Chiesa di S. Spirito e S. Maddalena (ex)
Crema (CR)
Indirizzo: Piazza Trento e Trieste (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Crema (CR)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Edificio con pianta a croce latina, divisa in due campate voltate a crociera, concluso da una cupola sostenuta da un basso tamburo ottagonale. La struttura è in muratura continua e pilastri in laterizio. A fianco si trova il piccolo chiostro del quattrocentesco ospedale di S. Spirito a corte rettangolare percorsa da un elegante porticato ad archi, coperto da strette volte a crociera e sostenuto da esili colonnine ottagonali.
Epoca di costruzione: ca. 1522
Autori: De' Fondulis, Agostino, costruzione
Descrizione
Interamente in mattoni a vista, la chiesa di S. Spirito e S. Maddalena, progettata da Agostino De Fondulis, si caratterizza per l'armoniosa facciata rinascimentale che riproduce le linee del Santuario di S. Maria della Misericordia a Castelleone, opera dello stesso architetto. Questa è suddivisa in tre campi da quattro alte lesene ornate da capitelli corinzi e coronata da un timpano con decorazione a volute. Il paramento in cotto lombardo è animato dal grande oculo che si apre al centro, dalle nicchie laterali, dagli elaborati capitelli e dalla superiore architrave modanata. L'interno a croce latina racchiude la cupola emisferica a spicchi, nascosta all'esterno da un tamburo ottagonale concluso da pinnacolo con cupolino emisferico; l'aula, divisa da pilastri che reggono una leggera trabeazione, è divisa in due campate rettangolari voltate a crociera. I cotti decorativi che ornano l'interno del tamburo, con rombi, ruote e dischetti, motivi presenti anche all'esterno, sono solo una piccola parte delle decorazioni pittoriche che la chiesa un tempo possedeva. A fianco della chiesa una semplice costruzione racchiude una corte rettangolare percorsa da un elegante porticato ad archi, coperto da strette volte a crociera e sostenuto da esili colonnine ottagonali rastremate decorate da capitelli anch'esse ottogonali; il chiostro è ciò che rimane dell'antico ospizio di S. Spirito annesso alla chiesa.
Notizie storiche
La chiesa è realizzata intorno al 1522 dai frati di S. Spirito, come oratorio pubblico dell'annesso ospizio gestito dai religiosi e fondato nel 1277 dai nobili fratelli cremonesi Alberto e Ottolino Bombelli; il progetto del piccolo tempio è attribuito all'architetto e scultore cremasco Agostino De' Fondulis, operativo in diversi cantieri lombardi assieme a Donato Bramante. Nel 1589 la chiesa passa in proprietà ai Padri del terzo ordine di S. Francesco, che adattano l'antico ospedale alle loro esigenze abitative e di preghiera trasformandolo in convento, di cui oggi rimane un piccolo chiostro prossimo alla chiesa. Demanializzata nel 1805, è acquistata nel 1830 assieme ai resti del convento dai conti Vimercati Sanseverino, per estendere il confine della loro proprietà attorno al grande palazzo nobiliare. Sconsacrata e chiusa al pubblico, la chiesa rimane ancora oggi proprietà dei conti che dal giardino del palazzo godono della magnifica vista del tiburio della chiesa.
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Cremona e il suo territorio: Arte, suoni, colori e sapori tra Adda, Serio, Oglio e Po, Milano 2007
Touring club italiano, Lombardia, Roma 2005
Bruschieri C./ Merico S., Crema, 2003, pp. 88-89
Bombelli A., Crema bella: guida artistica di Crema e dintorni, Crema 1959, p. 38
Terni de Gregorj W., Crema monumentale e artistica, Crema 1960, p. 55
Verga G., I monumenti architettonici di Crema e dintorni, Crema 1939, pp. 63-69
Cambie A., Il Cinquecento nell'arte a Crema e l'ex Chiesa di S. Spirito e S. Maddalena, Cremona 1915
Guerini L., Insula Fulcheria, L¿ esperienza d¿architetto di Agostino De¿ Fondulis, Crema 2007, pp. 53-69
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2013)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2015)
Descrizione e notizie storiche: Marino, Nadia
Fotografie: Marino, Nadia
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CR070-00087/
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