Garage Traversi
Milano (MI)
Indirizzo: Via Bagutta, 2 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: autorimessa
Configurazione strutturale: Edificio con pianta poligonale a struttura portante in cemento armato su fondazioni a plinto, murature di chiusura e partizione interna in laterizio forato, con copertura piana.
Epoca di costruzione: 1936 - 1938
Autori: De Min, Giuseppe, progetto
Descrizione
Il fabbricato occupa un'area prestigiosa del centro storico cittadino, all'angolo tra Piazza San Babila e Corso Venezia.
Il lotto irregolare al fine non ha impedito all'architetto Giacomo De Min di realizzare un edificio di grande rilievo architettonico, con la pianta riconducibile alla forma di un ventaglio e il prospetto distinto tra i due piani inferiori - a linee rette e prevalente muratura - e i sei superiori a parcheggio, dove dominano le linee curve e le superfici a vetro.
L'edificio si eleva su otto piani fuori terra; al piano interrato, servito da una scala elicoidale, è organizzato il servizio di lavaggio e manutenzione vetture. L'accesso è diagonale sull'asse di via Bagutta; al piano terreno si trova l'accettazione, gli uffici dell'amministrazione e alcuni spazi esposizione con vetrine. Al piano primo il corpo anteriore, in progetto organizzato ad abitazione, è diviso in due alloggi, uno per il custode, l'altro destinato a divenire ufficio. La parte verso l'interno è adibita a sosta dei veicoli, così come i soprastanti sei piani in cui è sviluppato il parcheggio, a salone unico a forma a ventaglio. Ad un vertice dell'edificio, verso l'interno, è installato il gruppo elevatore costituito da tre montacarichi a circuito idraulico, di dimensione e portata diversa
La struttura portante dell'edificio è in cemento armato, con travature di collegamento tra le pilastrate a perimetro opportunamente dimensionate per lasciare il più ampio spazio libero ad ogni piano.
Ai piani superiori il prospetto diventa curvilineo, caratterizzato dall'alternato sovrapporsi di vetrate continue e fasce marcapiano in muratura. La facciata segue una linea di curvatura che fino al quarto piano è larga ed estesa a tutto il piano e dal livello superiore si approfondisce, risvolta creando un profilo molto rastremato. I serramenti con telaio metallico sono apribili elettricamente e simultaneamente da ciascun piano e dall'ufficio centrale.
Il rivestimento murale delle facciate è ad intonaco Terranova, con una fascia di zoccolo in pietra naturale. Le pavimentazioni interne sono in marmo per gli ambienti di accettazione, ufficio ed abitazione e in battuto di cemento per le aree di sosta.
A quasi settant'anni dalla realizzazione l'edificio mostra i segni del tempo e la dismissione dell'attività ha accentuato le non buone condizioni di conservazione; pur non rappresentando un ostacolo di particolare rilievo strutturale, certo contribuiscono ad impedire la percezione degli spazi le sovrastrutture realizzate in occasione di recenti manifestazioni allestite al suo interno, come, del resto, risulta oggi quasi del tutto compromessa la lettura della facciata principale, nascosta dall'innalzamento di un enorme pannello pubblicitario.
Notizie storiche
L'edificio risale agli anni Trenta e fu realizzato su un lotto rimasto libero tra i palazzi edificati nel corso dell'attuazione del piano di ricostruzione dell'area tra corso Matteotti e piazza San Babila, in particolare a ridosso della torre della Snia Viscosa.
I limiti dell'area, troppo piccola per collocarvi un edificio di abitazione di pregio e l'impossibilità di avere fronti libere oltre a quella principale su via Bagutta suggerì la destinazione ad autorimessa, del resto opportuna per la collocazione nel cuore della città ed in una zona carente di spazi da destinare alla sosta di autoveicoli.
Il progetto, affidato all'architetto Giuseppe De Min, che pochi anni prima per lo stesso committente aveva firmato il palazzo eretto all'angolo tra piazza San Babila e corso Venezia, fu accompagnato dalla cessione al Comune di una parte dell'area di proprietà, circa 100 mq, antistante l'edificio allo scopo di creare una piazzetta aperta verso la via Bagutta.
Intensamente utilizzato negli anni anche con l'allestimento di un ristorante al piano primo, l'edificio, uno dei primi fabbricati in cemento armato realizzati in città, per la sua posizione centralissima è al centro di fortissimi interessi commerciali. Cessata l'attività nel 2003, il garage Traversi è acquisito dal Gruppo Aedes in comproprietà con l'imprenditore Luigi Zunino. Fra le ipotesi, tutte con la scellerata previsione della demolizione, la collocazione in luogo di un centro di vendita del lusso legato alla moda, e il collegamento sotterraneo con il palazzo del Toro.
Oggetto di tesi di laurea al Politecnico e inserito nelle guide dell'architettura moderna di Milano, il garage potrebbe conoscere una nuova occasione di vita attraverso l'apposizione del vincolo monumentale, passo inevitabile e necessario per salvarne l'architettura e giungere ad un coerente (nuovo) utilizzo, senza stravolgerne gli spazi dai quali, invece, trarre occasione per una nuova vita.
Destinata a divenire l'ennesimo negozio - enorme, questa volta - multimarca per le firme della moda, l'autorimessa di De Min ha visto mobilitare molte autorevoli personalità del mondo della cultura e della società milanese in difesa dello storico edificio, come del vicino Teatro Nuovo. Accanto alla ferma opposizione del gruppo di minoranza in Consiglio Comunale è giunta la decisione di Carla Di Francesco, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, di apporre il vincolo di salvaguardia monumentale, passo necessario per tutelare non solo un "esempio mirabile di architettura razionalista" ma anche "un pezzo di storia meneghina".
Uso attuale: intero bene: autorimessa/ non utilizzato
Uso storico: intero bene: autorimessa
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Rassegna di Architettura. Rivista mensile di architettura e decorazione, Una nuova autorimessa a Milano, Milano 1938, n. 11 pp. 477-481
Mioni A./ Negri A./ Zaninelli S., Il sogno del moderno. Architettura e produzione a Milano tra le due guerre, Autorimessa Traversi, 1938, Firenze 1994, pp. 160-161
Guida d'Italia del Touring club italiano. Milano, Milano 1985, p. 174
Fonti e Documenti
Archivio Civico Milano, Edilizia privata, atti n° 182655/1939
Percorsi tematici:
- L'architettura e le sue fonti: il Novecento a Milano e in Lombardia
- Quattro passi per Milano. Memorie di una città che cambia
Collegamenti
- Descrizione archivistica: Progetto di autorimessa da costruire in via Bagutta n° 6 (1937 - 1939)
Unità compresa in: Pratiche edilizie (1928 - 1983). Conservatore: Comune di Milano. Archivio civico (Milano, MI).
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2006)
Aggiornamento: Garnerone, Daniele (2007)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00072/
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