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Padiglione degli uccelli di Palazzo Arese Borromeo
Cesano Maderno (MB)
Indirizzo: Via Giuseppe Garibaldi (Nel centro abitato, isolato) - Cesano Maderno (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: padiglione
Configurazione strutturale: Edificio a pianta quadrata elevato su un piano a doppia altezza, costituito da muratura continua in laterizio, con colonne lapidee, solaio su travatura di legno, copertura a tetto semplice su capriate a padiglione con manto di tegole a coppo di laterizio.
Epoca di costruzione: terzo quarto sec. XVII
Autori: Castelli, Francesco Maria, progetto
Descrizione
Il palazzo di Cesano Maderno che prese forma nel Seicento arrivò a eguagliare i fasti dei palazzi della campagna romana, com'è ricordato dal letterato Gregorio Leti con i rimandi alle ville di Tivoli e di Frascati e a quell'imperante approccio progettuale alla costruzione di parchi e giardini con il concorso di manufatti edilizi inseriti nel verde. Componente naturale e artificiale si completano dunque nel reciproco rapporto come elementi progettati di uno spazio unitario, architettonicamente concluso entro un sistema di relazioni e di riferimenti all'antichità volte ad affermare il potere e l'autorità non solo economica ma anche culturale.
Corollario del sistema che evoca l'età classica sono le numerose sculture e le architetture a padiglione, a tempietto e a portale collocate all'interno del parco e ai bordi, secondo uno schema teso a sottolineare scorci e visioni prospettiche tra gli accessi, i percorsi e i parterre.
L'esempio è tra i più significativi tra quanti hanno resistito al passare dei secoli e, pur avendo attraversato un lungo periodo di oblio, negli anni Novanta è tornato a nuova vitalità.
Fiancheggiato dalla lunghissima quinta alberata di pioppi cipressini, impiantata a seguito della recente sistemazione del giardino, è il percorso sul quale si eleva il Padiglione della voliera, o Uccelliera, pressoché centrale lungo il lato settentrionale, in asse con il percorso trasversale che corrispondeva al limite seicentesco del parterre organizzato ad aiuole quadrangolari.
L'edificio a pianta quadrata ed equilibrate proporzioni si eleva a doppia altezza con la conclusione di una copertura a padiglione, al di sotto della quale è la travatura di un solaio ligneo. Monumentale la facciata rivolta al parco, una soluzione architettonica a serliana con colonne ioniche su basamento, mentre nella muratura sul fianco e sul retro si aprono grandi lunette.
Echi della tradizione manierista, che rimandano ai fastosi casi romani delle Uccellerie di Palazzo Farnese sul colle Palatino e di Palazzo Medici sul Pincio, sono qui presenti e trasfigurati nel solco monumentale dell'architettura, celebrata manifestazione di gigantismo per uno spazio pertinenziale certo ludico ma, non di meno, affine alle necessità di approvvigionamento per una mensa ricca di selvaggina da penna e piccoli uccelli.
L'ambiente interno, ora alquanto spoglio, rivela evidenti tracce di affreschi alle pareti e alle unghiature voltate, rappresentazioni in tema di volatili in ambientazioni boscherecce.
Non mancano gli anfratti ricavati nelle murature, per lo più nelle parti alte, discrete sistemazioni per la nidificazione dei pennuti che qui trovavano rifugio.
Notizie storiche
Secoli di storia hanno costruito l'inscindibile rapporto tra il luogo di Cesano Maderno e le famiglie Arese e Borromeo Arese, con proprietà terriere acquisite sin dai primi anni del XVI secolo e sancite nel 1537 con la registrazione di una "casa con orto". L'anno successivo, Bartolomeo Arese (1508-1562) è nominato cofeudatario della Pieve di Seveso, acquisendone il controllo assieme ad Antonio Carcassola.
La prima dimora localizzata in prossimità del torrente Seveso verso il confine settentrionale del Comune, verosimilmente contenuta in dimensioni, è divenuta per merito di Bartolomeo III Arese il mirabile palazzo al centro del sistema urbanistico di Cesano Maderno.
