Chiesa di S. Clemente

Brescia (BS)

Indirizzo: Vicolo S. Clemente (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Brescia (BS)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: La facciata, esito del rifacimento neoclassico dell'architetto Rodolfo Vantini, presenta un protiro centrale con ingresso e lunetta affrescata. L'interno è a pianta longitudinale, a navata unica, coperta con volta a botte, lungo la quale si aprono quattro lunette. Sotto la cornice corrono fregi neoclassici a chiaroscuro che sormontano 14 medaglioni dipinti a monocromo su fondo oro con le stazioni della Via Crucis

Epoca di costruzione: sec. X - sec. XIX

Autori: Vantini, Rodolfo, rifacimento; Calegari, Antonio, decorazione

Descrizione

La chiesa di S. Clemente è ubicata in pieno centro cittadino nel vicolo omonimo, a poca distanza da piazza del Foro. L'aspetto attuale della facciata è in gran parte esito del rifacimento neoclassico operato tra il 1836 e il 1839 dall'architetto bresciano Rodolfo Vantini (1792-1856), al quale si deve la trasformazione delle due originali aperture circolari ai lati dell'ingresso in alte finestre rettangolari centinate e del rosone centrale in un ampio lunettone. Dell'architettura rinascimentale originaria resta tuttavia l'evidente protiro, sotto il quale, in corrispondenza della lunetta dell'ingresso, si leggono a fatica i resti di un affresco che raffigura verosimilmente S. Clemente affiancato da S. Fiorano e da un monaco domenicano in atto di offrirgli il modellino della chiesa. L'interno a pianta longitudinale e navata unica mostra l'evidente impronta dell'intervento di Vantini. L'originale soffitto con tavelle in cotto decorato viene infatti in quell'occasione coperto con una volta a botte lungo la quale si aprono quattro lunette. Sotto la cornice corrono alcuni fregi neoclassici a chiaroscuro che sormontano 14 medaglioni dipinti a monocromo su fondo oro con le stazioni della Via Ccucis. L'intervento pittorico diretto da Vantini ha irrimediabilmente compromesso gli affreschi cinquecenteschi che le fonti ricordano sulle pareti della navata, compresi quelli nell'abside attribuiti a Lattanzio Gambara, genero di Gerolamo Romanino. La chiesa si offre tuttavia ancora oggi come una ricca pinacoteca in cui è possibile ammirare numerose tele eseguite da Alessandro Bonvicino detto il Moretto (1548 ca.) e il Cristo risorto tra santi, opera tarda di Romanino.

Notizie storiche

La costruzione della chiesa risale alla fine del primo millennio, sebbene ben poco sia sopravvissuto dell'originaria architettura altomedievale. Modifiche ed ampliamenti risalgono al secondo decennio del Cinquecento, allorché i monaci domenicani, trasferitisi dal monastero di S. Fiorano sui Ronchi di Brescia, comprano alcuni terreni per erigere la loro nuova dimora. L'ampliamento dell'edificio può ritenersi ultimato nel 1583, mentre la costruzione dell'adiacente convento prosegue fino alla fine del secolo. Quest'ultimo, soppresso nel 1770 dalla Repubblica di Venezia, è acquisito dal demanio ducale, eccezion fatta per il tempio, che acquista il titolo di chiesa parrocchiale. In seguito alla vendita dell'intero complesso ad alcuni facoltosi mercanti di legname, i monaci sono costretti a trasferirsi nel monastero cittadino di S. Domenico. Nel 1808 il governo napoleonico delibera di togliere la parrocchialità alla chiesa, che, sotto la reggenza del vescovo Gabrio Maria Nava, passa alle dipendenze della chiesa parrocchiale di S. Alessandro. Nel 1836 il celebre architetto bresciano Rodolfo Vantini (1792-1856) avvia un generale intervento di restauro, al termine del quale il tempio perde definitivamente l'aspetto originale acquistando le nuove forme neoclassiche. Nel 1859, durante la Seconda Guerra d'Indipendenza, la chiesa è sequestrata dall'esercito sabaudo e adibita a magazzino militare.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: apertura:
sabato e domenica 15.30-17.15

Credits

Compilazione: Trombini, Lara (2007)

Aggiornamento: Trombini, Lara (2014)

Descrizione e notizie storiche: Trombini, Lara

Fotografie: Trombini, Lara

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