Villa Torriglia

Seregno (MB)

Indirizzo: Via Alcide De Gasperi, 45 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Seregno (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Edificio con pianta poligonale riconducibile alla forma irregolare ad U, con struttura portante a pilastri in cemento armato su fondazioni a plinto, murature d'ambito e partizione interna in laterizio forato, con copertura piana a terrazza praticabile.

Epoca di costruzione: 1969 - 1970

Autori: Casati, Carlo, progetto

Descrizione

Seregno, comune dell'alta pianura a nord di Milano da cui dista circa 20 km, ha un considerevole patrimonio architettonico ereditato dal passato e distribuito nel compatto nucleo storico di impianto medioevale. Giunti alla cittadina per ferrovia, la stazione è prossima al centro, o tramite la viabilità di collegamento tra Milano e Como, si attraversa il nucleo storico percorrendo un tratto del corso del Popolo e, aggirati i giardini pubblici di piazza Roma si guadagna ben presto la via De Gasperi, meta della visita a Villa Torriglia, opera di Carlo Casati tra le principali della sua maturità per la committenza privata.
L'edificio ha pianta ad U, con volumi ad uno e due piani che generano un perimetro alquanto articolato da parti sporgenti e rientranti, così da risultare meglio compenetrati dal verde del giardino che si insinua ed avvolge l'abitazione, sino a prender possesso della copertura piana, risolta come terrazza praticabile con contenute alberature.
Le diverse porzioni risultano indipendenti, con zone a specifica destinazione funzionale comunque collegate da percorsi interni al piano rialzato o nel seminterrato.
La villa si affaccia alla strada con un prospetto elevato in parte su due piani, con terrazzo coperto da pergolato. Tre finestre contornate da cornici fortemente sbalzate si aprono al piano rialzato; la maggiore di queste, lunga ben sei metri, illumina il grande soggiorno.
Due gli ingressi, coperti dal forte sbalzo di una pensilina in muratura: uno privato per la residenza, un secondo aperto al pubblico per l'attività professionale della dottoressa Torriglia. Da questo si accede all'ambulatorio medico, con sala di attesa e studio biblioteca che funge da filtro con l'ampia abitazione privata. Un secondo alloggio, più piccolo, si sviluppa al primo piano e gode di una porzione di terrazzo a giardino, prolungamento all'aperto dello spazio del soggiorno con cucina.
I diversi momenti della giornata e le molteplici esigenze e attitudini del nucleo familiare trovano ulteriore compensazione negli spazi del piano seminterrato, con taverna, lavanderia e servizi accessori, un ampio locale per la ricreazione e l'autorimessa.
L'opera di Casati coinvolge anche gli interni, con lo studio dei colori alle pareti e soluzioni di arredamento disegnate su misura. Nei diversi ambienti la partecipazione della luce naturale è totale non solo attraverso ampie finestrature, ma anche per la presenza di cavedi e percorsi vetrati che orientano lo sguardo, di volta in volta verso il giardino o verso il cielo. Una compenetrazione continua tra interno ed esterno, culminante in copertura, di fatto prolungamento vivibile della signorile dimora.

Notizie storiche

Per i committenti Torriglia l'architetto Carlo Casati progettò sul finire degli anni Sessanta la villa di Seregno, in pieno centro storico. Il lotto di dimensioni contenute e l'area circostante già edificata, per lo più con alti edifici condominiali, non costituivano condizioni favorevoli per la realizzazione di una abitazione di carattere signorile.
Ma l'esperienza e la sensibilità del progettista ben presto entrarono in sintonia con le esigenze espresse dal committente, orientate ad una dimora comoda, ariosa ed aperta all'intrattenimento degli ospiti, circondata da giardino alberato e con un orticello discosto per coltivare momenti di serena tranquillità; poi locali studio e di ricevimento indipendenti per l'attività professionale - la signora Torriglia è medico - e una autorimessa, opportunamente dislocata.
Agli iniziali desideri si accompagnarono quindi affinamenti e precisazioni delle idee che Casati fece proprie, esaltandole nell'esecuzione dell'incarico. Così il proposito di identificare al massimo lo spazio della villa come fosse immersa in una realtà suburbana, annullando o, almeno, stemperando l'incombenza degli anonimi palazzi circostanti, portò l'architetto a proporre un edificio basso, allargandone la sagoma quanto più possibile nel lotto e proponendo la copertura piana a terrazza, praticabile come un giardino pensile.
L'arretramento di mezzo metro della facciata principale dal limite della strada fu pensato dal progettista per allestire una gradevole linea verde con aiuola fiorita; l'intenzione manifesta era anche quella di proteggere in maniera discreta le lisce murature intonacate da distratti e malintenzionati. Forse a lungo il risultato premiò le migliori intenzioni, ma tant'è, "oggi i tempi sono cambiati", e le belle murature ora si vedono maldestramente arricchite dalle consuete "tag" di vernice spray.
Al di là di questo marginale aspetto, la villa mantiene intatta la vitalità con cui fu pensata, certo rafforzata dalla rigogliosa crescita delle alberature che, attraverso alcuni particolari scorci, restituiscono pienamente realizzato uno dei pensieri cardini del progettista, che mai ha voluto rinunciare alla sua architettura fatta anche e soprattutto di natura.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Riferimenti bibliografici

Casati C., Sognare in pietra, Firenze 1991, pp. 35-69

Casati C., Architettura sulle autostrade, edifici per mostre, chiese, ville, case nel verde. Nuovi simboli e vecchie eredita vissute nell'oggi, Milano 1980, pp. 118-151

Fonti e Documenti

Archivio Carlo Casati, TOS - villa Torriglia

Percorsi tematici:

Collegamenti

  • Descrizione archivistica: TOS - VILLA TORRIGLIA ([1969 novembre 20] - [1983 settembre 27])
    Unità compresa in: Casati Carlo (1943 - 2004), Professione, Progetti, Committenza privata, Edilizia residenziale privata. Conservatore: Studio Casati (Milano, MI).

Credits

Compilazione: Bertasa, Anna (2006)

Aggiornamento: Garnerone, Daniele (2007)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

Fotografie: Garnerone, Daniele

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).