Compendio della monumentale organizzazione del palazzo è il vasto giardino, la cui genesi progettuale è attribuita a Francesco Maria Castelli da Castel San Pietro, uomo di fiducia della famiglia Borromeo.
Alla costituzione del casato Borromeo Arese, con Carlo IV, furono avviate opere di ampliamento e riorganizzazione del giardino, le cui nuove dimensioni, pressoché raddoppiate, sono rilevate nelle mappe Carlo VI del 1722, con la rappresentazione a ricca articolazione di aiuole e parterre nella parte immediatamente a est del palazzo, sino al muro di cinta allineato al Padiglione degli uccelli, mentre l'estensione raggiunge il bordo più lontano, dove si trovano il maestoso portale del Serraglio e il Tempietto del Fauno.
Col tracciamento della roggia Borromea, nella seconda metà del Seicento Carlo IV Borromeo Arese amplificò gli effetti derivati dal nuovo apporto idrico. Accanto alla più florida produzione d'erbe dei prati e al movimento della macina di un mulino, le acque condotte ben asservivano al compito di attrezzare il giardino con freschi scrosci di fontane, vasche e ruscelli, in un complesso scenografico che vedeva partecipi con reciproca valenza sia l'architettura del palazzo sia lo spazio verde organizzato con schema assiale tra vialetti, aiuole e alberi a filare a sottolineare lunghe prospettive.
Impegnato nella riorganizzazione delle pertinenze del palazzo, Francesco Maria Castelli progettò il Padiglione della voliera o Uccelliera, attestato lungo il bordo settentrionale del parco al limite della muratura, parzialmente demolita da Carlo IV, che ne mantenne i quattro cancelli di attraversamento, e smantellata completamente alla metà del Settecento da Renato III Borromeo Arese con la nuova sistemazione del parco.
Uso attuale: intero bene: pertinenza del palazzo
Uso storico: intero bene: uccelliera
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: l'accessibilità è completa.
Cesano Maderno, principali collegamenti:
trasporto privato su strada:
S.S. 35 dei Giovi (Genova-Milano.Como-Chiasso);
superstrada Milano-Lentate sul Seveso, uscita Cesano Maderno;
S.S. 527 Monza-Saronno-Busto Arsizio;
trasporto pubblico su ferrovia e strada:
linea FNM Milano-Seveso-Asso Ferrovie Nord Milano (FNME), stazione di Cesano Maderno;
autobus Brianza trasporti e Linea Air pullman:
linea H 309 Meda - Cesano Maderno - Saronno;
linea z251 Desio (FS) - Bovisio Masciago - Varedo - Senago - Limbiate - Cesano Maderno (FNM);
linea z240 Desio (FS) - Cesano Maderno - Limbiate - Senago - Varedo - Bovisio Masciago - Desio (FS).
Riferimenti bibliografici
Boldrini S., Mauri C., Napoletano M., Rebosio M., Santambrogio D., Quaderni di Palazzo Arese Borromeo, L'Uccelliera, Associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo, Cesano Maderno 2011, Monografie 3, p. 52
Bagatti Valsecchi P.F./ Cito Filomarino A.M./ Süss F., Ville della Brianza/ Lombardia 6, SISAR, Milano 1978
Associazione Amici del Palazzo e Parco Borromeo Arese, Palazzo Borromeo Arese/ Cesano Maderno, Comune di Cesano Maderno, Assessorato alla Cultura 1996
Gatti Perer M. L. (a cura di), Il Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, ISAL, Milano 1999
Spiriti A., Palazzo Borromeo Arese a Cesano Maderno, ISAL, Milano 2000
Azzi Visentini M./ Cassanelli R./ Langè S./ Malovini C., Ville di delizia nella provincia di Milano, Milano 2003
Mauri M./ Ronzoni D.F., Ville della Brianza, Bellavite, Missaglia 2003
Ronzoni D. F., Magni K.,, La ghiacciaia di palazzo Arese Borromeo, Bellavite, Missaglia 2006
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (2011)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3o190-00018/
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