Fondazione il Vittoriale degli Italiani - complesso
Gardone Riviera (BS)
Indirizzo: Strada del Vittoriale (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Gardone Riviera (BS)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Il bene complesso si compone di: Prioria, Cortile degli Schiavoni e Portico del Parente, Giardini, Auditorium, Mausoleo, Teatro, Esedra, Giardino della Prioria, Accesso-Biglietteria. Le strutture verticali sono in muratura, le copertura con orditura in legno e manto in coppi
Epoca di costruzione: sec. XX
Autori: Maroni, Gian Carlo, costruzione
Comprende
Descrizione
Il Vittoriale, cittadella del poeta-soldato D'Annunzio, accoglie il visitatore con la scritta "Io ho quel che ho donato" incisa sul frontone dell'ingresso, memoria dell'atto di donazione del complesso allo Stato italiano, firmato nel 1930. Il portale di ingresso, a due arcate, conduce, attraverso vie e piazze, da una parte al Casseretto, alla Villa Mirabella e al Teatro eretto tra il 1934 e il 1953, mentre dall'altra alla Prioria ed allo Schifamondo. Il teatro chiamato da D'Annunzio il "Parlaggio" e secondo l'architetto Marcello Piacentini (1881-1960) "fuoco di tutta la composizione del Vittoriale", è il risultato dello studio condotto sugli anfiteatri greci dall'architetto Gian Carlo Maroni e dallo scultore Renato Brozzi (1885-1963) che nel 1933 visitano Pompei. Proseguendo dall'ingresso oltre l'Esedra, nel cui tempietto delle memorie erano contenute le spoglie del poeta fino al 1963, si accede alla Piazzetta Dalmata, su cui si affaccia la Prioria, primo nucleo della casa di abitazione di D'Annunzio dal 1921 fino alla sua morte avvenuta nel 1938. La Prioria, frutto della trasformazione della Villa Cargnaccio appartenuta all'illustre studioso tedesco Heinrich Thode, è affiancata sulla destra dallo Schifamondo, la cui costruzione inizia nel 1926 ma che non venne mai ultimata; nell'edificio dovevano trovare spazio, oltre all'abitazione del poeta, anche un museo di guerra, sale per mostre e conferenze e concerti. Attualmente la sua cupola contiene, sospeso, l'aereo SVA 10 con cui D'Annunzio il 9 agosto 1918 vola da San Pelagio a Vienna per lanciare volantini annuncianti la vittoria. A nord del complesso è collocata in posizione suggestiva la prua della nave Puglia, donata a D'Annunzio dalla Marina Militare nel 1925 per onorare le sue imprese.
Notizie storiche
Il 18 gennaio 1921 D'Annunzio rientra da Venezia, chiude l'esperienza della guerra ed affitta Villa Cargnacco, detta La Calonica, sul lago di Garda, un bene confiscato a Heinrich Thode, illustre studioso tedesco. Quello che doveva essere un rifugio passeggero, il 31 ottobre 1921, con la firma del contratto, diventa la dimora di sua proprietà comprendente una casa colonica, la casa del giardiniere, i giardini, un frutteto ed un uliveto. Dal 1922 al 1935 il poeta acquista il frantoio - che in seguito sarà abbattuto per permettere la costruzione dello Schifamondo, Villa Mirabella con il rustico adiacente e la torre darsena. "Chiedo a te l'ossatura architettonica, ma mi riserbo l'addobbo" dirà nel 1922 all'architetto locale Gian Carlo Maroni (1893-1952), incaricato di stendere i disegni per il completo rifacimento della proprietà. La ristrutturazione degli edifici e degli spazi esterni comincia subito e prosegue fino al 1950, anche dopo la morte del poeta, dando vita al monumento genuinamente "nazionale" del Vittoriale. Nel 1930 il Vittoriale, non ancora concluso, è donato allo Stato. Nell'atto si può leggere "... m'ardisco di offrire al popolo italiano tutto quello che mi rimane, e tutto quel che da oggi io sia per acquistare e per aumentare con il mio rinnovato lavoro ...". Un anno prima della morte del poeta, nel 1937, il Vittoriale diventa Fondazione e dal 1963 nel mausoleo è custodita la salma di D'Annunzio. Dal 1975 la dimora è aperta al pubblico.
Uso attuale: intero bene: museo
Uso storico: intero bene: casa
Condizione giuridica: proprietà privata
Accessibilità: apertura: dal 01/04 al 30/09 dalle 8.30 alle 20.00, dal 01/10 al 31/03 dalle 9.00 alle 17.00
Come raggiungere il bene:
Treno: Brescia - Dedenzano
Autostrada: A4 uscita Desenzano
Credits
Compilazione: Gaioni, Valentina (2003); Trombini, Lara (2003)
Aggiornamento: Trombini, Lara (2014)
Descrizione e notizie storiche: Trombini, Lara
Fotografie: Trombini, Lara
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BS200-00010/
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