Chiesa dei SS. Cosma e Damiano - complesso
Rezzago (CO)
Indirizzo: Via Santa Valeria (Nel centro abitato, isolato) - Rezzago (CO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Il complesso religioso, formato dalla chiesa e dal campanile e circondato da un piccolo cimitero, costituisce un significativo esempio dell'architettura romanica comasca. Le strutture sono costituite da murature massicce e volte pesanti e sono impiegate pietre squadrate. La chiesa è suddivisa internamente da tre campate voltate a crociera, mentre la navata minore a sud è coperta da volta a botte e conserva un altare con lacerti di affreschi e una preziosa cornice in cotto policromo. Sempre a sud, integrato nella struttura della chiesa, svetta l'elegante campanile scandito da cinque ordini di finestre, il primo formato da piccole feritoie, una per facciata, i successivi da bifore che pur avendo la stessa larghezza di apertura, vanno gradualmente aumentando in altezza, dal basso verso l'alto
Epoca di costruzione: sec. XIII - sec. XVI
Autori: De' Passeris, Andrea, affreschi
Descrizione
Questo edificio è quello che presenta maggiori affinità con la chiesa di Lasnigo, non solo per la collocazione ai margini dell'abitato in area cimiteriale, ma anche per le vicende edilizie, la pianta e l'alzato.
L'interno della chiesa è costituito da tre campate voltate a crociera, mentre la navatella meridionale ha copertura a botte e conserva un altare con lacerti di affreschi e una preziosa cornice in cotto policromo d'epoca rinascimentale. Vi è conservata una statua lignea databile tra il XVI e il XVII secolo, identificata come Vergine delle messi o Santa Eurosia, verso cui si era sviluppato un radicato culto locale. Nell'abside, oltre alla Crocifissione sopra ricordata, il pittore lariano dipinse anche l'arco trionfale con il Padre Eterno e l'Annunciazione e sulla parete sinistra la Pentecoste.
Notizie storiche
Viene citato per la prima volta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, ma una campagna di scavi archeologici condotta nel 1982, fece emergere i resti di un'abside semicircolare sottostante l'attuale, le vestigia di un muro perimetrale meridionale e una sepoltura con frammenti di lucerna in vetro, riferibili al V-VII secolo, utili alla datazione di questa precedente struttura in epoca altomedievale.
Nell'attuale alzato sono identificabili due fasi costruttive: una romanica a cui riferire la navata principale, una porzione dell'abside che insiste sui precedenti perimetrali e il campanile e una successiva che ha determinato l'aspetto odierno dell'edificio. Rispondendo, infatti, alle richieste avanzate da san Carlo durante la sua visita pastorale (1570), si intervenne su un portico che circondava la chiesa, in parte smantellandolo e in parte utilizzandolo per dare origine ad una sorta di navata laterale, che si estende solo fino al campanile ed è ancora chiaramente identificabile sulla facciata per la diversa disposizione dei conci. A un'epoca posteriore va riferita l'apertura di una finestrella quadrata in facciata, mentre l'oculo sopra il portale dai massicci conci in granito, fu espressamente richiesto dal cardinale. Ai lati di quest'ultimo sono stati murati due frammenti marmorei, uno con decorazione geometrica, l'altro antropomorfa, di difficile datazione. Con ogni probabilità è a questo periodo che va riferita la copertura a crociera dell'abside, mentre a qualche decennio prima doveva risalire la sua trasformazione da circolare a quadrata, in quanto fu affrescata da Andrea de Passeri nel 1505 con una Crocifissione. Alla fine del XVI secolo fu costruita la sacrestia, addossata al lato meridionale dell'abside. Unitamente alla navata laterale questa struttura ingloba il campanile, limitandone parzialmente la percezione dello slancio verticale. Quest'ultimo è simile a quello di S. Alessandro sia per la scansione degli ordini tramite fregi a denti di sega, sia per l'impiego di archetti ciechi che incorniciano le eleganti bifore, in una spartizione ritmica di pieni e vuoti. Soluzioni queste che fanno propendere per una datazione al XII secolo.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Credits
Compilazione: Catalano, Michela (2009); Leoni, Marco (2009)
Aggiornamento: Galli, Maria (2010); Ribaudo, Robert (2013); Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Rurali, Elisabetta
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00713/
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