Chiesa dei SS. Nazaro e Celso - complesso
Alta Valle Intelvi (CO)
Indirizzo: Via dei Santi Nazaro e Celso (Fuori dal centro abitato, isolato) - Alta Valle Intelvi (CO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Il complesso della chiesa dei SS. Nazaro e Celso è situato in aderenza al cimitero ed è composto da: la chiesa, a navata unica con presbiterio quadrangolare; la torre campanaria; un porticato. La chiesa è costituita da due parti ben distinguibili; il corpo di fabbrica che contiene la navata e quello del presbiterio, più basso. Il campanile, che al piano terra costituisce anche l'atrio alla chiesa, è caratterizzato da una muratura differenziata a seconda dei livelli: a scarpa nella parte bassa; in conci regolari più in alto; in muratura irregolare e poi ancora regolare, sotto la gronda. Il portico, a cinque campate con volte a crociera, è appoggiato da un lato al prospetto sud della chiesa, e dall'altro è sostenuto da colonne in pietra e pareti in muratura. Gli edifici sono in muratura di pietra, perloppiù irregolare, con l'eccezione del campanile e di parte della muratura della zona absidale della chiesa, dove troviamo paraste in pietra squadrata e archetti in pietra. .
Epoca di costruzione: sec. XIV - sec. XV
Autori: Tarilli, Giovan Battista, chiesa, navata, pareti e volte, affreschi; Tarilli, Giovanni Domenico, chiesa, navata, pareti e volte, affreschi; De Magistris, Giovanni Andrea, chiesa, presbiterio, affreschi; Crespi, Daniele (cerchia), chiesa, cappella di sinistra, affreschi; Carloni, Carlo Innocenzo, chiesa, atrio, affreschi
Comprende
Descrizione
La chiesa è ubicata in posizione isolata all'interno del recinto del cimitero su un pianoro ad ovest della frazione di Scaria. L'edificio è composto da diverse parti riconoscibili anche esternamente. Il corpo di fabbrica centrale corrisponde alla navata su cui si innestano a est il corpo più basso del presbiterio con abside a pianta quadrangolare, a nord i due volumi della sacrestia e dell'unica cappella laterale, ad ovest la possente torre campanaria e a sud un porticato. Il campanile, sotto cui è stato ricavato un pronao di accesso alla chiesa, si appoggia alla facciata secondo la tipologia del westwerk ed è caratterizzato da una muratura a scarpa nella parte bassa e in conci regolari nella parte superiore sopra la quale è stata aggiunta la cella campanaria con bifore sui quattro lati. Il corpo del presbiterio è scandito da lesene angolari e da una cornice di archetti acuti in pietra nel sottogronda. Il portico, a cinque campate con volte a crociera, si appoggia al prospetto sud della chiesa, a tre colonne in pietra di ordine dorico e a pareti in muratura. Il fianco sud è caratterizzato da un ciclo di affreschi sulla parete e sulle volte del portico. Nella prima campata un affresco deteriorato del 1624 che rappresenta Cristo in Pietà con le figure delle offerenti. Sul pilastro una S. Lucia cui segue una Pietà con le tre Marie e nella lunetta superiore una scena che raffigura una predica. Nelle vele della volta quattro scene delle Storie di S. Marta. Nella seconda campata sopra la porta una lunetta con un affresco che raffigura i SS. Nazaro e Celso. Ai lati della porta le figure di S. Antonio Abate e di S. Antonio da Padova, sopra un episodio della vita di S. Marta e nelle vele della volta figure di Angeli. Nella successiva campata l'Incoronazione della Vergine con Santi e due figure di offerenti. Nelle quattro vele della volta figure di Angeli e lo Spirito Santo. Nella quarta campata alla parete un affresco con la Morte del Giusto e figure di demoni. Nell'ultima campata del portico un Crocifisso con Santi e offerenti. Segue l'ossario con un Tema macabro attribuito a Carlo Innocenzo Carloni, autore anche degli Angeli nelle vele della crociera e dell'affresco con l'Apparizione della Vergine a S. Nazaro sulla volta dell'atrio sotto il campanile. L'interno a navata unica con una cappella laterale sul fianco sinistro è coperto da volte a crociera ed è arricchito da pregevoli affreschi rinascimentali. Nella prima campata sulla parete destra un frammento con Angeli e Anime purganti. Nella seconda campata l'Ultima Cena, S. Lucio, la Madonna col Bambino e Santi. Sul lato sinistro della navata un affresco seicentesco che rappresenta la Madonna del Carmelo col Bambino e santi entro un'elegante cornice