Palazzo Via Cavour, 5
Vimercate (MB)
Indirizzo: Via Cavour, 5 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Vimercate (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: L'edificio presenta una pianta a corte e fa parte della cortina edilizia che da su via Cavour. Ha due piani (terra, primo). La facciata principale è rivolta su via Cavour. E' presente una corte interna sulla quale si affaccia un caratteristico prospetto con portico a tre campate ad archi tutto sesto.La copertura è a padiglione con manto in tegole a coppo in laterizio.
Epoca di costruzione: sec. XVIII - sec. XIX
Descrizione
A Vimercate la via Cavour, antico decumano, costituisce tutt'oggi l'asse di riferimento della porzione più unitaria del nucleo storico della cittadina, sostanzialmente conservato pur a fronte delle trasformazioni e degli adattamenti succedutesi nel corso della seconda metà del Novecento.
Dalla sequenza quasi ininterrotta di edifici a cortina emergono prospetti costituitisi in epoche diverse, generalmente di rilievo storico e artistico quand'anche si tratti di nuclei o aggregati all'interno del tessuto edificato "minore".
Qui rimangono non marginali testimonianze architettoniche dell'epoca medioevale: degno di nota in particolare - oltre al nucleo aggregato a corte multipla in prossimità del Ponte di San Rocco - è il blocco a corte corrispondente al civico 5 della via, poco oltre la platea di piazza Roma.
Si tratta in questo caso di un edificio, aggregato ad altri fabbricati in un sistema isolato di corti interne, attestato sul lato a nord dell'asse stradale con una bassa cortina a due piani. Se il prospetto principale conserva una misurata valenza architettonica nell'alternato disporsi al piede di aperture di vetrine commerciali - ad arco ribassato - e di finestre di abitazioni al primo piano, è nella corte interna, cui si accede per il tramite di un androne carraio, che si trovano quegli elementi compositivi maggiormente degni di nota. Si tratta di un portico a tre arcate a tutto sesto in muratura di laterizio, sorrette al centro da due colonne di pietra a fusto liscio e, a lato, da due semicolonne in laterizio.
Il sistema, poggiante su un gradone basamentale, presenta dettagli di pregevole fattura, messi in rilievo dal recente restauro: così emergono i due capitelli centrali che rimandano all'ordine corinzio, scolpiti a motivi di foglie, sormontati dall'abaco su cui si impostano due arcate a ghiera di mattoni.
A lato, le due restanti arcate poggiano su due semicolonne emergenti dalla muratura d'ambito, con echino in pietra e ripresa di laterizio in corrispondenza dell'abaco, anch'essi per la metà inglobati nella muratura.
Elementi costruttivi medioevali salvaguardati all'interno di un cortile che non concede altri brani di architettura da sottolineare, nel contesto di un nucleo trasformato da interventi di ristrutturazione già datati.
Notizie storiche
Nella Vicus Mercati romana il decumanus attraversava il castrum - asse est-ovest - lungo la direttrice che da Mediolanum, passando per Modicia, portava alle terre oltre Adda, ed in particolare al guado della fortificata Trezzo, consolidando la presenza della comunità nella trama dei percorsi mercantili.
Opposto al Ponte di San Rocco che scavalca il torrente Molgora con le arcate del III secolo d. C, in epoca medioevale rafforzato nelle forme della Porta de Moriano, era il foro su cui innestava il cardo, ai cui estremi corrispondevano la Porta di San Damiano, a nord e, all'opposto, la Porta de Burgo.
L'area corrispondente al foro è divenuta la centrale piazza Roma, dalla quale si diparte in direzione est l'attuale via Cavour, dapprima rettilinea per poi piegare sensibilmente in prossimità dell'alveo fluviale. Costituita attorno ad un tessuto edificato a cortina su strada e cortili interni, la via presenta ancora oggi la trama insediativa consolidatasi in epoca medioevale, quando il borgo fu posto a capo del governo amministrativo e giudiziario del Contado della Martesana, esteso su un vasto territorio che comprendeva 12 pievi.
Con la grandiosa opera di censimento delle proprietà fondiarie del Ducato di Milano, svoltasi sotto il dominio austriaco nel corso di quasi mezzo secolo, tra il 1718 al 1760, si giunse alla perfetta conoscenza dello stato del territorio. La complessa trasposizione dei dati nel disegno delle mappe e nei relativi registri immobiliari, derivata dai minuziosi rilievi condotti per la massima parte tra il 1721 e il 1723, e non marginali cause politiche, ha consentito l'entrata in vigore del catasto nel 1760, sotto il governo dell'Imperatrice Maria Teresa.
Nettamente evidenziato nelle mappe di campagna di Vimercate, il nucleo edilizio corrispondente oggi al civico 5 di via Cavour è individuato come un aggregato a C, cui è assegnato il numero particellare 778, riconosciuto come possessione Seccoborella con la specifica di "Casa d'affitto ad uso osteria" con l'annesso orto al n° 378, localizzato sul lato opposto della strada.
L'isolato mantiene l'impianto della centuriazione romana, un rettangolo alquanto regolare di 60 metri per 30, delimitato a nord dalla contrada delle Carceri, a est dalla contrada della Pretura, dalla corsia di Ponte San Rocco (a sud, l'attuale via Cavour) e dalla corsia - o piazza - del Mercato a ovest.
Nel corso dell'Ottocento l'isolato consolidò la forma giunta sino ad oggi, derivata dalla suddivisione del nucleo in proprietà diverse. La cartografia catastale del regno Lombardo Veneto rileva al 1855 un sistema di tre corti, delimitate da edifici a cortina su strada con androni e passi carrai di distribuzione.
L'aggregato ha attraversato il Novecento mantenendo la destinazione abitativa e commerciale; al fisiologico decadimento strutturale si è posto argine con un generale intervento di risanamento messo in opera alla fine del secolo.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Accessibilità: In auto da Milano:
Seguire le indicazioni per Lecco/Tangenziale Nord/Tangenziale Est/Usmate Velate/Venezia/A52/A4/A51/E64/E70 ed entra in A51/Tangenziale Est
Prendere l'uscita 19-Vimercate Sud verso Via Bergamo/SP2
Da Milano: Dalle stazioni Fs di Porta Garibaldi e Centrale, treni in direzione Carnate, Bergamo o Lecco (sempre via Carnate). Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320
MM2 (metropolitana linea 2 verde) fino al capolinea di Cologno Nord. Da lì, autobus NET linea Z322 (Cologno Nord - Trezzo sull'Adda) o Z323 (Cologno Nord - Vimercate).
Da Lecco: Treni Fs in direzione Milano. Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320
Da Bergamo e da Brescia: Treni Fs in direzione Milano, via Carnate. Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320
Da Monza e da altre località: consultare il sito www.trasporti.regione.lombardia.it
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.nordesttrasporti.it
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Bresil, Roberto (2009); Vicini, Emanuele (2009)
Aggiornamento: Garnerone, Daniele (2010)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Bresil, Roberto; Vicini, Emanuele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3o290-00024/
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