Compreso in: Chiesa di S. Alessandro - complesso, Lasnigo (CO)
Chiesa di S. Alessandro - complesso
Lasnigo (CO)
Indirizzo: Via Provinciale per Magreglio - Orsenigo, Lasnigo (CO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: si tratta di una piccola chiesa in stile romanico, dotata di un significativo campanile con monofore e bifore ed un motivo decorativo ad archetti pensili, tipico dell¿epoca. L¿ipotesi più probabile è che la chiesa sia stata ampliata verso la fine del quattrocento, con l¿edificazione di due archi timpano e l¿allargamento della navata, scandita da tre campate; nella facciata, infatti, sono visibili due linee corrispondenti al timpano della preesistente chiesetta romanica.
Epoca di costruzione: sec. XII - 1732
Descrizione
La chiesa sorge fuori dall'abitato, in posizione elevata, alla sinistra della provinciale che, attraversando la Vallassina, conduce al Ghisallo, ed è raggiungibile attraverso una scalinata fiancheggiata da cappelle della Via Crucis (XVIII sec.). Citata per la prima volta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani è localizzata in una non meglio definita località Orsenigo in pieve di Asso (in loco Orsenigo, plebis de Assio). Forse è un toponimo riferibile a una frazione ora scomparsa dell'attuale Lasnigo.
La chiesa ha facciata a capanna, con ampio portale in serizzo (con incisa la data 1613), sormontato da un timpano originariamente affrescato con il Redentore. Probabilmente risalgono a quella data le due aperture rettangolari e l'oculo che precedentemente (visita pastorale del 1577) era cruciforme. L'interno ha copertura a capriate ed è diviso in tre campate da pilastri (al cui esterno corrispondono i contrafforti) su cui si impostano archi acuti. L'abside, più bassa e più stretta della navata, è voltata a crociera ed è affrescata con una Crocifissione di Andrea de Passeri (1513).
Le caratteristiche architettoniche, i materiali lapidei, unitamente alla collocazione in area cimiteriale costituiscono tutti elementi che accomunano la chiesa ad altre strutture locali come il S. Calogero a Caslino d'Erba, i Ss. Cosma e Damiano a Rezzago, i Ss. Pietro e Paolo a Barni.
Elemento principale del confronto è costituito dalla torre campanaria. A Lasnigo il campanile è posizionato a filo della facciata ed è caratterizzato da forme alte e slanciate. A pianta quadrata presenta la muratura divisa in cinque ordini, scanditi da archetti ciechi sormontati da un fregio a denti di sega. Nei primi due ordini si aprono semplici feritoie, mentre in quelli soprastanti la presenza di eleganti bifore profilate e del capitello a stampella, conferiscono levità a tutta la struttura.
Notizie storiche
Che il territorio attorno al S. Alessandro fosse stato abitato già ab antiquo è attestato da alcuni ritrovamenti d'età romana, resti di tombe e porzioni di muratura rinvenuti sotto il muro di contenimento del sagrato in seguito a un saggio eseguito durante l'imponente campagna di restauri effettuati nel 2005. Grazie a un'attenta analisi stratigrafica è stato possibile fare chiarezza sulle complesse fasi edilizie dell'edificio. Originariamente la chiesa aveva lo stesso andamento dell'attuale, ma era di dimensioni minori e con abside semicircolare. Tra xv e xvi secolo si intraprese un importante rinnovamento che comportò il cambiamento della forma dell'abside (da semicircolare a quadrata), l'allungamento della chiesa e l'allargamento del perimetrale meridionale, come è verificabile ancora oggi dalle tracce in facciata del profilo di un timpano, di dimensioni minori dell'attuale. Non molti anni dopo si intervenne nuovamente, allargando l'edificio sino alle odierne dimensioni e inserendo, parzialmente, il campanile nella navata. L'ultima modifica significativa fu la costruzione della sacrestia che, nonostante fosse già stata richiesta nel 1567, è attestata solo dal 1732.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Credits
Compilazione: Catalano, Michela (2009); Leoni, Marco (2009)
Aggiornamento: Galli, Maria (2009); Ribaudo, Robert (2013)
Descrizione e notizie storiche: Rurali, Elisabetta
Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00711/
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