architettonica. Nella soprastante lunetta una Crocifissione con Santi. Segue la cappella laterale preceduta dalla raffigurazione dei SS. Rocco e Defendente. All'interno della cappella un ciclo seicentesco: sulla volta della botte il Padre Eterno con figure di Angeli, sulle pareti S. Giacomo con l'offerente e S. Francesco d'Assisi. Nelle volte della navata sono raffigurati Cristo Giudice e Angeli con strumenti della Passione. Nella lunetta sopra l'arcone una Crocifissione in cui è raffigurata la famiglia Carloni. La decorazione della chiesa è completata dal pregevole ciclo di affreschi del presbiterio eseguito da Giovanni Andrea De Magistris: nell'intradosso i SS. Rocco e Sebastiano e i busti di dieci profeti, sulla parete di fondo la Crocifissione e una Madonna col Bambino e i SS. Nazaro e Celso e ai lati i SS. Pietro, Abondio, Stefano e Andrea, sulla parete destra i SS. Bartolomeo, Tommaso, Giuda, Mattia e Simone, nella lunetta superiore la Natività, l'Annuncio ai Pastori e la Fuga in Egitto, sulla parete sinistra il Miracolo di S. Abbondio, i SS. Matteo, Filippo, Giacomo minore, Giacomo maggiore e Giovanni, nella lunetta superiore l'Adorazione dei Magi, sulla volta il Padre Eterno i Dottori della chiesa e gli Evangelisti.
Notizie storiche
L'analisi delle strutture della chiesa e i ritrovamenti archeologici indicano che probabilmente l'edificio risale alla costruzione di un primo oratorio romanico con abside semicircolare nel secolo XI di cui restano alcune porzioni di muratura. Successivamente in un periodo compreso fra XII e XIII secolo fu realizzato il massiccio campanile munito di bifore romaniche appoggiato alla muratura della facciata. Nel corso del XV secolo fu demolita l'abside semicircolare e fu realizzata una nuova abside quadrangolare con una finestra circolare. Prima del 1516 fu realizzata anche la sacrestia e fu tamponato l'oculo. Nel 1516 infatti furono realizzati gli affreschi attribuiti a Giovanni Andrea De Magistris che decorano le pareti e la volta del presbiterio. A questo periodo potrebbe risalire anche l'affresco nella lunetta esterna con i SS. Nazaro e Celso posto sopra la porta di ingresso. Nella prima metà del XVI secolo fu aggiunto il grò, una sorta di balconata interna posta in controfacciata. Nel 1555 la chiesa fu eretta in parrocchia staccandosi dalla chiesa plebana di S. Stefano di Montronio. In seguito furono sopraelevati il campanile e la navata e iniziarono i lavori di costruzione della cappella laterale, dedicata a S. Rocco e a S. Sebastiano e terminata nel 1593. Una successiva fase decorativa è documentata nel 1588 quando Giovanni Antonio e Giovanni Domenico Carloni fecero eseguire un ciclo di affreschi sulle pareti e sulle volte della navata, opera firmata da Giovanni Battista e Cipriano Tarilli. Nel corso del XVI secolo furono realizzate anche alcuni affreschi sul fronte sud. Nelle visite pastorali della fine del XVI secolo quindi la chiesa risultava totalmente dipinta. Nel corso del XVII secolo fu demolito il grò, fu ricavato il pronao nel basamento del campanile e fu aperta una porta in facciata. Nel 1630 fu aggiunto il portico esterno con l'ossario che negli anni successivi fu arricchito con decorazioni. Nel 1638 su iniziativa di Giovanni Antonio e Giovanni Domenico Carloni fu aggiunto l'affresco sulla parete nord che raffigura la Madonna del Carmine. Nel 1644 fu rifatta la decorazione della cappella dei SS. Rocco e Sebastiano voluta da Jacopo de Angeli. Nel corso del XVIII secolo furono completate le decorazioni del portico esterno, in parte attribuite a Carlo Innocenzo Carloni, e fra il 1764 ed il 1768 fu risistemato l'ossario. Alla fine del XIX secolo furono realizzate alcune intercapedini attorno al pronao e all'ossario. Nel 1966 fu restaurata la sacrestia e furono eseguiti anche alcuni scavi sotto la direzione di Mario Mirabella Roberti che misero in luce la struttura dell'abside semicircolare di epoca romanica.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Riferimenti bibliografici
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Credits
Compilazione: Tola, Giuseppina (2005)
Aggiornamento: Galli, Maria (2009); Caspani, Pietro (2015)
Descrizione e notizie storiche: Leoni, Marco
Fotografie: Caspani, Pietro
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO160-00029/
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