Villa Garos
Garbagnate Monastero (LC)
Indirizzo: Via Genova, 24 (Nel centro abitato, isolato) - Brongio, Garbagnate Monastero (LC)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: Edificio con pianta a forma poligonale originata dall'articolazione di corpi rettangolari, con struttura portante a pilastri in cemento armato su fondazioni a plinto e murature di chiusura e partizione interna in laterizio forato, con copertura a tetto con falde a padiglione.
Epoca di costruzione: 1983 - 1987
Autori: Casati, Carlo, progetto
Descrizione
Garbagnate Monastero è un comune della regione dei laghi briantei tra i laghi di Pusiano ed Annone, lungo le direttrici stradali e ferroviarie che collegano Como e Lecco. Il territorio collinare è attraversato da una depressione lungo la quale scorre il torrente Bevera che alimenta alcune zone umide e paludose. Nei pressi della località Brongio, nucleo rurale di antica formazione a sud del centro cittadino, l'ambiente è caratterizzato da dense macchie boschive, campagne e percorsi tortuosi lungo pendii pronunciati e dolci declivi. In questa amena località si trova villa Garos, opera dell'architetto Carlo Casati; la dimora, circondata da un ampio giardino di proprietà, fa parte di un complesso residenziale denominato "Il canneto".
La villa è costruita nella zona più elevata della proprietà, accessibile tramite un duplice ingresso, pedonale e carraio, dal quale si allunga un percorso sinuoso che porta alla dimora. Elevato su due livelli, l'edificio ha pianta orientata sull'asse nord-sud, articolata in rettangoli sfalsati che corrispondono alla zona giorno e zona notte. L'ampia abitazione si sviluppa interamente al piano rialzato mentre il livello inferiore, parzialmente seminterrato, ha spazi di servizio, taverna ed autorimessa, ed è delimitato verso est e la zona digradante del giardino da un porticato con ambiente di soggiorno all'aperto.
Col progetto di Casati, intervenuto su un edificio già realizzato al rustico, sono modificati tra l'altro gli spazi di distribuzione interna rispetto all'originaria configurazione, ampliando e ricollocando le aperture in facciata, scelta che ha dato un contributo determinante al senso di ampiezza ed ariosità agli ambienti. Così è percepibile già sin dall'ingresso centrale che separa le due distinte porzioni della villa, con la scala aperta in legno e metallo a collegare i due livelli dell'abitazione e soluzioni di illusoria moltiplicazione dello spazio con una parete a specchio e un taglio quadrato nel soffitto, colorato in netto contrasto con l'intorno a catturare l'attenzione.
Dettagli dell'allestimento che caratterizzano in particolare l'ampio soggiorno, con un camino a doppio focolare separato da un cristallo per goderne gli effetti stando in casa o sul terrazzo.
Casati cura anche ogni elemento di arredo ottenendo per ciascun ambiente il risultato sperato, nel segno della semplicità delle forme e della forza dei materiali. Un equilibrio interno che trova il punto di forza nel rapporto con l'esterno, tra la dimora e il giardino in parte piantumato, a macchie dense interposte a zone a prato.
Notizie storiche
All'inizio del anni Ottanta Carlo Casati è incaricato dalla famiglia Nava del progetto di una villa all'interno di un piano di lottizzazione alla località Brongio del comune di Garbagnate Monastero, già provincia di Como ed oggi, dopo la riorganizzazione amministrativa del territorio, attribuito a Lecco.
L'architetto è chiamato ad intervenire con un progetto di completamento di un edificio già realizzato al rustico, eseguito in cemento armato. L'avanzata fase di esecuzione della villa, costruita secondo un modello in serie all'interno del piano e con poco terreno libero a disposizione, ha posto non pochi vincoli alla definizione finale del progetto. Accanto a modifiche delle aperture, all'ampliamento del seminterrato e alla distribuzione dei locali di abitazione, l'intervento di Casati è stato indirizzato alla nuova organizzazione dello spazio esterno. Questa fase è stata ritenuta essenziale da Casati per superare i vincoli iniziali, a partire dalla limitata area a giardino a disposizione che avrebbe compromesso l'esito finale delle trasformazioni proposte.
Il consenso del committente e le condizioni favorevoli determinate dalla collocazione della villa in costruzione, al bordo del comparto, hanno così consentito la riorganizzazione dell'accesso alla dimora coinvolgendo il terreno sino a quel momento di pertinenza di due ville vicine facenti parte del medesimo piano di lottizzazione.
Ampliata notevolmente l'area a giardino e riformato l'accesso alla proprietà con lo spostamento di un piazzale a rondò, si è proceduto all'innalzamento della quota del terreno in modo da creare un prato a livello continuo attorno all'edificio, interrotto da una rampa in lieve pendenza per l'accesso all'autorimessa ricavata al piano seminterrato.
Da ultimo, Casati propose la riforma del pendio scosceso derivato dall'ampliamento del giardino che, sul lato opposto all'ingresso, si attesta alla sottostante strada comunale.
Creati così i presupposti per valorizzare al massimo i caratteri del luogo, lo sforzo dell'architetto teso a soddisfare i desideri della committenza e le proprie aspirazioni è stato premiato dal felice risultato raggiunto, sintesi di un equilibrato rapporto tra natura e architettura.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Casati C., Sognare in pietra, Alinea, Firenze 1991, pp.101-124
Casati C., Architettura sulle autostrade, Edifici per mostre, Chiese, Ville-case nel verde, Ulrico Hoepli Editore S.p.A., Milano 1980
Fonti e Documenti
Archivio Carlo Casati, NRG - Nuova costruzione villa Garos
Percorsi tematici:
Collegamenti
- Descrizione archivistica: NRG - NUOVA COSTRUZIONIONE VILLA GAROS (1983 ottobre 7 - 1987)
Unità compresa in: Casati Carlo (1943 - 2004), Professione, Progetti, Committenza privata, Edilizia residenziale privata. Conservatore: Studio Casati (Milano, MI).
Credits
Compilazione: Bertasa, Anna (2006)
Aggiornamento: Garnerone, Daniele (2007)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Garnerone, Daniele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00088/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).