Chiesa di S. Maria degli Angeli
Gardone Val Trompia (BS)
Indirizzo: Via San Francesco d'Assisi (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Convento, Gardone Val Trompia (BS)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Pianta a navata unica con tetto a capanna, e travature a vista, sorretto da archi traversi a sesto acuto. Fianco settentrionale a tre cappelle con absidi poligonali
Epoca di costruzione: sec. XVI - sec. XVIII
Descrizione
La basilica risulta costruita su un progetto omogeneo, concepito in ampliamento di un piccola struttura originaria eretta dopo il 1442, nonché conforme a quello di altri edifici sorti negli stessi anni (1485-1495) per volontà dell'Ordine dei Frati Minori. La pianta a navata unica con tetto a capanna, archi traversi a sesto acuto e travi a vista, si allarga sul fianco settentrionale in tre cappelle con absidi poligonali.
Lo spazio interno presenta un'estesa decorazione ad affresco, riferibile al primo quarto del XVI secolo, che rimanda ad episodi della vita di Maria, di Cristo e dei discepoli dell'Osservanza, a testimonianza dell'adesione degli artisti ad un programma iconografico dettato dall'ordine religioso. Tra tutte le scene dipinte, si distingue la Vergine degli Angeli (1502), probabilmente eseguita dal bresciano Floriano Ferramola, autore anche di due figure che ritraggono S. Bernardino da Siena: la più antica affrescata su un pilastro tra le cappelle (1506 circa) e la più recente sulla parete meridionale della navata (1513).
Sul lato sinistro, la prima cappella è detta "del Crocifisso", per il bellissimo crocifisso ligneo attribuito allo scultore clarense Clemente Tortelli (attivo a Gardone V.T. tra il 1533 e il 1539), al quale fanno da sfondo cinque lunette affrescate che celebrano la Nascita e la Passione di Cristo. La seconda presenta solo due affreschi, la Natività di Cristo e una santa martire, quest'ultima firmata e datata "Joseph de Brixia 1514" . La terza ed ultima cappella, oggi detta "del Cristo purgante", custodisce un grande affresco, databile al 1513 ca., che mostra nel registro superiore la Madonna in gloria con Gesù Bambino e i SS. Rocco e Sebastiano, e in quello inferiore, i SS. Ivo di Bretagna, Antonio di Padova e Antonio abate.
Notizie storiche
Il 20 aprile 1442 Giacomo Avogadro, feudatario di Zanano, offre a S. Bernardino da Siena e all'ordine dei Minori Osservanti, un appezzamento di terra in Val Cavrera per buona parte destinato alla costruzione del convento e della chiesa "chiamata La Madonna degli Angeli". Il convento prende corpo nel 1528 grazie al legato Parolari, con il quale si provvede ad avviare interventi nella sagrestia, nelle cappelle e nelle celle; risalgono invece alla seconda metà del secolo la costruzione delle ali porticate del complesso, che delimitano il chiostro minore, e l'elevazione di un piano dell'ala est del convento. I lavori di adeguamento all'interno della basilica proseguono fino al Settecento, epoca durante la quale si delinea l'aspetto attuale. Nel 1805, in seguito alla crisi degli stati di antico regime e alla Rivoluzione francese, i frati sono allontananti dal convento e la chiesa spogliata dei suoi beni, tra cui il polittico dipinto da Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, smembrato tra il 1808 e 1812 tra Brera e il Louvre. Rimasti di proprietà comunale durante il Regno lombardo veneto (1815-1859), i locali del convento vengono adibiti nel 1855 a ricovero degli abitanti colpiti da malattie infettive fino all'alienazione nel 1904. Divenuto spazio abitativo per numerose famiglie, nel 1912 il complesso è dichiarato monumento nazionale. Dal 2008 il Convento ospita il Sistema dei Beni Culturali e Ambientali della Valle Trompia (Sibca), mentre la chiesa conferma tutt'oggi la propria funzione religiosa.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: Solo dall'esterno.
Credits
Compilazione: Trombini, Lara (2005)
Aggiornamento: Morandini, Lucia (2014)
Descrizione e notizie storiche: Morandini, Lucia
Fotografie: Comunità Montana Valle Trompia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BS290-00231/
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