Chiesa di S. Agostino - complesso

Como (CO)

Indirizzo: Piazza Amendola, 22 - Como (CO)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Edificio a tre navate. In quella di sinistra si aprono sei cappelle di gusto rinascimentale e barocco. E' arricchita di una semplice torre campanaria addossata alla sacrestia. Lungo il lato meridionale della chiesa si sviluppa ciò che rimane dei due chiostri. Anticamente davanti alla chiesa a livello dell'attuale piano stradale sorgeva un muro con una porta che conduceva al cimitero e al chiostro.

Epoca di costruzione: seconda metà sec. XIV

Comprende

Descrizione

Secondo l'erudizione locale sei-settecentesca la chiesa venne fondata nel 1300 da due frati eremitani di S. Agostino provenienti da Civilio, borgo sopra Como, su un terreno donato dalla famiglia Pioppi, i cui membri furono poi sepolti davanti al presbiterio. La consacrazione avvenne nel 1384. A quella data, o negli anni immediatamente successivi, la chiesa doveva essere terminata, essendovi stato sepolto Pietro Pioppi nel 1393.
Lo stato attuale dell'edificio è frutto di una incisiva campagna di restauri eseguita all'inizio degli anni Sessanta che, smantellando le sovrastrutture neoclassiche della seconda metà del XVIII secolo e successive modifiche eseguite negli anni Quaranta dell'Ottocento, cercò di ripristinare le forme architettoniche originarie che erano rimaste invariate solo nella semplice torre campanaria addossata alla sacrestia. Si ridussero così le dimensioni del coro spostando l'altare sotto l'arco trionfale e riabbassando il presbiterio sulla cui parete di fondo si riaprirono le monofore lobate; si demolirono le volte a crociera ricostruendo le capriate; si rinvennero gli affreschi dell'arco trionfale e qualche frammento di quelli sui pilastri delle navate.
Anticamente davanti alla chiesa a livello dell'attuale piano stradale sorgeva un muro con una porta che conduceva al cimitero e una al chiostro, di cui si scorge ancora l'arco murato. Ora resta soltanto la scalinata d'accesso all'edificio che si impone per le sue dimensioni sul ristretto sagrato. La facciata in pietra oggi non è più leggibile in seguito all'intonacatura a monocromo, eseguita nel 1995, che risparmiò solo le lesene, la cornice delle monofore e gli oculi che presentano fasce policrome. La struttura a salienti tripartita da lesene è coronata da robusti pinnacoli. Il portale centrale in pietra presenta scolpita una decorazione floreale. Nella lunetta si scorgono i resti di un affresco con raffigurati al centro la Vergine e il Bambino, a sinistra Sant'Agostino e santa Monica, a destra San Nicola da Tolentino e la beata Maddalena Albrici, databile alla seconda metà del XV secolo. Sopra il portale si apre il grande rosone che, insieme alle monofore e agli oculi delle navate laterali, dà luce all'interno. Questo è a tre navate scandite da pilastri in pietra che sostengono gli archi ogivali. Alcuni di essi, assieme ai pilastri, conservano ancora tracce della decorazione a fasce bicrome e resti dei riquadri con figure di Santi. La grande sobrietà della struttura viene meno nella navata sinistra dove si aprono sei cappelle di gusto rinascimentale e barocco, di cui la prima e l'ultima con arco d'ingresso ogivale. Le absidiole laterali con crociera costolonata presentano nella chiave di volta dell'arco d'ingresso uno stemma gentilizio.
Nella zona presbiteriale si sono conservate le maggiori e più pregevoli testimonianze dell'originario impianto pittorico costituite dai resti di una Crocifissione nel coro, una Annunciazione con i profeti Geremia e Isaia nell'arco trionfale, Profeti entro nicchie sull'intradosso.
Lungo il lato meridionale della chiesa si sviluppano i due chiostri. Non è chiaro se già dall'inizio fosse stata prevista la costruzione di entrambe le strutture che presentano caratteristiche architettoniche simili o se quella inferiore si deve ad interventi successivi, come forse suggerirebbe una pergamena rinvenuta nel muro presso la sacrestia durante lavori eseguiti nel 1959. Dalla sede stradale si accede al chiostro "nuovo", di cui resta solo il lato meridionale, costituito da sette campate con voltine a crociera sostenute da colonnine in pietra. Dopo aver percorso questo braccio e salito una scala si entra nel chiostro "vecchio" di cui rimangono tre lati. Sulla parete esterna della chiesa, benché parzialmente coperti dalle volte, sono ancora leggibili frammenti di affreschi tardo quattrocenteschi.

Notizie storiche

Sull'antico porto di S. Agostino, si affaccia la chiesa fondata dagli Eremitani del convento di S. Tommaso di Civiglio dal XIV sec. Dietro si sviluppò il borgo omonimo su un antico insediamento romano, dove si svolgevano le attività legate al porto, all'interno di un fitto tessuto fatto di magazzini, depositi e darsene, che mutò aspetto con l'industrializzazione ottocentesca.
nel XVII sec. si allestirono cinque cappelle con stucchi, affreschi e altari lignei.
Fu modificata e abbellita nel 1773, quando fu soppressa la chiesa di S. Antonino, di cui assorbì funzioni e diritti.
I restauri degli anni '60 del XX sec., hanno riportato alla luce alcuni affreschi dell'inizio del XV sec.
Dopo attento restauro conservativo rappresenta oggi il solo esempio di architettura cistercense a Como.

Uso attuale: corpo principale: chiesa

Uso storico: intero bene: monastero agostiniano

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: apertura 7.30-12 e 14.30-19

Per informazioni:
telefono 031300217
Per raggiungere il bene:
in auto:
Prendere l'A8, al bivio imboccare l'A9, uscire a Como Sud

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Catalano, Michela (2005)

Aggiornamento: Ribaudo, Robert (2009); Galli, Maria (2010)

Descrizione e notizie storiche: Ribaudo, Robert; Rurali, Elisabetta

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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