Compreso in: Chiesa di S. Angela Merici - complesso, Brescia (BS)
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Chiesa di S. Angela Merici
Brescia (BS)
Indirizzo: Via Francesco Crispi (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Brescia (BS)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: La chiesa prospetta su via Francesco Crispi. La facciata, su due ordini, è scandita da quattro lesene che inquadrano il portale architravato, sormontato da un timpano spezzato affiancato da due finestre rettangolari. La scalinata di accesso, a doppia rampa, si trova all'interno. L'interno presenta una pianta longitudinale a tre navate scandite da arconi, chiuse da cappelle laterali
Epoca di costruzione: sec. IV - sec. XX
Autori: Bagnadore, Pier Maria, progetto
Descrizione
La chiesa di S. Angela Merici, già chiesa di S. Afra, a sua volta basilica di S. Faustino ad sanguinem, e originariamente cimitero di S. Latino, è situata in via Francesco Crispi. La facciata, completamente distrutta nel bombardamento aereo del 2 marzo 1945, viene ricostruita tra il 1950 e il 1957, osservando con assoluta fedeltà il progetto rinascimentale dell'architetto bresciano Pier Maria Bagnadore (1550-1627), che per la sua realizzazione si ispira alla chiesa del Gesù a Roma. Su due ordini è scandita da quattro lesene lievemente aggettanti che inquadrano il sobrio portale architravato, sormontato da un timpano spezzato, al quale si affiancano due finestre rettangolari. Esigenze urbanistiche di ampliamento della strada hanno irrimediabilmente sacrificato la facciata originaria e la prima campata della navata centrale, imponendo la ricostruzione della scalinata di accesso a doppia rampa all'interno, un tempo in facciata. L'interno presenta una pianta longitudinale a tre navate scandite da arconi, chiuse da cappelle laterali. Alla chiesa è annesso un convento oggi adibito a sede del Centro mericiano, associazione nata nel 1984 con lo scopo di ricercare e conservare il patrimonio documentale e culturale legato a S. Angela Merici (Desenzano d/Garda, 1476-1540), fondatrice della Compagnia delle dimesse di S. Orsola canonizzata nel 1807 da papa Pio VII. Oggi il convento si articola intorno a tre preziosi chiostri sopravvissuti al bombardamento: il primo del Trecento, il secondo del Quattrocento e il terzo della fine del Cinquecento.
Notizie storiche
La chiesa occupa l'area anticamente destinata a uno dei primi cimiteri cristiani bresciani, quello di S. Latino, vescovo di Brescia del IV secolo, sorto lungo il cardo massimo, ossia la strada romana con andamento nord-sud che conduce verso Cremona. Proprio qui era stata costruita la chiesa paleocristiana di S. Faustino ad sangiunem, così denominata in ricordo del martirio dei SS. Faustino e Giovita sepolti in questo luogo. Ampliata e ricostruita nel corso dei secoli, la chiesa assume la struttura di una basilica romanica a tre navate alla fine del XIII secolo acquisendo il titolo di S. Afra, in memoria della moglie del pagano Italico, responsabile del martirio dei due santi bresciani. Convertitasi proprio in seguito a questo episodio, Afra fu perseguitata dal marito, come narra il dipinto di scuola di Paolo Veronese trasferito nel secondo dopoguerra nella vicina chiesa di S. Afra (attuale corso Margenta). Un nuovo intervento di ricostruzione vede impegnato l'architetto Pier Maria Bagnadore tra il 1580 e il 1603 per volontà dei Canonici Latranensi, che all'epoca custodivano la parrocchia. Il Bagnadore modifica in parte la chiesa inferiore e ve ne sovrappone una nuova dalle armoniose linee rinascimentali, che una paziente opera di ricostruzione ha parzialmente restituito in seguito agli interventi condotti tra il 1950 e il 1957, grazie all'intelligente reimpiego del materiale e delle murature superstiti. Nel secondo dopoguerra la compagnia di S. Angela Merici ottiene da monsignor Giacinto Tredici di trasformare la chiesa di S. Afra in un santuario da dedicare alla santa fondatrice, della quale si conservano le spoglie in loco. Nel contempo si avviano gli scavi archeologici volti al recupero e allo studio della basilica paleocristiana di S. Faustino ad sanguinem, alla quale sembrano riferirsi alcuni vani con decorazioni parietali. Annesso alla chiesa viene eretto tra il XIV e il XVI secolo il convento organizzato attorno a quattro chiostri.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: apertura:
da lunedì al sabato 7.30-9.30
domenica 15-17.30
per informazioni 030.295675
Credits
Compilazione: Trombini, Lara (2007)
Aggiornamento: Trombini, Lara (2014)
Descrizione e notizie storiche: Trombini, Lara
Fotografie: Trombini, Lara
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BS410-00214/
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