Palazzo e gallerie del Toro
Milano (MI)
Indirizzo: Piazza San Babila, 1, 3 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Edificio con pianta allungata a forma poligonale mistilinea attraversato da una galleria interna, con struttura portante a pilastri in cemento armato su fondazioni a plinto e murature di chiusura e partizione interna in laterizio forato, con copertura piana, in parte a terrazza.
Epoca di costruzione: 1935 - 1939
Autori: Lancia, Emilio, progetto; Merendi, Raffaele, progetto
Descrizione
Il complesso del palazzo e della galleria del Toro è una delle opere più note di Emilio Lancia, realizzata in collaborazione con Raffaele Merendi tra il 1935 ed il 1939 in piazza San Babila, sulla cui immagine architettonica contribuisce non poco.
Nell'istanza di presentazione del progetto è descritto l'intervento di costruzione di un edificio ad uso abitazioni, studi e negozi di tipo medio, sviluppato su 8, 10 e 14 piani per complessivi 730 locali, sopra un'area coperta di circa 4.000 mq. L'impianto è determinato da due edifici, uno perimetrale allungato al margine dello spazio pubblico, l'altro, chiamato "Torre", attestato sul cortile interno.
Col progetto, che ripropone alcune delle tracce della precedente soluzione elaborata da Aldo Andreani, deriva la divisione del complesso in due parti caratterizzate da specifica immagine architettonica corrispondente alle diverse destinazioni d'uso.
Il corpo con funzioni terziarie si affaccia alla piazza con un prospetto principale più alto e rappresentativo, aperto da un portico pubblico sino al corso Vittorio Emanuele, dove la sagoma dell'edificio si allunga con andamento curvilineo. La facciata si innalza al di sopra della pilastrata con una fascia finestrata su tre piani, scandita da lesene, contrapposta al risvolto sul corso Matteotti, dall'immagine più sobria, dove il blocco residenziale è connotato dal disporsi spaziato e simmetrico delle finestre.
La facciata principale termina verso il corso Matteotti con una testata d'angolo diversamente trattata nella composizione e nel rivestimento lapideo, nella quale trova spazio un altorilievo di Gigi Supino raffigurante le Allegorie del Lavoro e dell'Assistenza.
Nella galleria interna di attraversamento a tre sbocchi, dall'assetto prettamente commerciale, lo spazio pubblico allestito guarda alla tradizione senza rinunciare a soluzioni moderne. Accanto ai corpi illuminanti di ispirazione déco, si notano i mosaici figurativi e, installato in alto, all'intersezione dei corpi del passaggio coperto, scalpita un toro bronzeo, simbolo della proprietà, che ha dato il nome al complesso.
Nei piani sotterranei sono distribuiti gli spazi del Teatro Nuovo, in grado di ospitare oltre mille spettatori.
Molti degli ambienti interni, comprensivi degli arredi e delle decorazioni originali, sono tutt'ora conservati.
Notizie storiche
La vicenda dell'edificio prende avvio nel 1935, quando la Compagnia Anonima di Assicurazioni di Torino e "La Vittoria" Assicurazioni Generali affidano ad Emilio Lancia e a Raffaele Merendi l'incarico di progettare un edificio sul luogo della Galleria de Cristoforis, prima via commerciale coperta in Milano. L'impostazione della impegnativa iniziativa immobiliare era quella di coniugare attività commerciali e amministrative, funzioni residenziali e spazi per cultura e spettacolo (il sotterraneo Teatro Nuovo) nello stesso palazzo, da erigere all'intersezione tra piazza San Babila, corso Vittorio Emanuele e corso del Littorio. Contemporaneamente alla riorganizzazione di piazza Crispi, oggi Meda, i progettisti del nuovo Piano Regolatore affrontano il nodo dello sbocco del corso del Littorio verso San Babila, convenendo sulla soluzione di aprire una piazza demolendo una porzione dell'isolato tra via Montenapoleone e via Bagutta. Con l'approvazione del piano di riassetto urbanistico della zona, il 7 maggio 1931, possono prendere il via le demolizioni delle vecchie case per far spazio alla nuova piazza e al prolungamento del corso.
Nel 1935 iniziano i lavori sul lato ovest della piazza. Con l'acquisizione della Galleria De Cristoforis e degli edifici contigui da parte della Società di Assicurazioni del Toro, tutto l'edificato storico è demolito e sostituito dal palazzo per uffici, negozi e abitazioni, al cui interno è aperta la nuova Galleria Ciarpaglini, comunemente chiamata del Toro, mentre nel piano sotterraneo sono allestite le sale del Teatro Nuovo.
Con la Direzione dei lavori dell'ing. Merendi il complesso è edificato in quattro anni, dal 1935 al 1939 e, assieme ad altri contigui e coevi palazzi, si costituisce l'assetto urbano definitivo della piazza e del corso Littorio, più tardi rinominato corso Matteotti.
Rimasto alla Compagnia di Assicurazioni sino alla fine del Novecento, il Palazzo del Toro è ceduto nel settembre del 1999 e conosce nel giro di pochi anni un incessante serie di passaggi di proprietà che prefigurano uno scenario di trasformazioni legate al mercato immobiliare a scapito delle ormai storiche attività insediate, non esclusa quella del Teatro Nuovo, le cui vicende, assieme ai destini della vicina autorimessa Traversi, hanno raccolto molta dell'attenzione pubblica cittadina.
Uso attuale: intero bene: uffici; intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione; intero bene: uffici
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Rassegna di Architettura. Rivista mensile di architettura e decorazione, Corriere Architettonico della Rassegna - Tav. 4 I Palazzi e la Galleria del Toro in piazza San Babila a Milano, Milano 1937, v. IX p. 157
Edilizia Moderna, Un monumentale palazzo per uffici nella nuova piazza San Babila a Milano, Milano 1939, n. 30, pp. 32-35
Grandi M./ Pracchi A., Milano. Guida all'architettura moderna, Architettura, città e regime, Bologna 1980, pp. 217, 226
Guida d'Italia del Touring club italiano. Milano, Milano 1985, p. 174
Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 189
Fonti e Documenti
Archivio Civico Milano, Edilizia privata, atti n° 59107/1941
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2007)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00069/
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