio occupa un piccolo lotto rettangolare, di 450 mq, tra viale Fratelli Rosselli e via Sinigaglia, in una zona della città di Como caratterizzata dalla presenza di altri edifici di rilievo, primo fra tutti il Novocomun.
Il volume è diviso trasveralmente in tre parti da quattro muri portanti paralleli che, in pianta, riconducono lo schema rettangolare di 17 x 24 metri a due quadrati sovrapposti ed intersecati.
Elevato su quattro piani fuori terra, ha un piano rialzato con due alloggi molto arretrati sul perimetro a nord ovest per lasciare spazio ad un ampio porticato di accesso.
Le facciate sono caratterizzate da continui scatti ed arretramenti; il contrapporsi dei piani delle balconate, delle finestre arretrate e degli aggetti genera un effetto plastico, sottolineato anche dal continuo rapporto degli elementi trasparenti e delle intelaiature metalliche con le superfici murarie.
I prospetti risultano alleggeriti per la diffusa presenza del vetro nei parapetti dei balconi, così come nelle pannellature verticali che distinguono le singole unità abitative. Sulla facciata di via Campo Garibaldi, i profilati metallici sono destinati a legare tele frangisole.
Gli appartamenti, tre ad ogni piano superiore, sono posti su livelli differenziati che, disarticolando lo schema del parallelepipedo, sono posti in evidenza anche sulle facciate. Le piante degli alloggi tendono a rendere gli ambienti molto flessibili; attraverso il ricorso a porte a libro e a pareti mobili, anche la distribuzione dello spazio interno è modulata dinamicamente.
Il livello più alto è occupato dalla villa del committente, sviluppata su tre differenti quote: l'articolazione dei piani orizzontali e verticali e dei tagli delle aperture contribuisce a sottolineare la libertà dell'impianto.
L'edificio oggi, diversamente da altre opere di Terragni, ha mantenuto l'aspetto originario per quanto riguarda gli elementi principali e le finiture. Nel 1971 è stato realizzato un intervento di parziale ripristino delle tesserine di marmo del rivestimento di facciata, dei parapetti, degli elementi metallici e di quelli in graniglia. Le alterazioni riguardano la sostituzione delle porte d'ingresso e la rimozione del serramento a chiusura del portico.

Notizie storiche

La casa Giuliani Frigerio, a Como, è l'ultimo degli edifici realizzati da Giuseppe Terragni; se gli eventi della guerra non ne avessero pregiudicato il corso della vita, probabilmente da questo progetto avrebbe preso avvio una nuova fase di sperimentazione e di ricerca progettuale dell'architetto.
All'inizio del 1939 Terragni fu incaricato del progetto per la costruzione di una casa ad appartamenti prospiciente via Malta (ora via Rosselli) a Como. Fu lo stesso architetto a condurre la trattativa per l'acquisto del terreno con la Società immobiliare Novocomun, la stessa che alla fine degli anni Venti gli aveva commissionato il progetto del vicino edificio, noto anche coll'appellativo "Transatlantico".
In una prima serie di disegni, non datati ma che possiamo far risalire a quei primi mesi del 1939, Terragni lavorò alla definizione del sistema distributivo degli alloggi e dei percorsi, all'interno di un volume sostanzialmente ancora tutto chiuso nel parallelepipedo iniziale.
Nella domanda allegata al progetto, presentato in Comune il 28 marzo 1939, si precisava che la costruzione "sarà per ora limitata a 3 piani" oltre il piano terreno, e realizzata "con concetti strettamente autarchici". Due settimane dopo, la commissione d'ornato approva il progetto; il 20 aprile è rilasciata la licenza edilizia, con la prescrizione che il bow-window lungo la via Prato Pasquée, l'attuale via Campo Garibaldi, fosse elevato dal piano stradale a non meno di due metri e mezzo, o che il fabbricato venisse arretrato lungo al via stessa.
Partito per il fronte di guerra in Russia poco dopo l'inizio della costruzione, Terragni seguì l'andamento dei lavori mediante un fitto carteggio con l'amico e collaboratore Luigi Zuccoli.
La complessa realizzazione dell'opera fu caratterizzata da tempi più lunghi del previsto e dall'incremento dei costi, quasi il doppio del preventivo iniziale.
Nei primi giorni dell'aprile 1939, la proprietà Giuliani, dopo una serrata trattativa, aveva sottoscritto l'ultimo preventivo con l'ordine tassativo che non venisse in alcun modo superato. In quell'occasione, vennero anche precisati i limiti di tempo per l'ultimazione e la consegna dei lavori: la villa prevista all'ultimo piano il 29 di settembre, la rimanente parte per il 29 dicembre 1939.
Ancora nel giugno del 1940 l'edificio non era del tutto completato. Secondo una lettera di Zuccoli a Terragni, i lavori erano quasi ultimati, dovendosi solo completare le recinzioni. L'effettiva conclusione delle opere si colloca alla fine del mese di settembre. Ma delle divergenze e delle difficoltà sopravvenute, il progettista trattò in una lettera del 18 ottobre 1940 alla signora Giuliani, evidenziando l'incremento di volume dell'edificio, concordato con la proprietà, riguardante lo sbalzo a nord, oltre l'aumentata superficie dell'edificio su via Malta.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Riferimenti bibliografici

Zevi B., Giuseppe Terragni, Bologna 1980, pp. 166-173, 205

Cavadini L., Il Razionalismo Lariano. Como, 1926-1944, Milano 1989, pp. 5, 9, 12, 104-107, 123

Ciucci G., Giuseppe Terragni 1904-1943, Milano 1996, pp. 65, 584-593

Zevi B., Storia e controstoria dell'architettura in Italia, Roma 1997, pp. 536, 537 p. 537

Damia G., Giuseppe Terragni. Oltre il razionalismo, Como 2003

Cavadini L., Architettura razionalista nel territorio comasco, Como 2004, pp. 6, 100-103, 115, 117

Fonti e Documenti

Archivio Giuseppe Terragni, Casa Giuliani Frigerio, n. 55

Archivio Municipale di Como, Pratiche Concessioni Edilizie Giuliani Frigerio cart. 208 P/P.G.8579/39

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2005)

Aggiornamento: Galli, Maria (2010)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

Fotografie: Garnerone, Daniele

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

‹ precedente | 1 di 3 | successivo ›

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).