Palazzo Salvadego Molin
Brescia (BS)
Indirizzo: Via Dante 17 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Brescia (BS)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Si tratta di uno dei più grandiosi palazzi privati di Brescia. Si affaccia col suo fronte monumentale su via Dante ed è articolato attorno a più corti con un giardino nella parte sud. Al suo interno si conserva un ciclo di affreschi unico nel suo genere, attribuito al Moretto, che copre interamente una saletta, detta appunto Saletta delle nobili dame o del Moretto decorata interamente, sia nelle pareti che nella volta e nei costoloni, celebrata per la sua magnificenza fin dall'anno della sua esecuzione
Epoca di costruzione: sec. XV - sec. XVIII
Autori: Bonvicino, Alessandro, detto il Moretto, decorazione; Marchetti, Giovan Battista, rifacimento
Descrizione
Affacciato su via Dante, a pochi passi dalle centralissime piazze della Vittoria e della Loggia, si erge palazzo Salvadego. Celebrato come la più fastosa e monumentale dimora nobiliare bresciana, l'edificio ha subito gravissimi danni durante i bombardamenti del 1945, perdendo gran parte del suo originario splendore. L'attuale facciata, ottocentesca, con portale bugnato centrale, rappresenta solo una parte dell'originario prospetto. Questo prevedeva un secondo portale d'accesso simmetrico che, mediante un sontuoso atrio andato perduto, immetteva nel nucleo più antico della dimora, una monumentale corte porticata sui quattro lati, di cui se ne conservano due. In essi si apprezza il tema dell'arco su pilastro incorniciato da semicolonne, ripetuto su due piani, mentre il terzo è segnato solo da paraste. Di grande risalto plastico è la facciata settecentesca verso il giardino, scandita da coppie di semicolonne giganti su alti piedistalli, che inquadrano finestre con eleganti balconcini in ferro battuto. Gli interni conservano episodi pittorici tra i più significativi del panorama lombardo: la celebre sala cinquecentesca delle Dame, opera del Moretto, interamente decorata, con ritratti di otto donne su sfondi di paesaggio. Della sontuosa campagna decorativa del '700 sopravvivono i soffitti di nove stanze dipinte da Carlo Innocenzo Carloni, tra cui La Verità scoperta dal Tempo e L'Aurora con il carro del Sole, e due sale decorate da Francesco Fontebasso e Girolamo Mengozzi Colonna, dove spiccano le Storie di Zenobia e Aureliano.
Notizie storiche
Palazzo Salvadego, già Martinengo di Padernello, ha avuto una lunga vicenda costruttiva, tanto da essere ribattezzato "palazzo della Fabbrica". Il primo nucleo, le ali sud-est dell'impianto porticato, fu costruito a cavallo tra XIV e XVI secolo, e se ne conserva traccia all'interno in una piccola finestra. Tra il 1539 e il 1543 Girolamo Martinengo ampliò e rinnovò il palazzo in vista delle nozze con la contessa Eleonora Gonzaga. In quest'occasione fu costruito il nucleo porticato a due piani e il Moretto decorò la Sala delle dame. Tra il 1720 e il 1730, Girolamo Silvio Martinengo promosse una riforma radicale dell'edificio. Egli affidò all'architetto Giovan Battista Marchetti l'innalzamento del terzo piano del palazzo, l'ampliamento della dimora a ovest con l'aggiunta di due cortili minori e la creazione di un imperioso scalone d'onore. Al figlio Antonio Marchetti, si deve il prospetto sul giardino, l'atrio e un progetto di rinnovo della facciata, realizzato solo nell'800. Sempre Gerolamo Silvio coinvolse verso il 1750 i pittori Carlo Innocenzo Carloni, Francesco Fontebasso e Gerolamo Mengozzi Colonna. Essi realizzarono le decorazioni degli appartamenti, dello scalone e delle gallerie, in gran parte andate perse coi bombardamenti del 1945. Le bombe sventrarono l'edificio distruggendo parte della facciata, due lati del cortile d'onore, l'atrio, lo scalone e i cortili minori. Le ricostruzioni nel dopoguerra non hanno rispettato la struttura originaria. L'edificio è oggi sede del circolo Al Teatro.
Uso attuale: circolo privato del Teatro; abitazione; uffici
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Credits
Compilazione: Morandini, Lucia (2007)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BS400-00380/
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