Compreso in: Chiesa di S. Alessandro - complesso, Brescia (BS)
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Chiesa di S. Alessandro
Brescia (BS)
Indirizzo: Piazza Sant'Alessandro (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Brescia (BS)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: La chiesa di S. Alessandro ha la facciata principale divisa in due ordini. In quello inferiore presenta un ingresso centrale con coronamento semicircolare, in asse con la finestra rettangolare posta nell'ordine superiore. I due ordini sono scanditi da due coppie di colonne corinzie su cui poggiano l'architrave e il timpano triangolare con profilo dentellato. L'interno è a pianta longitudinale con quattro altari per lato inseriti in quattro cappelle. La navata unica è coperta da una volta a botte che si interrompe in corrispondenza dell'altare maggiore, su cui insiste un'ampia cupola
Epoca di costruzione: sec. V - sec. XVIII
Autori: Melchiotti, Carlo, progetto; Donegani, Giovanni, progetto; Rissi, Girolamo, decorazione; Gambara, Lattanzio, decorazione; Bellini, Jacopo, decorazione
Descrizione
La chiesa di S. Alessandro è ubicata nella piazzetta omonima posta a circa metà di corso Cavour. La facciata attuale è progettata dall'architetto Carlo Melchiotti tra il 1894 e il 1903, che recupera il progetto originale di Giovanni Donegani (Brescia, 1753-1813), mai realizzato per mancanza di fondi. Divisa in due ordini, presenta un sobrio ingresso centrale con coronamento semicircolare, in asse con la finestra rettangolare posta nell'ordine superiore, entrambi scanditi da due coppie di colonne corinzie che poggiano su alti stilobati. Su di esse poggiano l'architrave e il timpano triangolare con profilo dentellato, movimentato da margini esterni aggettanti. L'interno presenta una pianta longitudinale progettata dallo stesso Donegani in stile classicheggiante, con quattro altari per lato inseriti entro cappelle. La navata unica è coperta da una volta a botte che si interrompe in corrispondenza dell'altare maggiore, su cui insiste un'ampia cupola. Pur essendo stata privata nel tempo e soprattutto durante i lavori compiuti nel XVIII secolo di gran parte dei suoi tesori, la chiesa ospita un cospicuo nucleo di opere di particolare valore storico e artistico, tra cui numerose tele del bresciano Girolamo Rissi (1547-1614 ca.), un Ecce homo di Lattanzio Gambara (1563) e due statue della Fede e della Carità scolpite da Antonio Calegari. Queste abbelliscono l'altare marmoreo proveniente dalla chiesa di S. Giulia in città, venduto alla chiesa di S. Alessandro nel 1804. Il primo altare a destra ospita l'opera ritenuta più preziosa: la pala dell'Annunciazione attribuita al veneziano Jacopo Bellini (1444), significativo esempio del passaggio dal gusto tardo gotico a quello del primo Rinascimento.
Notizie storiche
Probabilmente fondata dal vescovo bresciano Gaudioso nella prima metà del V sec. d.C., la chiesa viene eletta canonica nel 1136 e ricostruita con l'annesso convento nel primo quarto del Quattrocento dalla Congregazione dei Servi di Maria. Nel 1466 il nuovo edificio è consacrato dal vescovo Domenico de Dominicis, che aggiunge all'originaria titolazione di S. Alessandro quella a Maria Vergine. Nel secolo successivo i Servi di Maria commissionano al pittore bresciano Lattanzio Gambara, genero di Gerolamo Romanino, un ciclo di affreschi dedicato alle storie della Vergine, Mosè, Aronne e Melchisedec, purtroppo perduti durante i lavori di ampliamento avvenuti nel Settecento, insieme al ciclo il Camillo Rama (1628) raffigurante episodi della vita di Maria e al polittico della Natività di Romanino (1525), oggi alla National Gallery di Londra. La tela con S. Rocco (1545 ca.) di Alessandro Bonvicino detto il Moretto è invece oggi conservata a Budapest. Colpito duramente dall'esplosione della polveriera di S. Nazaro nel 1769, il tempio è oggetto di un importante intervento di ricostruzione progettato dall'architetto bresciano Giovanni Donegani (1753-1813), che oltre la chiesa interessa lo spazio antistante dove, demolita la casa della famiglia Avogadro Fenaroli, viene predisposta l'attuale piazzetta, impreziosita dalla fontana a forma di valva di conchiglia, ideata dallo stesso Donegani (1787). Nel 1797, nell'ambito delle soppressioni monastiche, viene soppressa anche la Congregazione dei Servi di Maria e con essa il convento, poi destinato ad arsenale e ospedale militare. Durante il bombardamento aereo del 1945 i due chiostri annessi al convento vengono distrutti e al loro posto negli anni Sessanta è costruito il moderno Condominio S. Alessandro.
Uso attuale: chiesa: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: apertura:
tutti i giorni 8-11 e 15-17
Credits
Compilazione: Tognazzi, Giuseppe (2005)
Aggiornamento: Trombini, Lara (2014)
Descrizione e notizie storiche: Trombini, Lara
Fotografie: Trombini, Lara
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BS270-00045/
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