Palazzo Mugiasca

Como (CO)

Indirizzo: Via Volta, 85 - Como (CO)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: casa

Epoca di costruzione: 1789

Descrizione

L'edificio, inserito nel perimetro delle mura cittadine, occupa buona parte dell'isolato compreso fra le via Volta, Parini e Giovio e rappresenta forse l'esempio più imponente fra i palazzi realizzati a Como dall'architetto ticinese Simone Cantoni. Il corpo di fabbrica a pianta quadrangolare è organizzato su due cortili interni e si sviluppa su tre piani fuori terra (piano terra, piano nobile, ammezzato). La facciata principale su via Volta pur avendo caratteristiche unitarie è suddivisa in cinque parti finalizzate a nascondere le irregolarità dettate dalla preesistenze. Nel prospetto emergono le due porzioni simmetriche caratterizzate da un bugnato liscio al piano terra, sopra il quale si impostano le paraste ioniche del piano nobile, che scandiscono tre finestre con cimasa a timpano, e le quattro erme che reggono la gronda soprastante. Ai lati e al centro un paramento liscio con cornici alle finestre e fasce bugnate agli angoli che aiutano a rendere meno visibili le disparità di lunghezza delle parti terminali e le differenti distanze fra le aperture nella porzione centrale. Al centro della facciata si apre il portale principale sottolineato da una cornice in pietra. I prospetti laterali su via Parini e via Giovio riprendono la stessa scansione di aperture ma presentano una veste semplificata priva di cornici. Gli interni ampiamente manomessi per la trasformazione in uffici mantengono tracce dei raccordi fra i diversi livelli degli edifici preesistenti. Alcuni ambienti conservano decorazioni eseguite in occasione dell'intervento di rinnovamento progettato da Simone Cantoni e attribuite al pittore comasco Giuseppe Mametti. Nella volta della sala centrale l'affresco che raffigura Zeus, Giunone ed Ebe con Ercole suo sposo, nella volta della sala della conversazione un affresco che rappresenta Venere e Amore e infine sulla volta dello scalone l'Angelo in volo beneaugurante.

Notizie storiche

Il palazzo nasce dall'accorpamento di diverse unità immobiliari acquisite in tempi diversi dai Mugiasca, importante famiglia di mercanti. Uno dei fabbricati affacciato sulla contrada di Porta Nuova era già stato utilizzato come residenza del Governatore di Como nel 1545 e dopo essere passato per eredità a Francesco Rusca e poi all'Ospedale Maggiore fu ceduto ai Mugiasca nel 1592. In seguito non avendo saldato il pagamento i Mugiasca furono costretti a lasciare l'immobile e lo ricomprarono solo nel 1624 insieme ad un'altra unità immobiliare sull'attuale via Giovio. Nel 1724 comprarono un'altra piccola casa e nel 1771 un ultimo immobile appartenuto alla famiglia Perlasca. Una volta completata la fase di acquisizione delle diverse unità aggregate al primo fabbricato i Mugiasca diedero avvio ad un progetto di ristrutturazione finalizzato a dare un nuovo assetto al complesso. I tre fratelli Giuseppe, Camillo e Giambattista Mugiasca diedero l'incarico nel 1788 all'architetto ticinese Simone Cantoni per conferire un nuovo disegno all'intero lotto intervenendo sulle diverse preesistenze. Pochi mesi dopo, il 5 gennaio 1789, morì Giambattista Mugiasca, che era vescovo di Como, e l'immobile fu suddiviso fra Camillo e Giacomo II, figlio di Giuseppe, complicando quindi la realizzazione dell'intervento. Cantoni infatti fu costretto a tenere in conto le diverse proprietà e le conseguenti esigenze funzionali pur procedendo alla unificazione dei diversi corpi di fabbrica. Camillo Mugiasca, che aveva ereditato la vecchia casa da nobile, fece realizzare la nuova residenza fra il 1788 ed il 1790, il nipote Giacomo, a cui era pervenuta la parte di nuova acquisizione, completò l'intervento di ristrutturazione solamente fra il 1808 ed il 1816. La nuova facciata, in cui erano inserite le erme sottogronda eseguite da Grazioso Rusca, fu realizzata a partire dal 1812. Le decorazioni interne furono eseguite dai pittori ticinesi Camillo Fontana e Innocenzo Chiesa e dal comasco Giuseppe Mametti. Dopo la morte di Giacomo II la famiglia Mugiasca fu costretta a vendere il palazzo che fu ceduto nel 1822. In seguito l'immobile passò in proprietà al mercante di seta Pietro Sessa e nel 1850 l'ingegner Luigi Tatti progettò l'ampliamento del lato meridionale uniformandolo al disegno del Cantoni. Intorno al 1869 l'edificio fu adibito a sede della Banca Nazionale e a questo scopo fu predisposto un progetto, poi non eseguito, per modificare la facciata con il tamponamento del portale centrale e la realizzazione di due nuovi ingressi laterali. Negli anni Sessanta del XX secolo si eseguì un restauro generale su progetto dell'ingegner Alessandro Pedroni e successivamente vi si insediarono alcuni uffici dell'Unità Socio Sanitaria Locale.

Condizione giuridica: proprietà Stato

Credits

Compilazione: Catalano, Michela (2004)

Aggiornamento: Galli, Maria (2010)

Descrizione e notizie storiche: Leoni, Marco

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